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Politica | Il Cappuccino

Pd locale, nuove forme di vita?

Le strategie del Partito democratico sezione Merano in vista della prossime provinciali. E non solo. Special guests: Zanella, Balzarini, Casolari e Zaccaria.

In attesa di capire meglio se le ultimissime scoperte sull’acqua nelle viscere del pianeta Marte indichino anche la presenza di batteri o altro, rileviamo che c’è anche un altro posto, questa volta sul pianeta Terra, dove si registrano forme di vita. Forse persino evoluta.

Si tratta del Pd di Merano - dove Diego Zanella, assessore all’innovazione e di professione manager in questo settore non strategico ma di più – ha proposto all’inizio dell’estate alla lista civica di Balzarini-Casolari e a quella che fa capo ad un altro assessore, Nerio Zaccaria, una alleanza sui contenuti e sulle strategie.

Primo obiettivo: tentare, con questa formazione, la scalata al secondo posto nella prossima giunta provinciale, dopo le elezioni di ottobre. Il primo posto, sulla carta, sembra certo per Christian Tommasini.

Secondo obiettivo: sparigliare nell’asfittico stagno politico del Burgraviato e non solo, provando a fare politica sul serio. Magari tenendo conto, con coraggio d’altri tempi e non solo a parole, delle esigenze dei cittadini, dei loro bisogni, delle loro difficoltà. E dei loro progetti. Insomma, quanto di più elementare – ma sacrosanto e fondamentale – per una forza o coalizione politiche al servizio dei cittadini e non degli interessi di pochi.

Apriti cielo. Il Pd ha taciuto per settimane e tra un attimo vedremo che cosa ha proposto a Zanella. Gli interlocutori meranesi di Zanella si sono divisi tra un balzariniano “Sì, vediamoci ma discutiamo” e un “Vorrei ma non posso” o se si preferisce “Non ho (ancora) l’età” di Zaccaria.

Ecco, non solo Marte (forse) ma anche Merano (Bolzano, si vedrà) ospita forme di vita intelligente o almeno complessa.

E il Pd di Bolzano? Il segretario Huber ha proposto a Zanella di candidarsi sindaco di Merano nel 2020, allo scopo di riavere un primo cittadino di Muttersprache italiana sulle sponde del Passirio. Probabilmente pensando anche alle modeste gesta del vicesindaco meranese in carica.

Peccato che Zanella sia del tutto bilingue (anche nella testa) e che Paul Rösch male proprio non stia facendo. 

Ma non solo. Piazza Domenicani ufficialmente apprezza (e ci mancherebbe altro) la chance di un prossimo secondo assessore provinciale: ma, in privato, prova ancora a redarguire Zanella perché troppo “disinvolto”. 

Prestissimo, infine, conosceremo le volontà di Roberto Bizzo, altra tessera da non sottovalutare del mosaico pre-elettorale. 

Ecco, non solo Marte (forse) ma anche Merano (Bolzano, si vedrà) ospita forme di vita intelligente o almeno complessa.

E che il Pd vi faccia nuovamente parte è una scoperta equivalente a quella del Dna. Soltanto – per ora - molto più noiosa.