Umwelt | inquinamento

"Agli 80 all'ora sull'A22"

Bolzano partecipa al piano per ridurre il biossido di azoto. Caramaschi chiede l'installazione del tutor nel tratto cittadino. "Euro 3, possibile divieto dal 2019".
A22
Foto: Mapio.net

“Chiederemo di installare un tutor con la limitazione della velocità a 80 chilometri orari”. Viaggiare più lentamente, quindi, inquinando meno, secondo la richiesta che Renzo Caramaschi rinnova per il tratto cittadino dell’A22, a Bolzano. La proposta di inserisce nelle misure contro l'inquinamento atmosferico sulle quali Palazzo Widmann sta sollecitando gli enti locali altoatesini, per avere un riscontro e poi elaborare un piano coordinato. Tra queste il possibile stop alla circolazione in città dei diesel Euro 3, sul quale concordano l’assessore provinciale Richard Theiner e il sindaco.

 

Contro il biossido di azoto

La giunta comunale del capoluogo si è soffermata sul programma di misure per la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera, in particolare quelle costituite dal biossido di azoto. Caramaschi ha ricordato ai colleghi che a fine 2017 l’Agenzia provinciale per l’ambiente ha informato i Comuni di Bolzano, Merano, Laives e Bressanone del superamento dei livelli massimi di NO2 registrati in alcune zone delle città. Di conseguenza a febbraio è stato aperto un “tavolo tecnico per la qualità dell’aria” finalizzato a coinvolgere i comuni nell’aggiornamento del piano di riduzione dell’inquinamento da NO2 che la Provincia dovrà produrre e presentare anche in Europa.

 

 

Non solo divieti

Il programma, precisa l’amministrazione, conterrà una serie di provvedimenti di riduzione delle emissioni suddivisi in azioni a breve, medio e lungo termine. Non solo divieti ma anche interventi quali l’aumento delle ciclabili, il potenziamento dei mezzi pubblici, la sostituzione progressiva degli autobus a combustione tradizionale con gli ibridi elettrici.

Per quanto riguarda il capoluogo, la giunta ha individuato alcune misure e provvedimenti che saranno contenuti in un’apposita delibera già all’ordine del giorno dell’esecutivo di lunedì prossimo. Una volta approvato, il documento sarà girato per competenza alla Provincia. Il primo cittadino ha citato tra le possibili misure anti-inquinamento il divieto di circolazione dal primo gennaio 2019 in alcune zone o in tutta la città capoluogo dei veicoli diesel Euro 3.

 

"Nulla di deciso"

“Non c’è nulla di già deciso – premette il sindaco – e l’adozione di tale divieto in tutta o in parte della città implica un confronto con i Comuni limitrofi per evitare disparità di trattamento tra residenti e pendolari. Inoltre, incontreremo prima le categorie economiche. Dovremo prendere dei provvedimenti concordati e omogenei”.

A livello provinciale gli Euro 3 sono il 17% del parco circolante. L'adozione del divieto in tutta o in parte della città implica un confronto con i Comuni limitrofi per evitare disparità di trattamento tra residenti e pendolari. Inoltre, incontreremo prima le categorie economiche

Riguardo agli Euro 3, aggiunge, “a livello provinciale e dunque in proporzione anche in città, rappresentano circa il 17% del parco veicoli circolante”.

C’è poi la richiesta per l’autostrada del Brennero “sulla quale per altro non abbiamo competenze dirette”, conclude Caramaschi.

 

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Martin B. Di., 29.05.2018 - 02:26

17% sollen also was Neues richten, womöglich ein Batterieauto mit einer lupenreinen langjährigen Ökobilanz?
Eher sollten Autos mit nur einem Fahrer Maut zahlen, meinetwegen auch noch leicht differenziert Schadstoffbezogen.

Di., 29.05.2018 - 02:26 Permalink
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Stefan T Mo., 03.09.2018 - 18:45

Es stellt sich ja prinzipiell die Frage, ob sich die NOx-Werte in Bozen signifikant senken lassen, ohne das Verkehrsaufkommen auf der A22 drastisch zu senken. Sicher bringt ein Verbot von Euro 3 Fahrzeugen was, ob diese Maßnahme in der Gesamtbelastung nicht unter geht, ist fraglich. Wie Martin B. richtig anführt, trägt auch der Pendlerverkehr mit 1 Auto/1 Person natürlich maßgeblich zur Belastung bei. Auch zur akustischen Belastung und zum Stauaufkommen.
Das schlimmste an der Sache ist, dass Kinder von hohen NOx Belastungen am stärksten betroffen sind. Auch Menschen mit Asthma leiden verstärkt darunter.

Mo., 03.09.2018 - 18:45 Permalink