Gesellschaft | Punti di vista

Perché le telecamere non sono la soluzione

In America avanza l’idea di applicare delle piccole “body camera” alle divise dei poliziotti. Così che i cittadini si sentano più sicuri. Ma è davvero così?

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha proposto un piano sicurezza da 263 milioni di dollari con l’investimento di 75 milioni per 50mila telecamere indossabili dagli agenti di polizia. Del resto, dopo i fatti di Ferguson e non solo, il panico fra i cittadini è dilagato con la velocità di una malattia endemica.

Ma la videosorveglianza è la soluzione di tutti i problemi? Secondo un’analisi pubblicata dalla rivista Studio non è esattamente così e al fine di avvalorare la tesi proposta vengono riportati alcuni esempi, come quello di un senzatetto freddato dalla polizia di Los Angeles lo scorso primo marzo. Dal video girato da un passante sembrerebbe trattarsi dell’"ennesimo caso di grilletto facile". Un’altra clip in possesso della polizia, tuttavia, scagionerebbe invece gli agenti. Il risultato: due punti di vista agli antipodi, poca chiarezza su quanto accaduto.

"Una telecamera «non protegge la verità» e, anzi, crea e diffonde versioni diverse dello stesso evento: la confusione aumenta, le varie parti guadagnano materiale a sostegno delle loro posizioni", scrive in merito il New York Times. Eppure, nell’era degli smartphone, è ormai impossibile arginare l’impulso di documentare e diffondere, come riportato ad esempio in questo video.

"Il rapporto tra cittadini e forze dell’ordine va mitigato e risolto con altri mezzi politici, non cedendo alla sorveglianza di massa, da sempre una forma di controllo ansiogena e facilmente manovrabile", si legge ancora nel post di Rivista Studio, e la domanda, dunque, non può che ripetersi: la videosorveglianza è davvero la soluzione ai problemi di sicurezza?

 

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Francesco Zorzi Do., 14.05.2015 - 15:06

L'uso della telecamera non deve essere l'unico strumento probatorio, a testimonianza di un fatto criminoso. Anche perchè come scritto dalla rivista Studio ci sono due video, uno che "incrimina" e l'altro che "assolve". Questo perchè i video sono stati girati probabilmente da angolazioni diverse, quindi da punti diversi e da distanze diverse, quindi con aspetti legali differenti. In questi casi vengono svolte delle indagini, fortunatamente non basandosi appunto su un video, che come ripeto non deve essere l'unico strumento per determinare chi ha ragione o chi no. La nostra Polizia sta già utilizzando in via sperimentale a Roma, Napoli, Milano e Torino le telecamere indossabili sul "gilet tattico" nel corso di manifestazioni pubbliche, ma solo in caso di effettiva necessità e su ordine del funzionario preposto al comando. Comunque è evidente che la telecamera non è la soluzione ai problemi di sicurezza, puo' essere di supporto in determinate circostanze, ma il tema a dire il vero è ben piu' ampio e complesso.

Do., 14.05.2015 - 15:06 Permalink