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Scuola in ospedale, si cambia

Arriva in Giunta provinciale la delibera che istituisce un coordinamento unico al posto delle attuali convenzioni con le scuole. Sottraendo potere alla scuola italiana?
Scuola in ospedale
Foto: Ospedale Bambino Gesù
  • Cambia dopo vent’anni la “scuola in ospedale”, il sistema prescritto dalle ordinanze ministeriali secondo cui anche gli alunni che sono ricoverati in una struttura ospedaliera hanno diritto allo studio. Approda oggi (14 maggio) in Giunta provinciale a Bolzano la delibera che istituisce un nuovo “centro di coordinamento” che sostituirebbe il sistema regolato da una convenzione con le scuole. Dal 2002 la Direzione Sanitaria di Bolzano ha stipulato un protocollo coi due istituti responsabili nel capoluogo, ovvero rispettivamente l’Istituto comprensivo “Bolzano I” in lingua italiana e l’Istituto comprensivo in lingua tedesca “Bozen Gries”,  con una sezione ciascuno nel nosocomio bolzanino. L’ospedale di Bolzano era sinora l’unico con la presenza di personale didattico della scuola italiana, con tre insegnanti (di cui uno della scuola dell’infanzia) a fianco di due posti e mezzo per la scuola tedesca, mentre Merano, Bressanone e Brunico hanno solamente personale di lingua tedesca. Gli insegnanti della scuola venivano distaccati dall'istituto e a suo tempo gestiti unitariamente a turno, tre anni dalla scuola italiana e tre da quella tedesca: un’alternanza poi superata, cinque anni fa, con la gestione separata tra le due scuole di Bolzano.

  • Cosa cambia

    Con la delibera presentata in Giunta dai tre assessori provinciali alla scuola Marco Galateo, Philipp Achammer e Daniel Alfreider, gli insegnanti non saranno più gestiti direttamente dalle scuole, ma verrà istituito un nuovo “centro di coordinamento” — con gestione a rotazione tra i tre gruppi linguistici — sul vecchio modello dei centri linguistici, che coordinavano l’insegnamento per l’incentivazione linguistica. Un modello poi eliminato. A premere però per un cambiamento sarebbe in particolare l'Intendenza scolastica tedesca, con in testa l'ispettore scolastico di religione Christian Alber, la cui nomina è da anni oggetto di polemiche.

  • La dirigente scolastica Sabine Giunta:: "Un nuovo apparato le cui competenze saranno tutte da verificare". Foto: Rai Südtirol
  • Attualmente l’organico della “scuola in ospedale” è selezionato all’interno del bacino scolastico, mentre con il coordinamento tale bacino da cui attingere si allargherà. Cambieranno perciò i criteri di accesso, con due posti su sette assegnati al gruppo linguistico italiano e la probabile introduzione dell’obbligo di bilinguismo e di un corso di formazione obbligatorio. Per il momento la delibera s’applicherà, almeno nel prossimo anno scolastico, solo per il gruppo linguistico tedesco e ladino, non per quello italiano. Ma la prospettiva, sostiene la dirigente scolastica dell'Istituto Bolzano I Sabine Giunta, resta quella di “sottrarre un pezzo di competenze alla scuola di lingua italiana, creando un nuovo apparato, con competenze tecnico-amministrative e gestionali la cui validità sarà da verificare”. Inoltre, gli insegnanti perderanno la possibilità di partecipare agli organi collegiali, in maniera attiva ovvero venendo eletti, perché “tolti” alle scuole. L’assessore alla scuola italiana Marco Galateo, contattato da SALTO, per ora non ha voluto commentare il contenuto della delibera.

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Simonetta Lucchi Di., 14.05.2024 - 19:36

Ma guarda un po'...dopo che non è stato possibile iscriversi ai corsi di formazione per insegnare negli ospedali "perché di madrelingua italiana". E faccio presente che nel bando apparso in collaborazione con università austriache non c'erano alcune limitazioni in questo senso. Si verifichi a quali precedenze si avrebbe diritto avendo frequentato questo corso e perché alcuni insegnanti sono stati esclusi.

Di., 14.05.2024 - 19:36 Permalink
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Simonetta Lucchi Di., 14.05.2024 - 20:12

Aggiungo solo una cosa: che stessero accadendo cose poco chiare in questo senso l'avevo già segnalato due anni fa con una lettera sull'Alto Adige. Solo l'allora consigliere Diego Nicolini aveva fatto un'interrogazione su questo tema. Io mi chiedo veramente in quale abisso siamo andati a finire.

Di., 14.05.2024 - 20:12 Permalink