Politik | Galateo

Condanna alle occupazioni, sì ma quali?

Le dirigenti Giunta e Cocciardi non ricordano casi nelle scuole della Provincia. “Continuare a guardare verso Roma non è un elemento di crescita per la nostra scuola”.
Marco Galateo
Foto: Seehauserfoto
  • Tolleranza zero verso le occupazioni, ma quali? Due giorni fa il neo-assessore Marco Galateo ha fatto sapere di volersi allineare con il ministro Valditara sull’approccio deciso nei confronti delle occupazioni scolastiche. Ma sono un problema in Alto Adige? Secondo le due dirigenti scolastiche Sabine Giunta e Laura Cocciardi, no. 

    Il neo-assessore di Fratelli d’Italia ha inviato una nota alla stampa in cui condannava con fermezza l’occupazione scuole ed il vandalismo. Il comunicato partiva proprio dalla posizione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, espressosi contro gli studenti che hanno occupato il liceo Severi-Correnti di Milano provocando oltre 70mila euro di danni. La posizione espressa da Galateo è però suonata fuori contesto in Alto Adige. 

    Sabine Giunta, dirigente dell’istituto Bolzano 1, commenta così le parole dell’assessore all’istruzione: “A memoria non ricordo l’ultima occupazione in una scuola italiana in questa Provincia. L’attenzione non è focalizzata sulla realtà delle nostre scuole”. Quella di Galateo sembra a tutti gli effetti più una frase di posizionamento politico che non una riflessione sui problemi reali degli istituti scolastici in Provincia. 

    Anche la dirigente del liceo Pascoli di Bolzano, Laura Cocciardi, legge in quest’ottica il commento di Galateo: “Per la scuola dell’Alto Adige non credo sia un tema attuale, francamente lo interpreto più come un tema generale di sicurezza, che è centrale nel discorso politico del governo. Faccio la dirigente da 17 anni e non ho mai sentito parlare di questo problema da noi”. 

  • Sabine Giunta: “Continuare a guardare verso Roma non è un elemento di crescita per la nostra scuola” Foto: Facebook

    “Occupazione non è sempre vandalismo – prosegue Giunta – L’occupazione non è da condannare, ma è un sintomo del fatto che la scuola si arrocca su posizioni lontane dai suoi studenti. Queste manifestazioni sono sempre state fatte quando i ragazzi sentivano di non essere visibili dal sistema scuola, occupano anche per riappropriarsi dei loro spazi”. 

  • Sulla necessità che gli studenti si prendano le proprie responsabilità nei casi di vandalismo la dirigente aggiunge: “Gli adulti, prima degli studenti, hanno comportamenti non corretti, non si tratta di un problema dei giovani ma della società tutta, che è la stessa che magnifica Fleximan.” La dirigente fa riferimento al caso dell’uomo che ha compiuto 8 atti vandalici contro altrettanti autovelox in provincia di Rovigo, lo stesso che viene dipinto da alcuni come un eroe sui social. 

    Giunta conclude: “Avremmo bisogno che si agisse sulle specificità della scuola in questa Provincia, che ha un’autonomia anche legislativa che vorremmo venisse considerata e vissuta. Continuare a guardare verso Roma non è un elemento di crescita per la nostra scuola”.

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Rosina Ruatti Do., 15.02.2024 - 22:11

Da un rappresentante di un partito privo di democrazia interna che altro ci possiamo aspettare , se non la ripetizione acritica della posizione dei capi romani, totalmente fuori contesto nella nostra provincia ?

Do., 15.02.2024 - 22:11 Permalink
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Johannes Engl Do., 15.02.2024 - 22:16

Se mai il neo-assesore dovrebbe fare un "Approccio deciso verso le proprie DIS-occupazioni" dei temi reali del nostro territorio. (Casa, clima, traffico, ecc.) Sarebbe più opportuno che inventarsi dei problemi che da noi, per fortuna, non esistono.

Do., 15.02.2024 - 22:16 Permalink
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Simonetta Lucchi Sa., 17.02.2024 - 07:08

Queste Dirigenti sono troppo giovani, o non erano forse qui in provincia, per ricordare le occupazioni in queste scuole che ci sono state anni fa, oppure quelle del Monopolio tabacchi in cui moltissimi studenti hanno partecipato. Quelle erano le occupazioni che riguardavano temi importanti per questa provincia. Ora sono rimaste in alcune scuole come "simil occupazioni", cioè i ragazzi si dedicano a attività autogestite in alcuni giorni per ricordare queste più vecchie occupazioni, di cui io mi ricordo molto bene. Semplicemente non c'è più stato qualcuno da allora che si facesse portavoce di problematiche rimaste irrisolte e che ci ritroviamo.

Sa., 17.02.2024 - 07:08 Permalink