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Politik | Attenzione!

Libertà delle menzogne?

Guerra ideologica di Putin sul territorio Italiano
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
  • Sono scioccata: a Bolzano gli agenti dell'FSB, travestiti da associazione pseudo-culturale, presenteranno il loro materiale propagandistico, cioè il film "Testimone", che ha fallito al botteghino persino nella stessa Russia!

    Nel territorio della nostra provincia dell'Alto Adige vivono ucraini provenienti da diverse regioni dell'Ucraina. Hanno destini diversi, professioni, background e persino punti di vista differenti, ma ci uniamo su un punto: la Russia è uno stato terrorista e deve essere fermata. 

    Fino a quando la Russia non ritirerà le sue truppe dai territori ucraini, le regioni dell'Est e la Crimea occupate dall'Ucraina non saranno liberate e il dittatore Putin e i suoi complici, criminali di guerra, non saranno condannati e puniti, non possiamo parlare della Russia diversamente che come aggressore, terrorista, dittatura e fonte di minaccia per il mondo civilizzato. E non dobbiamo dare fiducia a nessun rappresentante di questa dittatura, perché ogni loro parola è una menzogna.

    Questa menzogna è mirata a denigrare la nostra patria, noi, a sostituire i fatti e a incolparci dei crimini che commettono loro. Questo non sono solo parole, è una seria minaccia alla nostra vita, libertà e anche all'esistenza di un'Europa libera. 

    La criminalità russa ha minato abbastanza a lungo la sicurezza dell'Occidente, in particolare consiglio di leggere il libro d'inchiesta "Londongrad" su come il capitale criminale russo si è trasferito a Londra. Gli "investimenti" dai paesi governati da regimi non democratici non sono solo denaro sporco e sanguinario, ma anche pratiche che si riversano in Europa, minando le basi della stabilità e delle istituzioni democratiche di ogni paese.

    Con l'inizio dell'invasione delle truppe russe, i nostri rifugiati, principalmente donne con bambini, quindi una categoria vulnerabile, a cui il governo italiano ha garantito protezione e sicurezza, devono mettersi in pericolo e protestare, scrivere petizioni, rilasciare interviste, quindi esporre se stessi agli agenti dello Cremlino perché i politici della nostra provincia temono di frenare l'attività degli agenti di Putin

    Ci sentiamo terrorizzati - ogni settimana o mese intorno a noi, con il supporto di alcuni cittadini italiani, associazioni culturali e rappresentanti del FSB mascherati da fondazioni, associazioni pseudo-culturali o artistiche si verificano ulteriori tentativi di diffondere le menzogne della dittatura russa, contro la quale non possiamo non ribellarci

    Quindi, all'estero, c'è una guerra ideologica contro di noi, dove dobbiamo resistere alle cerchie criminali del dittatore che cercano di distorti la realtà della guerra e dell'aggressione contro la nostra patria, provocare conflitti, minare l'unità degli europei nella lotta contro la dittatura e il terrorismo.

    Putin e i suoi funzionari non nascondono di condurre una guerra contro l'intero Occidente, cioè il mondo democratico. Uniscono le forze con i loro alleati per distruggere il territorio della libertà, che è l'Europa. Perciò per loro è vitale lavare il cervello agli europei che non sanno cosa significhi vivere in un'Impero totalitario, dove possono uccidere chiunque per le opinioni politiche, dissidenza contro il dittatore (Anna Politkovskaya, Boris Niemtsov, Valeria Novodvorskaya, Aleksei Navalnyi), persino perseguitati per l'etnia oppure madre lingua (i ceceni, georgeani, ucraini).

    La versione sovietica del comunismo non è mai stata condannata, a differenza del fascismo e del nazismo, ma è la stessa peste e la stessa minaccia per il mondo della libertà e dei diritti umani.

    Non possiamo vivere e lavorare tranquilli, non ci sentiamo al sicuro finché la guerra in Ucraina e l'attacco dei propagandisti russi in Italia continuano.

    Chiedo a tutti i cittadini consapevoli, politici, persone di buona volontà di unirsi a noi per difendere la nostra sicurezza e quella dell'Italia e dell'Europa dall'ipocrisia del totalitarismo russo, dai tentativi di sbiancare loro aggressione e del loro dispotismo. Chiedo coerenza e rispetto da parte dei funzionari e azioni logiche: imposizione di un divieto/moratorio sulle azioni dei rappresentanti russi che parlano della Russia senza condannare l'aggressione russa contro l'Ucraina.

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Salto User
Nataliia . So., 31.03.2024 - 15:18

È da vero una situazione troppo difficile. Da una parte Unione Europea contro la guerra e cerca aiutare di farmarla e da altra parte sta aiutando di portare avanti propogandisti russi e adesso sempre di più? Riusciamo fermare le bugie russe?

So., 31.03.2024 - 15:18 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 11:22

Wie ein eitler alter Mann mit ganz wenig Bildung, ein blutiger Gewaltverbrecher der historischen Extraklasse, 2024 mitten in Europa ein Volk auslöschen, ganz Europa und die halbe Welt bedrohen kann:

homo sapiens, wo bist du?

Mo., 01.04.2024 - 11:22 Permalink
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Hartmuth Staffler Mo., 01.04.2024 - 11:44

Antwort auf von Peter Gasser

Das Gefährliche an Putin ist selbstverständlich sein über Leichen gehendes Machtstreben. Er ist auch eitel und erinnert dabei stark an Benito Mussolini. Es wäre aber falsch, Putin zu unterschätzen und ihn als wenig gebildet zu bezeichnen. Er hat in fünf Jahren in der DDR die deutsche Sprache perfekt gelernt. Seine Bemerkung, dass jeder Idiot in fünf Jahren eine Sprache lernen könne, sollte man vielleicht manchen italienischen Staatsfunktionären, die uns laut Inschrift am Siegesdenkmal Sprache und Kultur gebracht haben, unter die Nase reiben.

Mo., 01.04.2024 - 11:44 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 11:53

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Da stimme ich Ihnen zu: ich hatte aber von "Bildung" gesprochen, nicht von Intelligenz, oder gar krimineller Intelligenz.

"Bildung" im Sinne von historischer Bildung, philosophischer Bildung;
meinetwegen gar "Herzensbildung" - Putin ist hierin ein durch und durch ungebildeter Mensch bar jeder Empathie und Moral.

Putin ist eine Hülle.
Eine leere Hülle.

Mo., 01.04.2024 - 11:53 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 14:41

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Zitat: "Putin ist ein sehr gebildeter ... Mensch":
ich bleibe bei meiner Aussage, da ich bei Putin weder politische, noch historische, noch humanistische Bildung erkennen kann - wohl aber die Brutalität eines egophilen und bösartigen Psychopathen.

Putin ist eine leere Hülle - Vergewaltigung, Schändung, Mord und Massenmord dienen ihm offensichtlich seit Jahrzehnten als Ersatzbefriedigung.

Da ist nichts drin, was irgendwie einen gebildeten Menschen ausmachen würde.

Mo., 01.04.2024 - 14:41 Permalink
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Iryna Panchenko Di., 02.04.2024 - 19:57

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Sie übertreiben Putins geistige Fähigkeiten. Er ist ein gefährlicher Ignorant, eine graue Maus mit geistigen Auffälligkeiten (schizoid-paranoid). Um zum Militärdienst nach Deutschland zu gelangen, musste er Deutsch an einer regulären Schule, dann an einer Parteischule und einer KGB-Schule lernen. Ich lebe seit 5 Jahren in Bozen und schreibe jetzt einen Blog auf Italienisch, das ich nach dem Umzug gelernt habe, und ich muss noch Deutsch lernen, und dann noch einen Dialekt... Leute mit einem hohen Bildungsniveau schon nicht zu Diktatoren werden, geschweige denn zu einer so erbärmlichen und paranoiden despotischen Gruppe wie Russland.

Di., 02.04.2024 - 19:57 Permalink
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Elisabeth Garber Mo., 01.04.2024 - 12:39

Antwort auf von Peter Gasser

@P. Gasser Dasselbe gilt für Netanjahu, der mitten im Nahen Osten vor aller Augen im Gazastreifen den Genozid vorantreibt - wodurch dieser eitle alte Mann (bis dato protegiert von den USA) ursächlich u. haupverantwortlich ist/sein wird für islamistische Terroranschläge und Antisemitismus weltweit.
Homo sapiens?
Schön wär's.

Mo., 01.04.2024 - 12:39 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 12:57

Antwort auf von Elisabeth Garber

Ich bin kein Freund von Netanjahu;
den Genozid vor Ort aber haben die HAMAS verursacht: Juden vergewaltigen, schänden, verstümmeln, rauben, morden, vom Baby mit Kopfschuss bis zum Greis, **NUR weil sie Juden sind**.
Israel bekämpft die Hamas nicht aus dem (einzigen) Grund, weil es Palästinenser morden will: das ist unwahr.
.
Für Antisemitismus und Terror sind jene verantwortlich, die diesen betreiben, lehren, propagieren - der Vergewaltiger ist nicht ohne Schuld, weil eine Mutter, Schwester, Freundin, andere Frau ihn schlecht behandelt hat. er bleibt schuldig an der Vergewaltigung: so bleiben auch die Täter schuldig an ihrer Tat: Hamas, Iran, Putin...
Sie vergessen, dass - schlimm und schrecklich genug, und die Frage der Verhältnismäßigkeit ist legitim - es noch immer darum geht, **Geiseln zu befreien und Terroristen zu bekämpfen** (warum verschweigt man dies immer wieder?):
warum verbergen sich 4 Brigaden (tausende Terroristen), die die Ermordung eines jeden Juden und die Vernichtung Israels in Ihrer Charta haben, inmitten von Frauen und Kindern, in Krankenhäusern und Flüchtlingscamps, warum?
Und sind sie nicht dadurch *ursächlich* mit an all den Toten Schuld: warum sagen sie das nicht im gleichen Atemzug?

- Die fehlende Einordnung des Geschehens und
- die fehlende Mit-Nennung der Hamas und des islamischenDschihad versteckt unter den Röcken der Frauen und Kinder und in den Krankenhäusern
hilft der Diskussion nicht.

Es ist die Hamas, die noch immer mit 4 Terroristenbrigaden aus Krankenhäusern und hinter Frauen und Kindern heraus schießt, und sich weigert, die jüdischen Geiseln freizugeben.

.

Aber in einem haben Sie recht, im Vergleich mit Putin, nur eben anders:
- wenn Putin aufhört zu schießen und das Nachbarland verläßt, ist erst mal der Krieg zu Ende und Frieden;
- wenn die Hamas die Geiseln herausgeben und aufhören, aus dem Schutz von Frauen und Kindern heraus zu schießen, dann ist erst mal Waffenruhe und eine Chance auf Frieden.

Aber weder die Hamas noch Putin werden von Mord und Krieg ablassen, da beide durch Frieden verlieren.
Beider Existenzberechtigung und Überleben ist ursächlich mit Mord und Krieg verbunden.

Mo., 01.04.2024 - 12:57 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 16:02

Antwort auf von Ludwig Thoma

Netanjahus Zeit ist vorbei - und das ist gut so.
Schon die eigenen Generäle widersprechen Netanjahu, und machen, was folgerichtig nötig erscheint, und nicht mehr alles bzw. das, was Netanjahu (aufgrund seiner Koalition mit üblen radikalen ultrarechten & ultraorthodoxen) sagt.
Das muss sich mal ein Militär andernorts trauen.

Netanjahus Zeit ist vorbei.

.

Selbstverständlich ist meine Darstellung richtig, meine Meinung dazu müssen sie nicht teilen: Sie haben`s nicht so mit der Zuordnung von Tätern zur Tat, das weiß der Leser inzwischen gut.
Andernfalls müssen sie schon sagen/belegen, was denn "stimmt nicht" sei.

Mo., 01.04.2024 - 16:02 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 16:33

Antwort auf von Ludwig Thoma

Ja kommen Sie, belegen Sie, das ist interessant (auch wenn das niemand behauptet hat, und niemand von Ihnen erwartet, und alle "wissen").
.
Nachtrag:
Sie schreiben: "... dass der Nahostkonflikt nicht gelöst sein wird, wenn die Hamas die Geiseln freilässt und sich danach auflöst":
(1) die Hamas lässt die Geiseln nicht frei;
(2) die Hamas löst sich niemals aus sich selbst heraus auf - die haben ihr Milliarden-Geschäftsmodell und ihren "Krieger"-Status auf dem Rücken der armen Palästinenser);
(3) mein Kommentar dazu war (Zitat): "... dann ist erst mal Waffenruhe und eine Chance auf Frieden": da steht nichts von "Nahostkonflikt gelöst", das haben Sie wieder mal erfunden (kennt man inzwischen ja...)

Mo., 01.04.2024 - 16:33 Permalink
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Ludwig Thoma Mo., 01.04.2024 - 17:24

Antwort auf von Peter Gasser

Eine Chance auf Frieden wird es nicht geben, solange die Besetzung von Land durch Israel in der Westbank weitergeht und der Gazastreifen durch Israel weiterhin abgeriegelt bleibt. Um einen Konflikt zu lösen, müssen dazu immer beide Seiten bereit sein. Das sind eigentlich die basics, aber offensichtlich "wissen" das nicht alle.

Mo., 01.04.2024 - 17:24 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 17:42

Antwort auf von Ludwig Thoma

Ich schon, da ich stets beide Seiten einbringe (wenn Sie meine posts dazu gelesen haben: ich bin für die die 2-Staaten-Lösung).

Sie aber haben wieder die eine vergessen:
Der Iran, die Hisbollah, die Hamas und andere Dschihadisten müssen im Gegenzug die Vernichtung Israels aufgeben und Kampf und Terrorismus einstellen - Sie sehen da eine Bereitschaft (“Um einen Konflikt zu lösen, müssen dazu immer beide Seiten bereit sein”)? Ich nicht.

Der Gaza-Streifen war nie “abgeriegelt”: wie sonst konnte der gesamte Gaza-Streifen untertunnelt werden, und eine Armee von 30.000 Terroristen ausgestattet und ausgebildet werden? Da muss man schon mal die Augen aufmachen...
.
Sie haben jetzt nicht gesagt, was vorhin “unrichtig” war...

Mo., 01.04.2024 - 17:42 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 18:13

Antwort auf von Ludwig Thoma

Ja, das mach ich auch so: ich lass Ihnen auch gern Ihre Meinung (bez. “abgeriegelt”).
.
Wenn in Innsbruck 30.000 schwerstbewaffnete Krieger mit 10.000 Raketen und dem Anspruch, Italiener zu morden und Italien von der Landkarte zu löschen, bereitstehen, dann schützt Italien auch - berechtigterweise - seine Grenzen.

Sie sehen wieder nur die eine Seite... das ist sehr sehr mühsam.

Mo., 01.04.2024 - 18:13 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 19:26

Antwort auf von Ludwig Thoma

Weil nach dem 7. Oktober 2023 Krieg ist (da haben doch Palästinenser den Gazastreifen verlassen, erinnern Sie sich noch, was diese getan haben?) ...?

Aber fragen Sie die Ägypter, warum die Palästinenser den Gaza-Streifen nicht verlassen können...

.

(ps: wenn Sie Sätze wie den letzten vermeiden, können wir weiter diskutieren, andernfalls ist halt wieder Schluss)

Mo., 01.04.2024 - 19:26 Permalink
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Peter Gasser Mo., 01.04.2024 - 19:55

Antwort auf von Ludwig Thoma

Fehlt das sachliche Argument, folgen als toxische Muster Unterstellung und Provokation.
Es folgt Punkt 2.

ps: Man macht hier gelegentlich die Erfahrung, dass Sachlichkeit manche Menschen wütend und gehässig macht und gerade diese Sachlichkeit kurioserweise als Parteilichkeit missinterpretiert wird. Wer seine persönlichen Emotionen vom sachlichen Dialog nicht trennen kann, der sollte schriftliche Dialoge meiden, so meine Meinung dazu.

