Politik | Elezioni provinciali

Rifondazione Comunista: no dei Verdi

Gianfranco Maffei: "avevamo chiesto solo due posti in lista e niente simbolo". Grande amarezza traspare dalle parole del portavoce provinciale di Rifondazione.
sindaco con Giorgio Gajer
Foto: Comune di Bolzano

Gianfranco Maffei - 57 anni, una vita trascorsa nel Servizio Handicap e disagio psichico - è da qualche mese il portavoce di Rifondazione Comunista in provincia di Bolzano. Il suo è un ruolo pro tempore - ci tiene a sottolineare - non validato da un congresso, e quindi svolto a stretto contatto epr quanto riguarda le decisioni con il comitato politico e la segreteria. 
Fin dal suo recente tesseramento, il primo della sua vita, Maffei cerca di conciliare le anime della "vecchia guardia" e le "spinte che vengono da fuori".
Lo abbiamo incontrato per raccogliere dettagli e considerazioni sul freschissimo no di Verdi e Sinistra Ecologia e Libertà in merito alla proposta di Rifondazione Comunista di presentarsi insieme alle prossime elezioni provinciali. 

Verdi e Sel hanno rifiutato la vostra proposta. Ma come sono andate esattamente le cose?
Gianfranco Maffei - In giugno io e Gabriele Benatti abbiamo avuto un incontro con Patrizia Trincanato e Brigitte Foppa. Informalmente abbiamo proposto loro di inserire nella lista due nostri candidati, senza simbolo, ma chiedendo che fossero riconoscibili. In quel contesto ci è stata manifestata disponibilità e la cosa sembrava già fatta. 
A metà agosto ho chiesto a Brigitte Foppa cosa avessero deciso e mi è stato detto che non avevano ancora preso una decisione. Il lunedì successivo finalmente si sono trovati e ci hanno dato una risposta negativa. Con giustificazioni alquanto improbabili e cioè il desiderio di non ripetere l'esperienza arcobaleno, che secondo me non aveva nulla a che fare con la proposta di due candidati in lista. 

Siete rimasti male?
Sì, perché a Bolzano siamo presenti insieme in giunta ed anche a Merano collaboriamo bene in consiglio comunale. Come partito siamo stati spesso accusati in passato di frazionare, ma in questo caso invece ci eravamo espressi con una proposta unitaria.
Ogni decisione politica è sempre rispettabile, per carità, grave però è stato tenerci a bagnomaria per due mesi. E' stato inaccettabile ed anche irrispettoso: ci hanno messo di fatto nelle condizioni di dover trovare ora una strategia alternativa nel giro di pochissimo tempo.
Forse i Verdi hanno la presunzione di essere autosufficienti e forse anche l'arroganza poter fare a meno degli altri. Noi eravamo consapevoli dei rapporti di forza e proprio per questo avevamo chiesto per la nostra presenza - lo ribadisco - davvero solo il minimo sindacale. Per i due posti in lista tra l'altro avevamo pensato a due candidati giovani, uno italiano e uno tedesco, che non facevano parte della vecchia guardia di Rifondazione. 

Sinistra Ecologia e Libertà è partner dei Verdi in questa campagna elettorale. Che idea vi siete fatti del suo ruolo nella decisione presa di non accogliere la vostra proposta?
Io credo che loro avrebbero avuto tutto l'interesse che noi partecipassimo a quell'alleanza perché di fatto peschiamo nello stesso bacino elettorale. Probabilmente noi avremmo dato l'indicazione di votarlo, Lorenzo Sola, anche se devo dire che ci aveva sorpreso la decisione di metterlo al settimo posto in lista, quasi a denotare un peso pressoché irrilevante di Sel nella contrattazione politica con i Verdi. Forse Sel contava sul fatto che noi di Rifondazione non ci saremmo presentati in nessun modo, convergendo in massa su Sola, senza chiedere nulla. 
Se Sel non ha avuto un ruolo nella decisione presa, vuol dire che davvero non conta niente. Se invece un ruolo lo ha avuto allora posso senz'altro dire che ha fatto un errore politico, visto che il nostro era oggettivamente un gesto di grande apertura. 

Cosa farete?
Quella di fare la proposta ai Verdi è stata una decisione unanime che però è scaturita da un dibattito intenso al nostro interno. Abbiamo preso atto della decisione ed abbiamo deciso di presentarci comunque con una lista. Non possiamo non presentarci perché altrimenti non saremmo in grado di partecipare a un dibattito su temi che riteniamo fondamentali. Non è un problema solo di Rifondazione, secondo noi, ma che riguarda tutta quell'area che non si riconosce nel pensiero unico e nelle politiche liberiste. Lo dobbiamo a noi ed anche ai nostri elettori. Ci presenteremo come comunisti e con l'orgoglio di esserlo.

