Chronik | La risposta

“Da via Macello partirà l’Areale”

Mercato generale sotto sfratto, c’è la proroga fino a metà gennaio 2021. Ma il Comune precisa: quel sito è fondamentale, da lì inizieranno i lavori con i nuovi binari.
Mercati generali
Foto: Salto.bz

La proroga ci sarà. Dal primo settembre 2020 la scadenza sarà spostata a metà gennaio 2021. Il Mercato generale sotto sfratto avrà ancora diversi mesi di tempo per trovare una nuova sede, nonostante “avesse già beneficiato di un rinvio nel 2018”, come tengono a precisare dal Comune di Bolzano. Basterà prolungare la fideiussione da 500.000 complessivi, chiesta a suo tempo dal municipio per lasciare in concessione la proprietà di via Macello dopo l’uscita dalla società. Una risposta positiva quindi all’appello giunto dal consorzio, punto di riferimento della distribuzione dei prodotti freschi per le piccole e medie imprese dell’Alto Adige, su cui però pende lo sgombero ravvicinato. L’amministrazione assicura di non volersi accanire contro gli operatori economici, ma il suo obiettivo primario dichiarato è garantire la disponibilità del sito in tempo per la gara dell’Areale ferroviario (il bando potrebbe essere pronto proprio a metà gennaio). Perché da quel terreno, dove correranno i nuovi binari della linea del Brennero, partirà il cantiere del mega-progetto sul capoluogo.

 

Caramaschi: ok ad un’altra proroga

 

“Siamo disponibili a concedere una proroga” afferma il sindaco Renzo Caramaschi, che sull’accelerazione per l’Areale ha basato buona parte delle sue credenziali politiche, di fronte alla richiesta dei vertici del Mercato generale e dei suoi operatori. Il cda presieduto da Heinrich Grandi ha dato voce alla richiesta per la realtà della distribuzione a cui fanno capo 20 aziende, 150 lavoratori, un fatturato complessivo di 30 milioni di euro, per un’attività di rifornimento che va dai mercati urbani (cominciando da piazza Erbe), fino a ristoranti, hotel, negozianti di città e valli in tutta la provincia.

Siamo disponibili a concedere una proroga. Ma poi quel terreno dovrà essere liberato: lì passano i nuovi binari della linea del Brennero (Renzo Caramaschi)

Il problema è che il consorzio non è ancora riuscito a trovare una sede alternativa. Il fallimento del progetto per l’area della vicina coop Dodiciville ha costretto il consorzio a bruciare tempo prezioso, mentre il confronto con l’assessorato provinciale di Philipp Achammer su alcune aree in zona aeroporto richiede un iter di verifica e di messa a bando dei terreni, non proprio immediato.

 

 

Da parte sua il Comune, accusato dagli operatori di silenzi istituzionali e di aver negato il proprio sostegno dopo l’uscita dal capitale sociale, annuncia la volontà di venire incontro al consorzio. “Abbiamo già rinnovato una volta, siamo disponibili a concedere un rinnovo a patto della proroga della fideiussione” precisa Caramaschi. “Tuttavia, sanno che devono andare e quindi auspico che si diano una mossa” aggiunge il primo cittadino con i suoi consueti modi energici. Poi spiega il motivo dietro all’atteggiamento dell’amministrazione. “C’è chi pensa che l’Areale non si farà mai, ma non è così. Da quel terreno di via Macello, di proprietà comunale (era stato il municipio infatti nel 1962 a farsi protagonista della nascita del Mercato generale, ndr), cominceranno i lavori del progetto. Lì passano i nuovi binari della linea del Brennero. Secondo i tempi gli operatori dovrebbero uscire entro fine anno”.

 

 

Un’area cruciale per il megaprogetto

 

Si va poco più in là secondo la nuova scadenza precisata da Ulrike Pichler, dirigente della Ripartizione patrimonio e attività produttive, a cui Caramaschi affida i dettagli tecnici. Prima però la dirigente effettua un breve riepilogo. “La scadenza del primo settembre è nota al consorzio da tempo, da quando nella primavera 2018 è stata concessa la prima proroga. Si sapeva che l’area sarebbe andata incontro al progetto dell’Areale, ma l’amministrazione ha tollerato una presenza prolungata comunicando però più volte la necessità di riottenere il sito in consegna”. La dirigente garantisce ora la disponibilità del Comune a dare un’ulteriore permesso. “Sappiamo che la procedura per liberare l’area è complessa, non si fa da un giorno all’altro. Visto quindi che la preparazione della documentazione di gara per il soggetto attuatore dell’Areale  consentirà probabilmente di poter predisporre il bando a gennaio, è quindi possibile concedere una proroga al Mercato generale fino a metà di quel mese”. La condizione è il rinnovo della fideiussione a cui sono soggette le aziende che complessivamente vale 500.000 euro.

Si deve arrivare ad avere l’area libera. È molto importante: il consorzio deve esserne consapevole, perché quel terreno è il cuore dell’inizio dei lavori dell’Areale (Ulrike Pichler)

Pichler ribadisce la valenza di via Macello per il progetto sul quadrante nord di Bolzano. “Noi ci teniamo al fatto che si arrivi ad avere l’area libera. È molto importante: il consorzio deve esserne consapevole, perché quel terreno è il cuore dell’inizio dei lavori dell’Areale”. Si tratta infatti della zona dove sono previsti i lavori di infrastrutturazione, in particolare dei nuovi binari ferroviari che realizzerà Rfi. 

 

 

Bando pronto a gennaio

 

Riguardo agli aggiornamenti sulla tabella di marcia aggiornata per il progetto, il bando di gara potrebbe arrivare come detto a gennaio. Spetta agli enti promotori, Comune e Provincia, approvare il documento, mentre a pubblicarlo sarà l’Agenzia appalti e contratti provinciale. Una volta presentate le proposte dei concorrenti, il grosso della tempistica sarà occupata dalla valutazione sul progetto tecnico da parte della commissione, che richiederà 210 giorni. Si calcola che i primi 4-5 anni saranno richiesti per la prima delle due fasi, appunto la nuova infrastrutturazione ferroviaria (a cura di Rfi) che partirà da via Macello e dintorni. A seguire ci saranno altri 4-5 anni per i lavori di costruzione vera e propria nelle aree dei vecchi binari che saranno liberati.

C’è infine una risposta sulla critica avanzata dal consorzio al Comune di non collaborare alla ricerca di una sede alternativa, mentre invece la Provincia “ci sta dando una mano”, aveva detto Grandi. “Il compito di trovare un’area spetta alla Provincia - taglia corto Caramaschi -. Il municipio non è certo un’agenzia immobiliare per le imprese private”. “L’amministrazione non ha aree a disposizione, inoltre qualsiasi altro operatore economico potrebbe venire a chiederci perché non lo aiutiamo a trovare una collocazione”, aggiunge Pichler.

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alfred frei Mi., 05.08.2020 - 14:54

Si pongono le seguenti domande: a chi serve il Mercato generale ?, a chi da fastidio ?; i Mercati generali in Italia svolgono ancora un servizio di interesse pubblico ? Ai partiti l'ardua risposta (sentenza); il 20 settembre una prima verifica "democratica". Con modalità diverse del referendum "Benko". Anche se un filo logico esiste, o no ?

Mi., 05.08.2020 - 14:54 Permalink