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Teracoop: l’unione fa la forza

Un incontro di generazioni per un obiettivo comune in ambito agronomico.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
David, Eleonora, Maresa e Fabio
Foto: Teracoop

A parole sembra facile: si sviluppa un’idea, ci si mette assieme, si dà vita a un’impresa e si comincia con il duro lavoro. Nei fatti è più complesso. Ci vuole professionalità, ricerca, disciplina, testardaggine e anche un pizzico di follia. Dare vita a una cooperativa non è semplice, ma ne vale davvero la pena se il risultato è un ambiente di lavoro all’avanguardia scientifica che ti permette di mettere in pratica anni e anni di studi universitari.

È successo con Teracoop che è nata lo scorso anno in un momento sfortunato ma che ha fornito le basi per giocarsi tutto o niente. Ora o mai più. Hanno pensato a questo Maresa e Fabio, Eleonora e David quando dopo anni di collaborazioni hanno deciso di dare vita ad una cooperativa di produzione e lavoro che ha sede a Laives ma che strizza l’occhio al Veneto, al Piemonte e alla Toscana. E questo è solo l’inizio!

Ne abbiamo parlato con loro per capire meglio che cosa hanno creato.

Siamo quattro persone entusiaste che hanno portato qualcosa di nuovo nel settore agricolo.

Che cos’è Teracoop e come nasce?

Tutto è nato dall’incontro in ambiente universitario tra di noi, nello specifico durante alcune prove scientifiche inerenti alle patologie della vite. Da lì c’è stato un importante scambio di idee che ha dato vita al progetto Teracoop vero e proprio, che si è formalizzato nel 2020 con la costituzione della cooperativa. Teracoop è ciò che mancava nel settore agricolo, il trait d’union tra ricerca scientifica e lavoro pratico. Ciò che permetterà di mettere a frutto anni di studio e anni di lavoro che altrimenti sarebbero rimasti fermi a un capolinea, da un lato per mancanza di applicabilità e dall’altro per mancanza di strumenti scientifici adatti.

Chi siete e di cosa vi occupate?

Il nostro focus è l’agricoltura a 360 gradi. Le nostre figure professionali si completano e per questo riusciamo a fornire qualsiasi servizio collegato al settore agricolo: consulenze tecniche, analisi scientifiche, sviluppo di idee e molto, molto altro. Bisogna ammetterlo: siamo quattro persone molto entusiaste. Maresa e Fabio con esperienza ventennale nel settore agricolo, Eleonora e David laureati in Agraria e con più di 3 anni di esperienza nel settore della ricerca fitopatologica. Professionalità e personalità molto diverse ma accomunate da curiosità ed interesse per quello che ancora non sappiamo.

Offriamo consulenze tecniche, analisi scientifiche, sviluppo di idee e molto altro, coniugando tecnologia, ricerca e buona pratica agronomica.

Quanto è importante fare innovazione?

È fondamentale! Infatti ciò che ci contraddistingue è la continua ricerca di nuove tecniche e prodotti. Qualsiasi nuovo progetto ci piace e ci stimola a fare meglio: nuove tecniche, nuovi approcci di analisi, nuove sfide. Non vogliamo porci limiti. Secondo noi, le sfide che l’agricoltura dovrà affrontare a causa dei grandi cambiamenti sociali e ambientali che stiamo vivendo sono superabili solamente con l’innovazione, con approcci che fino ad ora non sono ancora mai stati esplorati.

Ci piace molto il fatto che siete due generazioni impegnate in un progetto comune. Come è nata questa collaborazione?

 In realtà abbiamo iniziato una collaborazione ben prima di renderci conto di appartenere a due generazioni diverse. Poi abbiamo capito che probabilmente questa è stata la motivazione principale della sintonia che si è creata. Appartenere a generazioni diverse ci permette di avere punti di vista differenti per affrontare le continue sfide del nostro lavoro mantenendo però sempre un obiettivo comune.

Dove nasce l’idea di fondare proprio una cooperativa?

Alto-Adige Südtirol, Emilia-Romagna e Piemonte sono le regioni che per vita privata e lavoro conosciamo di più e sono anche regioni con una forte storia legata alla cooperazione.

Quando abbiamo deciso di unirci in questo progetto ci è venuto naturale pensare a questa forma societaria. Inoltre, i principi cardine della società cooperativa, quali mutualità, solidarietà e democraticità, ci hanno convinto da subito perché sono gli stessi principi che applichiamo nella nostra quotidianità.

Quali sono i punti di forza del collaborare insieme?

Il settore agricolo negli ultimi anni ha subito una vera e propria rivoluzione. Purtroppo la ricerca scientifica fa ancora fatica ad interfacciarsi con l’approccio di campo puro. Questo perché spesso non c’è comunicazione e collaborazione tra studio e campo. Il nostro punto di forza è quello di poter creare e sviluppare progetti che nascono in laboratorio e nel giro di pochi giorni vengono applicati in natura.

Sogni nel cassetto?

Non vogliamo porre limiti alle possibilità di innovarci. Grazie alla sinergia creata, possiamo fornire servizi e tecniche sempre nuove garantendo costantemente eco-sostenibilità, bassi impatti ambientali e produzioni di qualità.

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