Politica | turismo invernale

Neve: 6,3 milioni per 5 bacini idrici

Interrogazione di Repetto (PD): contributi pubblici al consorzio privato Dolomiti Superski per le infrastrutture utili all'innevamento. 2,5 milioni solo alla Plose.
Speicherbecken karersee
Foto: geoland.bz.it

Per fare la neve ci vuole l’acqua, per avere l’acqua sempre a disposizione ci vogliono i bacini artificiali. Per costruire i bacini artificiali ci vogliono, invece, i soldi. Ma se i guadagni degli skipass vanno ai privati, chi li mette i soldi? L’ente pubblico, ovviamente. We live in South Tyrol, baby.

Battute a parte, è un po’ questo che si evince da un’interrogazione con risposta urgente presentata da Sandro Repetto.  Due giorni fa (il 4 luglio) il consigliere del PD in aula ha ricordato che il consorzio Dolomiti Superski, nato nel 1974, è il maggiore comprensorio sciistico d’Italia, estendendosi su una superficie di circa 3000 kmq in cui si sviluppano 1246 km di piste, di cui circa 1160 km di piste. Queste vengono innevate grazie a 5800 cannoni per la produzione della neve artificiale alimentati da 150 bacini per la raccolta dell’acqua, che garantiscono a sciabilità da dicembre ad aprile a prescindere dalle precipitazioni nevose. Repetto ha quindi chiesto quanto sono costati complessivamente i 150 bacini artificiali e in che misura ha contribuito il consorzio Dolomiti Superski al loro finanziamento.

Nella sua risposta in aula l’assessore Philipp Achammer ha parlato di 6,3 milioni euro di contributi dal 2017 al 2022, sulla base della normativa provinciale. Repetto ha replicato che si tratta di una cifra importante, che sicuramente ha contribuito allo sviluppo turistico di zone depresse e che l’obiettivo era di  stimolare una riflessione in merito al contributo dei grandi gruppi nell’ambito della sostenibilità ambientale.

Sandro Repetto
Sandro Repetto Il consigliere del PD ha chiesto informazioni sul denaro concesso a Dolomiti Superski per i bacini di innevamento

 

Nella risposta scritta si legge che la delibera della Giunta provinciale n. 155/2022 prevede (in base alla legge provinciale n. 4/1997) agevolazioni per progetti e spese inerenti bacini idrici e che vengono agevolati un numero massimo di tre bacini idrici all'anno. La normativa prevede un contributo a fondo perduto nella misura dell'80 per cento su una spesa massima ammissibile di 1.000.000 euro. Se si tratta di un bacino multifunzionale, la spesa massima ammissibile ammonta a 1.250.000 euro. Per la realizzazione di bacini in comprensori sciistici interessati da decreti di tutela delle acque, previa valutazione delle localizzazioni alternative, può essere concesso un contributo dell'80 per cento su una spesa massima ammissibile di 3.500.000,00 euro a copertura di un eventuale deficit di finanziamento.

Nel periodo 2017-2022 sono stati approvati contributi per un ammontare di 6,3 milioni di euro.

In realtà non si tratta di zone particolarmente depresse. La Rotwand Drei Zinnen AG ha ottenuto 1 milione, la Aufstieganlagen Toblach 800 mila euro, la Jochgrimm (Passo Oclin) 1 milione, la Sessellift Karersee-Rosengarten 1 milione, e la Plose 2,5 milioni. Bingo!. (f.g.)

Bild
Profile picture for user Karel Hyperion
Karel Hyperion Gio, 07/06/2023 - 10:07

Dann soll also der Arbeitnehmer, trotz faktischer Gehaltskürzungen durch die Inflation, auch noch Steuergelder für eine Wirtschaft aufwenden, die wie ein Junkie an der Nadel des Beitragssystems hängt.

Gio, 07/06/2023 - 10:07 Collegamento permanente