La decisione presa dai Verdi avrà anche delle conseguenze sulla collaborazione con Rifondazione in giunta comunale a Bolzano?
L'assessore Luigi Gallo era uno dei principali sponsor di questo progetto e la decisione dei Verdi è una sua mezza sconfitta. Il diniego dei Verdi in ogni caso è anche una mancanza di rispetto rispetto al lavoro che è stato fatto insieme in Comune in questi anni. Voglio ricordare, a questo proposito, che l'assessore Gallo è una persona molto stimata e considerata molto aperta, un interlocutore affidabile. 

Quali sono i temi principali su cui punterete nella vostra campagna elettorale?
Vogliamo entrare nel dibattito sul nuovo statuto di autonomia ma per noi molto importante è il tema della riforma dei servizi sociali ed in particolare il nodo  dell'assegno di cura. 

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Riccardo Dello… Di., 27.08.2013 - 18:42

Cerco di spiegare la posizione dei Verdi (gli unici verdi sopravvissuti in territorio italiano). Innanzitutto qui si tratta delle elezioni provinciali del Sudtirolo, dove i verdi hanno una certa tradizione, da Alexander Langer in poi, e - per esempio - hanno due consiglieri provinciali, tanti quanti il PD per intenderci. Dunque: non siamo in un contesto politico "italiano".
E in Sudtirolo i Verdi hanno una diffusione capillare, sono presenti in ogni comune, in ogni valle, con un 70% di voti di lingua tedesca, un 25% di voti di lingua italiana e un 5% ladini, cioè sono la sola forza politica che rispecchia la composizione della popolazione. Non sono presenti solo a Bolzano e Merano.
Ora, quello che ha sempre danneggiato i Verdi sono le vicende nazionale di alleanza elettorale all'ultimo momento in carrozzoni politici dove ciascuna forza aveva proprie idee e principi e si alleava solo per passare il quorum.
Ebbene, abbiamo fatto i diversi "arcobaleni" e abbiamo constatato che su questa strada i nostri elettori non ci seguono. Ogni volta abbiamo perso non centinaia, ma migliaia dei nostri voti (quasi 10.000 l'ultima volta!), che sono andati a PD o SVP.
Ripeto: abbiamo provato la strada dell' "intergruppo", ma abbiamo perso migliaia di voti.
Sarebbe utile alla causa, che i nostri voti - alle provinciali stavolta, cioè all'appuntamento più importante del nostro territorio!!! - andassero alla SVP o al PD? Io credo di no.
I nostri elettori ed elettrici ci hanno fatto capire mille volte e in mille modi che questo tipo di alleanze dell'ultim'ora non le digeriscono, bisogna prenderne atto. Per questo non siamo stati nella "lista Ingroia", ci siamo separati (assai dolorosamente) dai verdi nazionali e ci siamo presentati con SEL, con un nostro candidato Florian Kronbichler al primo posto. E' stato un successo: Florian è stato eletto ed è in 60 anni di storia il primo deputato di lingua tedesca verde e non Svp che siede in parlamento. Se fossimo andati con Ingroia saremmo stati sconfitti insieme a tutti gli altri. Ora, da questa strada non si può tornare indietro. In più, in primavera - estate, a diversi esponenti di punta di Rifo è venuta in mente l'idea di opporsi al nuovo polo bibliotecario unico e interetnico a Bolzano, un progetto invece che noi abbiamo sempre considerato il nostro progetto (e infatti l'assessora che lo gestisce è verde).
Io non so se è la posizione ufficiale di tutta Rifo, ma insomma - non aiuta a trovare l'unità, no? Né volevamo dire sì a Rifo e poi fare come se non ci fosse: le persone e i partiti vanno rispettati. Quindi meglio dire onestamente di no. Queste le valutazioni che abbiamo fatto e da cui abbiamo concluso che un’alleanza con Rifo messa su all'ultimo momento (e dopo che ci avete sparato addosso per 3 mesi dalla corrazzata Ingroia davanti a tutta l'opinione pubblica) non sarebbe stata ancora una volta compresa e ci avrebbe fatto perdere un sacco di voti. Questo è tutto.

Di., 27.08.2013 - 18:42 Permalink
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Oscar Ferrari Mi., 28.08.2013 - 01:05

se tutto va bene, alle elezioni provinciali del Sudtirolo ci sarà il derby tra Comunisti Italiani e Rifondazione. Una figata

Mi., 28.08.2013 - 01:05 Permalink