Società | La città dei ragazzi

"Qui si impara la responsabilità"

Conclusa l’edizione numero 19 di MiniBZ. Il progetto, nato nel 1990 dal VKE, si è svolto in Fiera a Bolzano e simula la vita degli adulti a misura di bambino.
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Foto: vke

Tutti i cittadini, a MiniBZ, sono retribuiti allo stesso modo, sono uguali e possono scegliere liberamente che cosa fare durante le proprie giornate. Il grande gioco di ruolo rivolto ai bambini dai 7 ai 14 anni è l’unica Città dei Ragazzi in Italia - nel mondo ne sono presenti più di 300. Qui, i ‘cittadini’, dopo essersi registrati all’Anagrafe della mini città, possono lavorare e ottenere un proprio stipendio, potendo così guadagnare gli Eurog(h)elli – la moneta di MiniBZ – spendere, votare, fare politica o aprire un'attività commerciale. I diversi luoghi di lavoro – più di 40 – spaziano dalla Banca alla Pizzeria, dalla Radio al Giornale, dalla Falegnameria alla Sartoria.

 

MiniBZ ha ripreso vita dopo 2 anni di stop e, diversamente dagli anni passati, si è svolta in Fiera, a Bolzano, dal 20 giugno al 1 luglio. Due settimane durante le quali i bambini hanno potuto assaggiare i diversi aspetti della vita di un adulto scegliendo, prima, il lavoro da svolgere e, poi, come utilizzare i soldi guadagnati. I servizi offerti - a loro volta, da altri bambini - sono tanti: dal servizio Taxi, al Cinema, dal cibo e bevande disponibili al Bar, fino all’acquisto di beni ad un mini market. Il tutto è regolamentato da una legge fondamentale, la Costituzione, approvata dalla Giunta Comunale della città e dall’Assemblea dei cittadini. Perché sì, MiniBZ ha anche un proprio Sindaco eletto democraticamente ogni settimana.

 

Ma cosa imparano i bambini da questa esperienza professionale e, allo stesso tempo, ludica? Lo abbiamo chiesto alla Direttrice del VKE, l’ ‘Associazione Campi Gioco e Ricreazione’ dell’Alto Adige, Angelika Stuefer.
“Vivere in un contesto interculturale insegna a comunicare con tutti. Anche se quello che proponiamo è un formato più protetto rispetto alla vita reale, bambini e ragazzi diventano responsabili nei confronti delle loro scelte e nei confronti degli altri partecipanti” dice Stuefer, che, sull’aspetto governativo e politico della mini città, aggiunge: “A MiniBZ si impara anche il valore della partecipazione ai processi democratici”. Candidarsi alle elezioni, votare, esprimere le proprie opinioni e portare avanti delle proposte per migliorare la città. I bambini giocano, ma lo fanno prendendo sul serio i meccanismi del gioco di ruolo che svolgono, tantoché quest'anno, a MiniBZ, è stato fondato da tre partecipanti il primo 'Ufficio che cambia il futuro', che mirava a raccogliere reclami e consigli sulla gestione della città.

Insomma, durante le proprie vacanze estive, i bambini - inseriti in un contesto relazionale, ludico ed educativo - hanno potuto imparare a gestire il proprio tempo e il proprio denaro, ma non solo, si sono potuti interfacciare con il mondo politico e della comunicazione. Infatti, anche se presente il divieto di ingresso in città agli adulti (possibile solo se accompagnati da una apposita mini guida turistica) in questa edizione di MiniBZ hanno fatto visita politici di tutto l’Alto Adige, rappresentati degli artigiani e giornalisti.