Politica | La provocazione

“Un gesto vergognoso”

Il sindaco Caramaschi sul “blitz” della Südtiroler Freiheit in Municipio dopo la consegna del “Benito d’oro”: “Una pagliacciata indecente”.
Kaputter Mussolini
Foto: STF

Un fuori programma grottesco quello andato in scena oggi (6 febbraio) nel corso della consueta conferenza stampa della giunta comunale presieduta dal sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. Il portavoce della sezione cittadina di Südtiroler Freiheit Cristian Kollmann insieme all’ex consigliera regionale Eva Klotz, e all’ex consigliere e vicesindaco del capoluogo Oswald Ellecosta, ha fatto incursione nella Sala di giunta consegnando al primo cittadino una statua di gesso dorata raffigurante il duce Benito Mussolini, in considerazione della decisione di ricollocare nella loro sede originaria le statue della Lupa e del Leone di San Marco a ponte Talvera.

"È indecente quanto hanno organizzato. Non ci sto a queste provocazioni, a farmi regalare una statua di Mussolini quando per tutta la mia vita ho sempre respinto ogni forma di fascismo"

Si è trattato solo di una gran pagliacciata di Eva Klotz e dei suoi compagni di partito - ha affermato Caramaschi -. Non mi faccio offendere da queste persone. La gente che non ha nulla da fare, evidentemente spende soldi e tempo in questo modo. Se questi sono i rappresentanti eletti e non hanno null'altro da fare che provocare con queste inutili sceneggiate, beh... devono solo vergognarsi. Ho buttato a terra la statua che, essendo fatta di gesso, è andata in mille pezzi. È indecente quanto hanno organizzato. Non ci sto a queste provocazioni, a farmi regalare una statua di Mussolini quando per tutta la mia vita ho sempre respinto ogni forma di fascismo. Questi signori non avevano appuntamento, sono entrati qui in maniera impropria, dicendo delle gran stupidaggini. In Consiglio Provinciale avevano già proposto un ordine del giorno su questi temi che è stato respinto ed è stato detto loro ciò che si meritavano”.
“Non sono il suo Bürgermeister”, ha detto il sindaco rivolgendosi a Kollmann.

Übergabe des Goldenen Benito an Renzo Caramaschi. Video: Südtiroler Freiheit
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Massimo Mollica Lun, 02/06/2017 - 20:27

Posso capire l'indignazione del sindaco, soprattutto se viene etichettato come fascista. Va la mia solidarietà. Però se mi è permesso ho sempre pensato che un' offesa sia tale solo se chi la pronuncia è importante per chi viene offeso. Quindi idealmente vorrei dire al mio sindaco di non curarsi di loro. Di continuare a pensare ai più deboli e bisognosi. Che c'è tanta sofferenza a questo mondo. Per quanto riguarda chi ha offeso personalmente provo molto dispiacere. E la stessa cosa vale per chi, dall'altra parte, gioca a fare il soldato che difende i "sacri confini". Se si pensa che l'unica certezza è che siamo di passaggio su questo mondo penso a questa gente che SPRECA la propria vita odiando gli altri e mi viene appunto tanta tristezza. Chissà che problemi hanno, che dolore o malattia soffoca il loro cuore, tanto da non riuscire a capire che un essere umano è un essere umano e basta. Personalmente le mie origini, le mie tradizioni, ciò che sono me lo porto dentro. E nel mio DNA vince solo la parola AMORE che fa rima con RISPETTO e CONDIVISIONE. Spero per loro, per tutti coloro che odiano, indipendentemente da che lingua parlino o religione professino, di non avere l'occasione di guardarsi dentro perché ci vedrebbero il vuoto.

Lun, 02/06/2017 - 20:27 Collegamento permanente
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Emil George Ciuffo Sab, 02/11/2017 - 13:48

In risposta a di Massimo Mollica

Niente da aggiungere.
Per dirla, forse, in modo un pochino meno pacifico: dal punto di vista umano sono dei poveri, dal punto di vista economico molto meno, perche' si guadagnano il loro pane con i soldi di tutti seminando l'odio tra la gente. Per tutta la loro vita. Mi spieghi qualcuno di loro che senso della vita e' questo? Questa gente non difende nessuno, sono solo dei fanatici accecati che non riescono ad accettare che c'e' gente (tanta, per fortuna) che ama vivere insieme in pace, in amicizia, in rispetto reciproco.
E in tutto questo sono dei perfetti fascisti, altro che antifascisti ...

Sab, 02/11/2017 - 13:48 Collegamento permanente
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alfred frei Mar, 02/07/2017 - 10:40

calma, hanno solo sbagliato indirizzo e data , volevano partecipare al Faschingsumzug Egetmann a Termeno; ma sono ancora in tempo di recuperare (28.02.2017); e possono ricevere dal Sindaco di Termeno un attestato di "besondere Narren - matti da legare" Allegria

Mar, 02/07/2017 - 10:40 Collegamento permanente