Boschi, il ritorno
“Rincasa”, per così dire, in Alto Adige dopo il deludente risultato del 4 marzo per il Pd Maria Elena Boschi, eletta nell’uninominale alla Camera nel collegio Bolzano-Bassa Atesina. “Riparto da qui, da deputata del territorio, avevo promesso che non sarei sparita dopo le elezioni”, ha detto ieri (6 aprile) ai cronisti la sottosegretaria dopo un’assemblea Pd a porte chiuse: “Non ha senso chiedersi cosa farà il partito democratico. Bisogna chiedersi quanto tempo ci metteranno loro prima di fare un governo visto che sono stati molto rapidi invece nello spartirsi le poltrone istituzionali lasciando fuori gli altri. Ovviamente il risultato è stato netto, altri partiti hanno vinto le elezioni, il Movimento 5 Stelle e la Lega, quindi tocca a loro governare, spetta a loro formare un governo”.
“Possiamo essere orgogliosi - ha aggiunto facendo un bilancio post-elezioni - per i cinque anni di governo del centrosinistra perché lasciamo un paese migliore di quello che abbiamo trovato e anche i dati che ha diffuso ieri l’Istat lo confermano: un milione di posti di lavoro in più negli ultimi quattro anni, la disoccupazione giovanile è scesa di 10 punti percentuali”. E con l’occasione loda anche l’esempio altoatesino: “Noi continuiamo a credere che ai giovani senza un lavoro dobbiamo dare l’opportunità di un lavoro, non il reddito di cittadinanza, e lo dico a maggior ragione qui in Alto Adige dove c’è un modello di alternanza scuola lavoro che funziona, dove c’è un investimento nella battaglia contro la disoccupazione giovanile, nella formazione professionale e i risultati si vedono. Quindi io credo che il modello a cui guardare sia questo e non i sussidi. Su questo noi continueremo ad impegnarci dall’opposizione in modo costruttivo e in modo serio perché noi rispettiamo le istituzioni e abbiamo a cuore ovviamente il futuro del nostro paese e l’interesse dei nostri cittadini”.
Propositivo anche il segretario provinciale Alessandro Huber: “Impensabile che la nostra riorganizzazione territoriale non parta dal rapporto con la Sinistra, dai suoi valori e dai suoi interpreti locali. Sediamoci intorno a un tavolo e cuciamo una nuova tela, perché siamo alternativi al populismo e alla destra leghista, e perché abbiamo il dovere di rappresentare tutto l'arcobaleno che va dalla sinistra al centro moderato sulla base di un accordo programmatico di stampo ‘ulivista’”.
In un post Facebook infine la deputata dem manda un messaggio inequivocabile a Matteo Salvini: