Cultura | salto Gespräch

"Pronto, Herr Umlaut?"

Una intervista impossibile! Con il signor Umlaut e la moglie Dieresi.
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Foto: Foto: Salto.bz

Pronto, Herr Umlaut? Qui Salto.bz, Salto.bz am Telefon. Ci ha cercato?
Ah finalmente vi fate vivi. Essì, volevo denunciare il mio disagio e raccontarvi che cosa sto sopportando. Da anni, da troppi anni ormai. E non sono il solo, poi…

Perché non è il solo?
C’è mia moglie, italiana di origini ateniesi. Si chiama Dieresi. Ci somigliamo molto, anche se non siamo uguali. E poi, sa, con gli anni le cose si complicano. Ma lo sa che mi nasconde i biscotti? E anche la grappa? Non come la sua, di moglie, che lei del resto ha sposato lo scorso dicembre e…

Guardi, lasci perdere le informazioni personali, prego. E arrivi al dunque:  che cosa vuole denunciare a Salto.bz?
Voglio denunciare che sono stufo, arcistufo, arcistufissimo. Lo sa, vero, che vengo tirato in ballo ogni volta che sulle vocali va messo, appunto, l’Umlaut? Sostantivi di tutti i giorni, nomi propri di persone e città: un inferno di superlavoro, per me.

Beh, la gloria, però….
Ma quale gloria! Vengo svegliato o disturbato da tutto il mondo e a qualunque ora. “Lei ci serve, Herr Umlaut. Ci serve subito!”. Poi mi prendono e, zac, mi mettono sopra una A, una U, una O. Qualche volta mi sono anche fatto male, durante il salto su una di queste vocali. E io, la Mutua, non ce l’ho.

Scusi, non potrebbe fare i turni con sua moglie Dieresi?
Ah, quella poi. Lo sa che i biscotti…

Questo ce lo ha già detto.
Scusi, è vero. Turni con mia moglie? Magari. Ma lei non ci sta. Sostiene, senta un po’, che “Il segno diacritico costituito da due punti posti sopra un grafema, solitamente vocalico, è conosciuto in italiano come dieresi, che talvolta è erroneamente associata al termine tedesco Umlaut, che invece è una metafonia”. Capisce? Si arrampica sugli specchi, dice che non siamo la stessa cosa, che non può sostituirmi. Di non avere tempo. Poi, però, va dal parrucchiere, vede le amiche, va a teatro. E io rimango solo, di guardia…”.

Bel problema, Herr Umlaut. Come possiamo aiutarla?
Le dirò, c’ho pensato a lungo. Una delle grandi forze di Salto.bz è proprio quella di essere un portale bilingue, italiano e tedesco. Con articoli scritti con molti Umlaut. Mica come con gli indirizzi di posta elettronica o i nomi dei siti in italiano. Lì è facile, basta dire o scrivere Suedtirol, senza l’Umlaut sulla U e il gioco è fatto. Però….

Però?
Ecco, sarebbe possibile per un giorno, ma che dico, per un’ora o due che almeno salto.bz evitasse parole con l’Umlaut? Mi riposerei un po’. Farei una passeggiata, qualche vasca nella piscina qui vicino. Magari anche un pisolino. Che dice?

Non dipende dal cronista con il quale sta parlando e, credo, anche le colleghe e i colleghi non potranno fare molto. Inoltre, sono sicuro che qualcuno – non afferrando lo scherzo - ci prenderà sul serio, ritenendosi un giornalista senza macchia e senza paura. Sa, quelli davvero ridicoli…e che trascurano il loro vero lavoro, per vanità o noia.
E allora?

Non so. Le prometto che proveremo ad aiutarla. Magari proprio oggi: è pur sempre il primo aprile, no?...
Grazie. E anche Frohe Ostern a tutti. Senza Umlaut, in questo caso.