Politik | Verso le elezioni

The “blockfrei” way

La Svp non farà un patto con il Pd di Renzi. Achammer: “Con i dem lavoriamo sugli accordi territoriali”. Biancofiore (FI): “La Volkspartei corra da sola in Bassa atesina”
Philipp Achammer
Foto: Ingo Dejaco

Non ci sarà l’intesa con il Pd a livello nazionale. La Svp si smarca dichiarandosi blockfrei ma aprendo alle alleanze territoriali per i collegi Bolzano-Bassa Atesina, dove appare sempre più insistente - malpancisti a parte fra le fila della stessa Svp che chiedono di non votare più un “italiano” - l'ipotesi di candidare Gianclaudio Bressa (oggi deputato e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di affari regionali) e l'attuale senatore Francesco Palermo -. A confermare la volontà d'intenti da parte della Volkspartei l'Obmann Philipp Achammer che, insieme al governatore Arno Kompatscher, ha ricevuto mandato dal partito di raccolta per iniziare i colloqui esplorativi con il Partito democratico, già forte dell’alleanza con il Patt trentino.

“Nel 2013 c’era il premio di maggioranza, stavolta, con questa nuova legge elettorale, non è così, per cui non è necessaria per noi un’alleanza nazionale”, spiega Achammer. Ciò, tuttavia, non significa sgretolare il patto con il Partito democratico, “vogliamo lavorare - aggiunge - con chi ha dato prova di lavorare e credere nell'autonomia e, a parte il Pd, in questo momento non vedo molte altre forze disposte a farlo”.

Le manovre intanto sono già iniziate, “Achammer - riferisce Alessandro Huber, segretario provinciale del Pd - mi ha chiesto un incontro per i prossimi giorni. Mi confronterò con lui volentieri, con la gentilezza dell'educazione e la fermezza di chi crede nell'importanza dei principi del Pd, da promuovere e da difendere”.

Di contro la coordinatrice regionale di Forza Italia Michaela Biancofiore prova a giocare le sue carte per agevolare l’entrata in partita del centrodestra: “Se confermata, la notizia che la Svp avrebbe deciso di correre blockfrei alle prossime elezioni politiche, aprirebbe finalmente una nuova era politica e garantirebbe l’assetto del Partito Popolare Europeo anche in provincia di Bolzano, ponendo fine ad un’anomalia. Chiederò pertanto al più presto un incontro politico al segretario Achammer, autore della annunciata svolta. Per essere però consequenziale e credibile, la Svp dovrebbe correre da sola sia sul proporzionale che nei collegi uninominali di Bolzano-Bassa Atesina, non alterando la competizione all’interno della comunità italiana, nella quale il centro destra è netta maggioranza”.