Politica | Elezioni provinciali

“Nessun timore”

Solo 16 le candidature in Alto Adige per il M5s. La consigliera di Merano Schir: “Risultati prevedibili visti i meccanismi di votazione complicati, ma ce la faremo”.
Schir, Francesca
Foto: Privat

Le Regionarie del Movimento 5 stelle si sono concluse ma l’esito non è entusiasmante per l’Alto Adige. Solo 16 infatti sono le autocandidature pervenute e votate ieri (1 agosto) esclusivamente dagli iscritti al “blog delle stelle” e abilitati, entro il 22 giugno, alla piattaforma Rousseau.

La truppa correrà alle elezioni provinciali del 21 ottobre, sempre che non ci siano esclusioni dopo le verifiche del caso; i nomi non sono ancora stati ufficializzati e dunque ancora ignoto è l’ordine di lista: “I risultati delle votazioni sono stati depositati presso due notai, e saranno pubblicati nei prossimi giorni”, si legge sul blog dei grillini. Meglio è andata invece a Trento dove le candidature sono state in tutto 52.

Questa la compagine altoatesina (anticipata su salto.bz), quasi tutta di madrelingua italiana: Francesca Morrone, Filomena Nuzzo, Diego Nicolini e Josef Pedevilla, già candidati alle ultime elezioni politiche; e poi Antonio Anglani, Silvana Dallabona, Davide Barbieri, Corrado Poletti, Thomas Casanova, Nadia Rossano, Bruno Carrato, Matthias Pizzini, Giovanni Ussi, Andrea Sbironi, Laura De Majo e Mirko Refatti

 

Ostacoli trascurabili

 

Francesca Schir, consigliera comunale 5 stelle a Merano e una dei veterani del Movimento che non si sono potuti candidare per via delle austere regole interne, ammette che le procedure di iscrizione per consegnare il proprio voto non erano così semplici, “anche se gli attivisti dei diversi comuni si rendono sempre disponibili a dare una mano a coloro che non sono esattamente ‘nativi digitali’”. Ieri sera alcuni utenti si sono lamentati sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle Alto Adige-Südtirol proprio a causa dei meccanismi di votazione al punto che c’è anche chi si è chiesto se tali votazioni non fossero pilotate.

Penso che gli elettori di Paul (Köllensperger, ndr) ai tempi della prima elezione non fossero dell’area tedesca. Quindi non credo ci saranno difficoltà nel rifare lo stesso risultato, se non migliore, anche in considerazione del ruolo di governo del Movimento 5 stelle

Va anche detto che il regolamento del Movimento non consente ai consiglieri comunali in carica e agli attivisti impegnati nelle circoscrizioni e a chiunque abbia già superato i due mandati di candidarsi. Esclusi dunque automaticamente i consiglieri di Merano, Bolzano, Laives e Bronzolo. “Le regole, alle precedenti elezioni provinciali, erano diverse - spiega Schir - ovvero le liste erano state formate attraverso una selezione e votazione interna locale tra gli attivisti; non va sottovalutato inoltre il fatto che il M5S, con un simbolo e una piattaforma solo italiane, si rivolge essenzialmente all'elettorato italiano e quindi la percentuale della popolazione residente di madrelingua italiana, circa il 26%, motiva il fatto che i candidati siano molti meno rispetto al Trentino. Tutto considerato, questi risultati erano prevedibili”.

L’umore resta quindi alto e l’addio di Paul Köllensperger non sembra generare grandi preoccupazioni nei ranghi: “Penso che gli elettori di Paul ai tempi della prima elezione non fossero dell’area tedesca. Quindi non credo ci saranno difficoltà nel rifare lo stesso risultato, se non migliore, anche in considerazione del ruolo di governo del Movimento 5 stelle”, afferma infine fiduciosa Schir.