Mo., 01.04.2024 - 19:55 Permalink
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Peter Gasser Fr., 05.04.2024 - 08:53

Antwort auf von Ludwig Thoma

es zeigt sich ja hundertmal, dass sich manchem die Unterscheidung ‘ad rem / ad personam’ nicht erschließt:

- ad rem, in der Sache, sachlich;

- ad personam / ad hominem), zur Person, persönlich.

.

(eine Aussage in der Sache, ob richtig oder falsch, ist SACHlich - zum Beispiel: ‘die Erde ist eine Scheibe’.
Sage ich aber: ‘du bist zu unkritisch, obrigkeitshörig und einfach zu dumm, um zu erkennen, dass die Erde eine Scheibe ist”, dann ist diese Aussage PERSÖNlich, da die Person diskreditiert wird, um in der Sache Recht zu bekommen: eine klassische toxische Kommunikationstechnik.

Dieser Unterschied in der Dialogführung (ad rem / ad personam) erschließt sich nicht jedem, wie man in Diskussionsforen immer wieder sieht, auch hier und im speziellen Fall.

Fr., 05.04.2024 - 08:53 Permalink
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Ludwig Thoma Fr., 05.04.2024 - 18:13

Antwort auf von Peter Gasser

Es ist wirklich mühsam.
Ende Oktober haben Sie hier geschrieben, Sie kennen sich mit dem Status von Gaza nicht aus, Sie müssten sich dokumentieren. Danach unterstützen Sie ganz offen die Dahiya Doktrin bei Israels Versuch, die Geiseln zu befreien und die Hamas zu zerschlagen. Vor ein paar Wochen haben Sie geschrieben, dass Ihres Wissens, die Palästinenser gar kein Volk seien...
Dann schreiben Sie, dass Gaza nicht abgeriegelt ist, weil ja die Hamas darin Tunnel gegraben hat.
Zu Ihrer Info: Das Narrativ, die Palästinenser seien gar kein Volk, führt zur Schlussfolgerung, dass sie folglich keinen Staat bräuchten und in weiterer Folge, dass wo kein Volk ist es auch keinen Völkermord geben kann. Fällt Ihnen etwas auf?
Zweitens: Die Spieler der palästinensischen Fußballmannschaft (aus Gaza und der Westbank) werden regelmäßig daran gehindert zusammen zu trainieren (und zwar weder von der Hamas noch von der AP), eben weil Gaza abgeriegelt ist. Aber wenn die gar kein Volk sind, brauchen sie ja auch keine gemeinsame Fußballmannschaft.
Drittens stammen die meisten der Tunnel in Gaza aus den 80ger Jahren des letzten Jahrhunderts. Also bevor es die Hamas überhaupt gegeben hat und deren Vorgängerorganisation, die Muslimbrüder von Ägypten aus (mal mit der Unterstützung, mal mit der offenen Gegnerschaft der ägyptischen Regierung) aber stets mit jedenfalls nicht ablehnender Haltung Israels (da in konservativer Opposition zur eher linken Fatah) Gaza unterwandert hat.

Und dann kommen Sie mit der x-Millionsten Aufzählung der Greueltaten vom 7.10. und sehr sehr fragwürdigen Thesen und Halbwahrheiten, die Sie dann als sachlich, faktenbasiert und wissenschaftlich belegt verstanden wissen möchten.....

Fr., 05.04.2024 - 18:13 Permalink
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Peter Gasser Sa., 06.04.2024 - 13:36

Antwort auf von Ludwig Thoma

(( Sie kennen sicher die Regeln beim Fussball, und wissen daher, was ein Foul-Spiel ist; natürlich gibt es Spieler, die immer wieder mit Foul-Spiel gewinnen wollen. Sie bekommen die rote Karte und müssen vom Platz.

Ebensolche Regeln gibt es in der Kommunikation, im Dialog: man kann auch da, so meine Meinung (und manche versuchen das ja auch systematisch, so meine Erfahrung und Sicht), dauerhaft und systematisch mit üblen Fouls (Unterstellung, falsches Zitieren, ad personam, emotionales Provozieren, eristische Dialektik...) zu ‘gewinnen’ bzw. ‘Recht zu haben’ versuchen, und mache tun dies auch. Leider bekommen sie fürs Foulspiel hier die rote Karte nicht (eher ist gefährdet, wer das Foulspiel sichtbar macht).

