Gesellschaft | Sicurezza

Nessun dorma

Pochi cittadini all'incontro sulla sicurezza. Fra i temi discussi: furti, prostituzione e social network. Il comandante dei vigili Ronchetti: "Non facciamo gli sceriffi".
Carabinieri
Foto: upi

La paura come umore esistenziale diffuso, il sensazionalismo mediatico, una narrazione spesso intossicata dai calcoli elementari della politica, la cantilena della presunta invasione, origine di tutti i mali. Tutto va a comporre la cosiddetta insicurezza percepita, franchising rodato a livello nazionale, da cui non è esclusa nemmeno la mite Bolzano. Eppure fa specie come di fatto gli incontri sulla sicurezza nei quartieri, organizzati dal Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, siano rimasti perlopiù deserti. Al penultimo appuntamento, quello di ieri (23 aprile), nella circoscrizione di Centro Piani Rencio che si è tenuto nella Sala di rappresentanza del Comune, appena una decina di cittadini presenti. L’eloquente leitmotiv dell’incontro: non aver timore di “disturbare” le forze dell’ordine per le segnalazioni del caso che i relatori invitano ad effettuare nel modo più preciso possibile. I temi affrontati ieri: i furti, lo spaccio di stupefacenti, la prostituzione e i mendicanti. 

Il commissario capo della Polizia di Stato Francesco Capristo snocciola alcuni consigli, qualche esempio: evitare di percorre itinerari poco illuminati a determinati orari o di isolarsi con le cuffiette mentre si fa jogging e utilizzare invece l’app YOU POL, disponibile in italiano e in tedesco, che ha lo scopo di permettere a tutti, giovani e adulti, di interagire con la Polizia di Stato, consentendo l’invio di segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti. “Siete voi che vivete la città e voi avete la prontezza di notare cose anomale”, aggiunge il maggiore Giovanni Burgio che invita a tenere la guardia alta sulle truffe telefoniche e a collegare (il servizio è gratuito) l’allarme delle abitazioni e degli esercizi commerciali al 112.

Presi di mira dai malviventi sono, come noto, spesso gli anziani. C’è chi, per raggirarli, si inventa situazioni catastrofiche come un nipote che ha appena investito un pedone e per il cui rilascio va pagata una cauzione, chi si presenta alla porta di casa con un pacco imballato per un parente e chiede soldi per il ritiro, chi spruzza del gas alla base della porta di casa e poi si spaccia come un addetto del gas per entrare in casa e rubare con l’aiuto di un complice.

E poi ci sono i social network, “spesso su Facebook diamo dettagli su dove siamo e alimentiamo una banca dati che spesso ci torna sconveniente”, spiega il sottotenente dei carabinieri Ferdinando Nasta. Dal canto suo il tenente della Guardia di Finanza Adriana Curto ha ricordato di segnalare quando lo scontrino non viene emesso così da contrastare l'evasione fiscale. 

Il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti ha posto l’accento sull’importanza della sinergia fra i cittadini e le forze dell’ordine. A chi fra i residenti dei Piani lamentava poca prevenzione Ronchetti ha replicato: “Non ci voltiamo dall’altra parte, forse non si guarda abbastanza a quello che viene fatto, come gli sgomberi che effettuiamo su base quotidiana o le multe, ben 1.300, a chi chiede la questua. Ai Piani siamo riusciti, armati di pazienza, ad allontanare le prostitute dai centri abitati, e se poi tornano significa che finché c’è domanda c’è offerta. Ricordo che la prostituzione non è un reato. Il punto è che contro la sensazione di ‘disagio’ o di ‘fastidio’ non ci sono leggi e noi non possiamo fare gli sceriffi”.