Politica | consiglio

Trucco Svp per rinviare la seduta

In terza commissione manca Vettori, la Volkspartei rischia di andare sotto. Unterholzner resta fuori dall'aula e passa il rinvio. I membri dell'opposizione: traditore.
Unterholzner, Josef
Foto: Team K

La politica a volte sorprende per la fantasiosa sfrontatezza con cui si trovano “soluzioni” per uscire dai guai. Quello che è accaduto ieri nella terza commissione del Consiglio provinciale è veramente curioso. Si doveva discutere l’assestamento di bilancio, una legge molto importante, dove si decide come suddividere i soldi tra i vari assessorati e dove vengono infilati qua e là un sacco di norme ed emendamenti per accontentare qualcuno.

Fanno parte della commissione i tre Svp, Helmuth Renzler, presidente, Gerd Lanz e Helmut Tauber, e, l’azzurro Carlo Vettori (Forza Italia), per la maggioranza. I membri di opposizione sono Diego Nicolini (Cinquestelle), Paul Köllensperger (Team K), Hanspeter Staffler (Verdi), Josef Unterholzner (Enzian). Succede che ieri, per un’incomprensione, manca Vettori, di rientro dalle vacanze. Un guaio. La maggioranza è di solito garantita dal valore doppio del voto del presidente, mentre senza un membro le opposizioni avrebbero avuto la maggioranza. Un guaio doppio perché una volta iniziata la seduta occorre la maggioranza anche per votare il rinvio.

I membri Svp chiamano fuori dall’aula uno ad uno i rappresentanti delle opposizioni per avviare il solito mercato: ti approviamo la tal mozione o il tal emendamento se ….  Non funziona. Ad un certo punto viene chiamato fuori Unterholzner. Dopo un po’ rientrano solo gli esponenti Svp. Si vota per il rinvio, finisce 3 a 3, ma il voto del presidente vale doppio. Seduta rinviata. Le opposizioni accusano Unterholzner di aver tradito (Oggi la Tageszeitung titola Der Verräter), lui dice che è rimasto fuori dall’aula per due telefonate importanti. Per capire la verità basta attendere questa sessione o la prossima e vedere se viene approvato qualche proposta del consigliere di opposizione. "Vorrei sottolineare - spiega Köllensperger - che con me non ci hanno provato neppure a fare proposte indecenti. Comunque è ormai questo lo stile Svp".

Diego Nicolini
Diego Nicolini Il consigliere dei Cinquestelle critica due emendamenti presentati dalla maggioranza

 

Venendo al contenuto, per Nicolini “due erano gli emendamenti che dal mio punto di vista erano totalmente indigesti. Il primo riguardava un articolo aggiuntivo che modificava il riordinamento del servizio sanitario provinciale, prevedendo che il Direttore generale potesse prevedere la nomina di un direttore di struttura complessa senza doverlo selezionare da una terna di idonei. Questo emendamento non risolve minimamente la questione più critica, che è rappresentata dal fatto che le commissioni giudicatrici non rispettano la legislazione nazionale vigente, a garanzia dell’imparzialità”.  
La legge prevede che dei tre direttori di struttura complessa sorteggiati per far parte della Commissione esaminatrice, due devono provenire da una Regione diversa e scelti dall’elenco nazionale nel rispetto pure della parità di genere. “Questo accordo – sottolinea Nicoli - è stato firmato anche dall’Alto Adige in sede di conferenza Stato-Regioni. Il non rispetto di questa legge ha provocato finora un terremoto, in quanto addirittura per 52 primari già in ruolo si dovrà rifare il concorso e per alcuni esclusi che hanno fatto ricorso sono stati già riconosciuti risarcimenti per centinaia di migliaia di Euro, ovviamente a carico della collettività”.
Per il consigliere dei Cinquestelle “un altro emendamento inaccettabile era quello che garantiva il pagamento di indennità individuali ad una quindicina di insegnanti di sostegno già a ruolo ma solo diplomati, come se fossero laureati. Questo ad unico beneficio della scuola tedesca, dove invece per quella italiana non si riesce a stabilizzare neanche i laureati e non sono previste questo tipo di indennità. Inoltre, la grave carenza di supporto agli studenti con bisogni educativi speciali è particolarmente acuta nella scuola italiana”.