Società | Ricambio generazionale

“Si godano la pensione…”

Caso Egarter: il segretario generale della Provincia Magnago prende posizione sulla recente esclusione dei pensionati dai cda delle società legate agli enti pubblici.

Nei giorni scorsi ha suscitato scalpore il passaggio attraverso il quale la Provincia - dopo aver confermato lo scorso ottobre il contratto di tre anni al prof. Eduard Egarter-Vigl come direttore scientifico della Scuola Superiore di Sanità Claudiana - si è apparentemente rimangiata la decisione. Sciogliendo il contratto ed anzi mettendo in discussione i compensi spettanti ad Egarter-Vigl per gli ultimi sei mesi di servizio (già prestati) nel 2015. 
Il nodo di fondo è l’applicazione o meno della legge Madia di riforma della Pubblica Amministrazione che negli ultimi anni ha posto dei rigidi paletti in merito alla possibilità che i pensionati possano ricevere incarichi retribuiti negli organi direttivi di società o enti controllati dagli enti pubblici

Il caso del prof. Egarter è, in questo senso, da manuale, visto che l’anatomopatologo altoatesino oltre ad essere stato primario all’ospedale di Bolzano fino al suo pensionamento avvenuto nel 2009, è noto a livello mondiale per essersi occupato fin dal suo ritrovamento delle ricerche scientifiche sulla mummia del Similaun. 
La revoca del contratto ad Egarter-Vigl ha fatto discutere da due punti di vista per così dire opposti. Da una parte c’è chi ha gridato allo scandalo per il fatto che ad un luminare sia stato di fatto impedito di proseguire il suo servizio nel principale ente di formazione sanitaria a livello locale. Dall’altra invece la scelta della Giunta Provinciale ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti che già da anni si lamentano per l’eccessiva presenza di pensionati (con significative integrazioni di compenso rispetto alle spesso già ottime pensioni) negli organismi direttivi, di Claudiana e non solo visto che sono molti gli enti e società legati a filo doppio con la Provincia.

Per chiarirci le idee abbiamo contattato il segretario generale della Provincia Eros Magnago. Ecco cos’ha risposto alle nostre domande. 

salto.bz - Eros Magnago, sul sito web della Claudiana nella sezione ‘amministrazione trasparente’ è sparito l’elenco dei componenti del comitato scientifico ed anche del consiglio gestionale, sostituto dalla scritta ‘In corso di nomina da parte della Giunta Provinciale’. Tra i revisori dei conti invece figura anche lei, che sta succedendo?
Eros Magnago - Nulla di speciale. Semplicemente la legge Madia è stata recepita dalla Provincia e dice in sostanza ai ‘bravissimi sessantacinquenni’ che hanno maturato il diritto alla pensione (beati loro: ci vanno e l’hanno ancora buona a differenza di quello che avremo noi) che se vogliono ancora incarichi li possono avere, però solo a titolo gratuito. Visto che, lo ripeto, grazie a dio, prendono una bella pensione. Per quanto riguarda la mia presenza tra i revisori si tratta evidentemente di un errore, visto che sono anni che non faccio più parte di quell'organismo.

Sulla stampa c’è chi ha parlato di uno sgarbo da parte della Provincia nei confronti dei prof. Egarter…
Onestamente io il problema non lo vedo. Se pensiamo che le persone persone valide da mettere nei consigli di amministrazione degli organi direttivi o a fare da consulenti negli enti pubblici o sovvenzionati dall’ente pubblico  possano essere solo 65enni allora abbiamo davvero un problema. L’alternativa naturalmente è quella, logica, di iniziare a far lavorare altre persone che sono in età lavorativa. 
Insomma: da una parte veniamo aspramente criticati se non rispettiamo le norme. E quella in questione è una riforma economico sociale con principi generali che non hanno nulla a che fare con l’autonomia e l’autogoverno. La Corte dei Conti fa il suo mestiere ma, anche qui, non è una questione di avere paura di loro. Quando le norme sono chiare ed inequivocabili vanno applicate. Però, appunto, se non applichiamo le norme ci criticano ma lo fanno anche se poi le applichiamo. Francamente devo dire che poi non ho capito le critiche del Dolomiten che parla del ‘medico di fiducia di Oetzi’, una questione che non ha nulla a che vedere con la Claudiana ma piuttosto con l’Eurac, eventualmente. Lo ripeto: se gli ultrasessantacinquenni hanno così tanto da dare, lo facciano pure, ma gratis. 

Ma perché la Provincia è intervenuta solo adesso?
Ci sono voluti tre pareri dell’ufficio legale. Tra la domanda di parere da parte dell’assessorato  competente e la formulazione della risposta chiara ed inequivocabile naturalmente passa del tempo. Il parere è stato richiesto tre volte e per fortuna non è mai cambiato, mantenendo una certa coerenza. 

Quanto successo in Claudiana ora avrà effetti anche in altri enti collegati alla Provincia?
In futuro ci saranno altri consigli di amministrazione di società in scadenza nei prossimi 2 o 3 mesi in coincidenza dell’approvazione del bilancio 2015. Laddove sarà la Provincia ad effettuare queste designazioni di sicuro la scelta non cadrà su persone ultrasessantacinquenni e pensionate. E attenzione: la cosa riguarda non solo gli ex dipendenti pubblici ma anche i pensionati che hanno lavorato nel privato. Lo scopo è quello di promuovere il rinnovamento e il ricambio generazionale. 

Il rinnovo dell’incarico ad Egarter ad inizio ottobre in sostanza è stato un errore?
No. La delibera se non sbaglio risale al 2014 e la legge Madia c’era già. Ma va considerato che, ogni volta che nasce una legge nazionale, la Provincia ha sei mesi di tempo per recepirla. Poi è stata fatta in merito una legge della Deeg che ha ricevuto dei rilievi (il governo voleva impugnarla) ed allora è stata modificata. Stiamo parlando del luglio 2015, ricordo che all’epoca i miei collaboratori andavano su e giù per Roma. Quando la questione è stata chiusa eravamo alla fine dell’estate, tra agosto e settembre. Ed è stata avviata la fase dei pareri. 

Il parere definitivo è arrivato dopo che il contratto ad Egarter era stato già rinnovato?
Sì, ma in un’epoca in cui noi non avevamo ancora un obbligo giuridico perché c’era la norma nazionale ma quella provinciale non era ancora in vigore. Una volta chiarita la norma, recepita dalla Provincia ed ottenuti i pareri abbiamo finalmente proceduto in questo senso. 

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Lorenzo Albarello Sab, 02/06/2016 - 00:44

Dimenticavo, pure la ex presidente H.B. era pensionata, ed ha dato le dimissioni il 31.12.2015, ( probabilmente imposte ) come diversi altri direttori scientifici, attualmente in carica in Claudiana sono pensionati

Sab, 02/06/2016 - 00:44 Collegamento permanente