Ich meinerseits entziehe mich daher stets dem Raum (bereits über 2 Dutzend mal), so wie von der Netiquette vorgegeben, und so wie es klug und richtig ist.
.
Nicht der Mangel an Argumenten, das Abdriften des Gesprächspartners ins klassische Foul-Spiel beendet den Dialog.
Diese Übung, dann den Dialog-Raum zu verlassen, ist nicht immer leicht, aber von großem Wert und nährt die innere Bildung.
Daher: haben Sie Dank, dass Sie diese Übung ermöglichen :-)
.
Punkt 2))

Sa., 06.04.2024 - 13:36 Permalink
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Ludwig Thoma Sa., 06.04.2024 - 14:01

Antwort auf von Peter Gasser

Sie haben natürlich Recht, ich habe falsch zitiert, Sie haben gar nie geschrieben, dass Gaza nie abgeriegelt war. Steht zwar weiterhin oben genau so, aber der Hinweis dass dass das so nicht stimmt, ist ad personam, toxische eristische Dialogführung und übles Foul. Ich weiß nicht wer da unbedingt recht zu haben versucht....
Ich habe Argumente für die Abriegelung Gazas geliefert, haben Sie auch welche dagegen?

Sa., 06.04.2024 - 14:01 Permalink
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Salto User
Milo Tschurtsch Mo., 01.04.2024 - 21:14

Antwort auf von Ludwig Thoma

Israel "besetzt" die Westbank nicht, denn besetzten kann man nur ein Gebiet das vorher der rechtmäßig anerkannten Souveränität eines anderen Staates unterstand was bei der Westbank niemals der Fall war. Die Westbank wird bloß von zwei Seiten beansprucht, sie gehörte vor der Eroberung durch Israel offiziell niemandem (keinem andern Staat)sondern war Teil des Mandatsgebiets Palästina (nach dem Osmanischen Reich, der Status kann also als "umstritten" bezeichnet werden. Durch "Räumung" wird deshalb kein vorher bestehender staatlicher Besitzanspruch wiederhergestellt. Israel begründet seine Anwesenheit im Westjordanland damit, das Land im Sechstagekrieg erobert zu haben, wobei es sich um einen Angriffskrieg auf Israel handelte. Die darauf folgenden Oslo-Verträge regelten die Verwaltung des Westjordanlandes bis heute:
(Kategorie A: palästinensische Zivil- und Sicherheitsverwaltung (vorwiegend große Städte)
Kategorie B: Palästinenser und Israelis teilen die Sicherheitsverwaltung (Region Ost-Jerusalem)
Kategorie C: Gebiete, die zivil- und sicherheitsrechtlich Israel unterstehen (heute 60 Prozent des Gebiets im Westjordanland)
Das Gebiet der Kategorie C hängt zusammen und grenzt an Israel, wobei der "umstrittene" Siedlungsbau bloß in diesem Sektor stattfindet.

Aus dem (vor der Eroberung durch Israel) von Ägypten völlig heruntergewirtschafteten Gazastreifen hat sich Israel 2005 komplett zurückgezogen, die Palästinenser hatten freie Hand, die "Abriegelung" war Folge der dauerhaften Beschusses Israels durch die Hamas und anderer Attentate vom Gazastreifen aus ,wobei die dafür benötigten Raketen und Material für den Tunnelbau sozusagen unter jedem Haus, trotz Abriegelung! besorgt werden konnten. Für die Wahl und die damit einhergehenden 20 Jahre dauernden Attentate einer schon damals verbotenen Terrororganisation vom geräumten Gazastreifen aus auf Israel, gibt es keine Rechtfertigung. Ein Wille zum Frieden schaut anders aus. Und da soll jetzt ein Vertrauen für eine Zweistaatenlösung von Israel kommen (welche es 1948 bereits gegeben hätte), das ist ja völlig unrealistisch.
Der israelische Botschafter in Deutschland hat es klar gesagt: Eine Zweistaatenlösung gibt es nur zwischen zwei demokratischen Staaten. Aber Demokratie und Hamas, bzw. Scharia wird schwer zu vereinbaren sein.

