Politica | Bolzano

Niente bici tra i Portici

Non passa (nonostante il sostegno dei Verdi) la richiesta del Team K di togliere il divieto alle biciclette in via dei Portici. Decisivo il voto di Della Ratta.
GM-Bike-Logistics
Foto: STA

Per chi pedala tra i Portici di Bolzano i giorno sono contati. Niente da fare, infatti, per l’iniziativa del Team K che puntava ad abolire la contestata norma sul divieto di transito per le bici in via dei Portici tra le Piazze Erbe e del Grano, presente nella nuova ordinanza che regola gli orari e le autorizzazioni di accesso per la consegna merci in centro storico in vigore da febbraio 2023. Dopo un’ampia discussione ieri (1 dicembre) in Consiglio comunale, seduta interrotta da due riunioni di maggioranza, i Verdi e tutta l’opposizione hanno appoggiato la richiesta del Team, ma non Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano-Zanin). Questo ha portato al pareggio tra favorevoli e contrari, e quindi alla bocciatura della proposta secondo il regolamento del Consiglio.

 

 

Voto non passato, messaggio arrivato” sottolinea il Team K, “purtroppo per un voto non è passata la nostra richiesta” ma “nel corso della seduta sono venute a galla tutte le contraddizioni di questo divieto: voler diminuire i furgoni, ma non voler le cargobike, declinarsi come città della bicicletta per poi non voler far arrivare le persone in bici a casa e ai negozi”. L’assessore alla mobilità Stefano Fattor ha difeso la bontà della norma, ma ribadendo che si cercherà di modificare l’ordinanza sentendo nuovamente le aziende di trasporto.

 

Cargo-bike nel mirino

 

Oggetto del contendere sono le cosiddette “cargo bike”, il mezzo di trasporto a tre ruote ritenuto troppo grande per “svoltare a u” al termine dei Portici (il divieto di transito per le bici vale già da anni per piazza Erbe): “Il tratto dei Portici chiuso ai velocipedi è di circa 100 metri, ma il codice della strada non separa bici da cargo-bike, quindi non si può dire sì alle bici e no ai cargo bike per intenderci” aveva spiegato l’assessore Fattor all’indomani della firma dell’ordinanza. “È il più stretto di via Portici e soprattutto cieco perché non in continuità con un percorso, al contrario del tratto precedente. Con l’avvio dell’ordinanza immaginiamo che molta merce verrà movimentata con i cargobike. In quel tratto cieco è immaginabile che più cargobike (che pur essendo velocipedi sono molto più grandi delle biciclette) si possano incrociare, parcheggiando più o meno in mezzo alla strada o ai lati, occupando notevoli porzione di sedime, dovendo far manovra nei pressi dell’attuale chiusura di piazza Erbe per poter tornare indietro”.

Fattor aveva considerato prevedibili dei conflitti con i pedoni, ma ha aperto a modifiche in corso d'opera: “Se dopo 8-9 mesi di assestamento si dovesse riscontare che il fenomeno dei cargobike non sarà così impattante, ci sarà la possibilità di modificare l’ordinanza che non è scolpita nella pietra”.

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Evi Keifl Sab, 12/03/2022 - 15:19

Ich verstehe die Logik nicht: Fattor verbietet den gesamten Radverkehr, wegen vielleicht (!) zu erwartender Probleme mit zu sperrigen Cargobikes? Dabei würden die ja nur die noch sperrigeren Transporter ersetzen, die täglich die ganze Altstadt verstopfen. Und deshalb müssen nun alle Radler:innen aus den Lauben draußen bleiben? Und die Lastwagen bleiben drin? Also mit MEINER Logik geht das nicht zusammen. Und diese Maßnahme beschließt der Bozner Gemeinderat noch dazu genau einen Tag nachdem im gleichen Saal die Anhörung zur Klimakrise stattgefunden hat! Lieb Vaterland magst ruhig sein!

Sab, 12/03/2022 - 15:19 Collegamento permanente