Società | Il caso

Schwazer verso la sospensiva

Brandstätter, legale dell’atleta, potrebbe chiedere il provvedimento di sospensione d'urgenza della squalifica. “Tempo non sufficiente per la difesa”.

Gerhard Brandstätter, avvocato difensore di Alex Schwazer, le sta pensando tutte per far partecipare l’atleta, trovato positivo al testosterone, alle prossime Olimpiadi che inizieranno il 5 agosto. L’ipotesi, ora, è quella di chiedere una sospensiva d'urgenza del provvedimento che esclude il marciatore altoatesino da Rio. La Iaaf, secondo il legale, non avrebbe concesso tempo sufficiente all'atleta per difendersi. La prova incriminata - spiega l’avvocato - è stata prelevata il primo gennaio e il test della positività è stato svolto cinque mesi dopo. I risultati sono arrivati il 13 maggio ma sono stati comunicati all'atleta soltanto il 21 giugno, così Brandstätter al quotidiano Tageszeitung. “Con questo test - dice l’avvocato -, svolto soltanto cinque mesi dopo e con il fatto che il risultato sia stato comunicato all'interessato con un ritardo di ben cinque settimane, sono stati limitati i nostri diritti alla difesa”. Domani (7 luglio), intanto, potrebbero arrivare i risultati dell’analisi di controllo sulla provetta B del campione incriminato che è stata svolta ieri in un laboratorio tedesco. Il termine per le convocazioni per Rio scade lunedì 18 luglio.