Politik | AEROPORTO BOLZANO

MARTEDI' 15 MARZO

CONFRONTO PUBBLICO CON ARNO KOMPATSCHER
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Martedì 15 marzo ore 20.30 Teatro di S.Giacomo

 

E' l'appuntamento più atteso della settimana, quello del presidente della giunta provinciale con la comunità di Laives e delle frazioni di S.Giacomo e Pineta.

La serata è nervosa e il disagio e la tensione palpabile.

Al tavolo il sindaco Bianchi, l'assessore Seppi e in mezzo a loro Kompatscher visibilmente teso.

Seppi presenta brevemente quelli che sono i progetti di riqualificazione del comune, il sindaco invita tutti alla moderazione ben conscio che la gente non è lì per quel motivo, altro gli preme, gli aerei ronzano pericolosamente nelle loro teste.

Grande e caloroso applauso per Bianchi; il sindaco ribadisce la totale contrarietà della giunta comunale, al progetto aeroporto.

I motivi sono tanti, l'inquinamento da rumore, quello dell'aria, il deprezzamento degli immobili, il peggioramento della qualità della vita, lo spreco di denaro pubblico, la pericolosità di uno scalo così a ridosso della città di Bolzano e Laives, il treno come valido sostituto dove vengono investiti miliardi di euro.

Prende la parola il presidente della giunta e prende tempo, l'obiettivo è quello forse di stancare il pubblico, passerà quasi un'ora prima che i cittadini possano bombardarlo con le loro domande riguardanti tutte l'unico problema perchè di questo si tratta: l'aeroporto.

Il presidente ne parla e fa riferimento allo studio dell' ABD (Areoporto Bolzano Dolomiti) tenta di portare le ragioni di questa scelta; si capisce che in realtà la situazione politica, gli interessi privati, quelli economici, come quelli legati al turismo del mordi e fuggi, lo hanno costretto ad appoggiare quel progetto suo malgrado.

Come Pilato ma tentiamo di capirne lo spirito, lascerà la decisione alla popolazione; sarà il referendum a indicare la strada da intraprendere.

I poteri forti, i nemici all'interno e fuori del partito già non gli perdonano questo compromesso, lui ha scelto la strada della democrazia diretta e gliene diamo merito.

Piovono le domande, tante sono le richieste di chiarimento, il presidente risponde a tutte barcamenandosi; è ben chiaro anche a Lui che nessuno degli astanti appoggerà il progetto di questa infrastruttura così impattante.

 

Alla domanda se non ritiene che data la carica che riveste sia il caso di assumere un atteggiamento più defilato, in vista della consultazione elettorale risponde prontamente:

Il ruolo del Presidente della giunta è quello di governare e gli obiettivi da raggiungere devono essere ben chiari e alla luce del sole”. Tra i miei obiettivi c'è questo progetto.

Risposta esatta non c'è che dire, ma rimane il fatto che il peso della sua persona nella consultazione elettorale può essere determinante, specie ai confini della provincia dove il rumore degli aerei non si sentirà affatto e il miraggio di un turismo in continua crescita sarà la panacea di tutti i mali.

 

Altra domanda: “ I politici si preoccupano dell'ambiente in tutte le sue sfaccettature oppure no? “

Risposta: “ Mi occupo di politica da soli due anni; prima ero lattoniere e insegnante e le preoccupazioni dei cittadini sono state (sono?) anche le mie

Sorge il dubbio, ma a mio avviso ma questa è la realtà delle cose, che l'economia abbia un peso ben più rilevante di tutto il resto, l'ambiente viene dopo, alla fine, ma non deve essere d'intralcio.

Una frase buttata la: “ Gli imprenditori danno lavoro a migliaia di persone

Giusto ma questa del lavoro non può costituire un ricatto.

Il lavoro, quello di una vita in una fabbrica di veleni, in cambio di un'aria irrespirabile, in cambio degli scarichi abusivi e di veleni riversati per anni nella terra e nell'acqua.

 

La risposta è no, la politica intesa come ricerca del bene della polis e della comunità deve interrompere questo circolo vizioso; sarà difficile forse utopistico in un mondo sovrappopolato dove pochi ricchi tengono in pugno miliardi di poveri.

 

Rimane il messaggio conclusivo del sindaco Bianchi:

Qui siamo noi a decidere; il popolo del NO all'Aeroporto devi mobilitarsi sarà il Referendum a dire la sua”.

I poteri forti si sono già mobilitati da tempo.

Tiriamoci su le maniche. Vogliamo credere ancora nella democrazia diretta.

 

S.Giacomo: Mercoledì 16 Marzo Di Valerio Riccardo