Gesellschaft | Bolzano

Carcere, 1 educatore per 123 detenuti

Struttura sovraffollata e sottorganico: 62 agenti su 75 previsti e solo un educatore su 4 necessari. Antigone denuncia: “La vita in questo carcere ancor più difficile”.
Carcere Bolzano
Foto: Seehauserfoto
  • La struttura detentiva in via Dante ha da anni un problema di sovraffollamento carcerario, secondo i dati aggiornati al 6 giugno dello scorso anno le persone detenute sono 123 su 88 posti regolamentati. Un dato recente getta ancora più ombra sulla struttura detentiva di Bolzano, quello sul personale. 

    Stando ai dati del Ministero della Giustizia aggiornati al 31 gennaio 2024  sulla casa circondariale di Bolzano, la polizia penitenziaria prevista è di 75 unità, ma gli effettivi sono appena 62. La proporzione è di un agente di polizia ogni due detenuti, considerando che non tutti sono in servizio contemporaneamente il dato risulta problematico. La situazione del personale amministrativo è anche peggiore, su 20 previsti sono solo 5 i dipendenti effettivi in struttura, dato che si riflette sull’organizzazione dell’intera struttura di detenzione. Il dramma lo si raggiunge con gli educatori, di 4 educatori previsti solo uno è effettivo. 

  • L'interno della struttura: “Il sottodimensionamento del personale, in particolare quello educativo e la scarsità di progetti esterni rendono la vita in questo carcere ancor più difficile”. Foto: Seehauserfoto

    Una struttura che supera di quasi un quarto la sua capienza massima ha meno personale di quello di cui, a capienza normale, avrebbe bisogno. Un solo educatore per oltre 120 detenuti. Eppure, la rieducazione del condannato è un principio sancito dalla costituzione all’articolo 27, che, nonostante gli sforzi, non può essere raggiunto con un’unica persona ad occuparsene. 

  • La struttura, costruita a fine 1800 ed aperta nel 1890 mostra anche i segni del tempo, lo conferma l’Associazione Antigone, che ha visitato la casa circondariale nel settembre 2021. L’associazione, che dagli anni ‘90 si occupa della tutela dei diritti in ambito penitenziario, definisce così la struttura di Bolzano: “L'edificio è molto vecchio e la manutenzione scarsa, è difficile stabilire quali siano le sezioni più critiche perché dalle celle alle sale comuni, dai bagni alle docce necessiterebbero tutti di una ricostruzione o sistemazione”.

  • La vita dentro al carcere: “Dalle celle alle sale comuni, dai bagni alle docce necessiterebbero tutti di una ricostruzione o sistemazione” Foto: Seehauserfoto

    “Il sottodimensionamento del personale, in particolare quello educativo e la scarsità di progetti esterni rendono la vita in questo carcere ancor più difficile. Non ci sono attività lavorative se non quelle interne, alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria, né sono attivi corsi di formazione professionale” valutava l’associazione dopo la visita alla casa circondariale nel 2021. 

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Francesco Palermo Sa., 24.02.2024 - 08:10

La serietà del tema è inversamente proporzionale all'interesse che suscita in politica. Interesse a sua volta proporzionale al consenso che mobilita. Bravi a parlarne

Sa., 24.02.2024 - 08:10 Permalink