Mo., 01.04.2024 - 21:14 Permalink
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Gianguido Piani Di., 02.04.2024 - 08:57

Durante il periodo sovietico la stampa russa era liberamente distribuita in Occidente, anche negli USA, e quella occidentale proibita in URSS. L'URSS non c'e' piu' e l'Occidente esiste ancora.
Non farei della proiezione di un film una questione di principio. Se qualcuno lo vuole vedere, che ci vada. Dubito che sposteranno l'opinione delle grandi masse. Ma se lo si vuole fare diventare fatto politico, allora lo si faccia seguire da un dibattito. O si chieda di accedere a media russi con un messaggio alternativo, anche solo 5 min sul canale nazionale. A quel punto la proiezione sara' negata non da una decisione locale, ma da una decisione di parte russa.

Di., 02.04.2024 - 08:57 Permalink
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Profil für Benutzer Gianguido Piani
Gianguido Piani Di., 02.04.2024 - 20:44

Antwort auf von Iryna Panchenko

Sorry, ma non ho capito il commento. L'accesso ai media russi segue linee guida nazionali. A una eventuale proposta i russi risponderebbero "njet", il che vuol dire che la visione del film a Bolzano sarebbe stata vietata da parte russa, non dal Comune di Bolzano.
La seconda frase purtroppo non ha senso. A chi si riferisce?
Comunque se si mostrasse il film avrei piacere di non andarci. Ha molto piu' effetto una sala vuota (come in Russia, peraltro) che non la proibizione. Ma se ci fosse un dibattito con un rappresentante del Governo russo avrei alcune domande scomode da porgli, cosa che farei volentieri.

Di., 02.04.2024 - 20:44 Permalink
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Thomas Unterwinkler Di., 02.04.2024 - 13:32

Das Cineforum Bolzano listet auf seiner Website als Partner u.a. auf:
Südtiroler Landesregierung, Stadtgemeinde Bozen, Region Trentino-Südtirol, Stiftung Sparkasse, Freie Universität Bozen.
https://www.cineforum.bz.it/about-1
Ich gehe davon aus, dass von den öffentlichen Stellen auch Förderungen an das Cineforum fließen. Falls das Cineforum darauf beharrt, den russischen Propagandafilm zu zeigen und damit dem faschistischen Kreml-Regime eine Bühne zu bieten, hoffe ich sehr, dass es künftig nicht mehr als förderwürdig eingestuft wird.

Di., 02.04.2024 - 13:32 Permalink
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Profil für Benutzer Thomas Unterwinkler
Thomas Unterwinkler Di., 02.04.2024 - 22:43

Antwort auf von Iryna Panchenko

Die Gemeinde Bozen weiß durch den Hinweis des Vereins "Liberi Oltre le Illusioni" Bescheid. Was das Assessorat für italienische Kultur der Landesregierung und die Stiftung Südtiroler Sparkasse betrifft, wäre es sicher nicht verkehrt, diese beiden Stellen auf die Missstände beim Cineforum aufmerksam zu machen.

Di., 02.04.2024 - 22:43 Permalink
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Profil für Benutzer Joachim Buratti
Joachim Buratti Do., 04.04.2024 - 15:32

Reden ist Silber Schweigen ist Gold. Mit dieser Maxime beobachte und verfolge ich kritisch täglich das Zeitgeschehen!!
Gestern führte ich ein intensives Gespräch mit einem befreundeten Zahnarzt über Putin und seinen Krieg in der Ukraine und den unübersehbaren Folgen für uns Europäer. Da mein Freund vehement das Handeln des Herrn Putin (mit einigen Abstrichen die Demokratie betreffend verteidigte) habe ich mir vorgenommen in Zukunft seine perfiden und menschenverachtenden Methoden in meinem Umfeld und auch öffentlich anzusprechen und anzuprangern!!

Do., 04.04.2024 - 15:32 Permalink