Cronaca | Il caso

L’affare dei vaccini antinfluenzali

Uno studio dentistico di Bolzano fornirà alla Regione Lombardia 150mila dosi di vaccini antinfluenzali per oltre 2,7 milioni di euro. Il bando rimasto aperto solo 24 ore.
Vaccini
Foto: Ansa

Nell’ingarbugliato scenario sanitario lombardo l’effetto sorpresa porta il nome di Bolzano. La Regione Lombardia acquisterà 150mila vaccini antinfluenzali per oltre 2,7 milioni di euro dallo studio altoatesino Dr. Mak & Dr. D’Amico Srl, una società che come principale attività gestisce uno studio di dentisti del capoluogo. A rivelarlo è oggi (6 novembre) ilfattoquotidiano.it.
Come noto il governo regionale della Lombardia, guidato dal governatore della Lega Attilio Fontana, è stato fortemente criticato per la gestione delle scorte di vaccino antinfluenzale, considerato uno strumento importante per evitare di ingolfare il sistema sanitario, specie ora, con una pandemia in corso.

Lo scorso 28 ottobre viene pubblicato l’ultimo bando di Aria, la centrale acquisti regionale, che resta aperto solo 24 ore. Occasione colta al volo dallo studio altoatesino, di cui sono amministratori e soci il dentista Lars D’Amico e la specialista in ortodonzia Rozmary Mak D’Amico. Secondo quanto riportato dal Fatto lo studio dentistico ha un sito online registrato nel 2007 e fino a qualche tempo fa collegato a una società messa in liquidazione e, stando ai documenti reperibili in camera di commercio, chiusa nel 2017. La nuova società, invece, - con capitale sociale di 10mila euro - nasce con un atto costitutivo siglato a Bolzano il 30 settembre 2020, solo qualche settimana prima di aggiudicarsi il bando di Regione Lombardia.

Fra i servizi offerti dallo studio altoatesino non c’è alcun riferimento al commercio di vaccini, ma nell’oggetto sociale riportato nello statuto si legge che oltre alle attività più tradizionali di uno studio dentistico, la società si potrà occupare anche del commercio di “prodotti sanitari e attrezzature sanitarie” e più in generale di “operazioni industriali, commerciali e finanziarie, mobiliari, ed immobiliari, ritenute necessarie ed utili per il conseguimento dell’oggetto sociale e a questo direttamente od indirettamente connesse”.

La base d’asta del bando in questione era di 1,95 milioni di euro per 150mila dosi di vaccino quadrivalente per adulti, 13 euro a dose. L’unica offerta arrivata ad Aria è stata quella della Dr. Mak & Dr. D’Amico Srl per 120mila dosi di Influvac Tetra a 17,85 euro l’una e 30mila di FluQuadri a 18,90 l’una, per un totale che supera i 2,7 milioni. Niente male considerando che ogni singola dose costerà alla Regione quasi il quadruplo dei 5,90 euro che furono offerti col primo bando, non aggiudicato perché il prezzo era superiore alla base d’asta.

Meglio comunque delle 400mila dosi pagate 26 euro l’una a seguito del nono bando, costate l’apertura di un’indagine conoscitiva da parte della procura di Milano, scrive l’autore dell’articolo giornalistico Luigi Franco che da Lorenzo Gubian, direttore generale della centrale acquisti Aria, alla domanda “perché per comprare i vaccini antinfluenzali, la Regione si è rivolta a uno studio di dentisti?” ottiene questa risposta: “La società che ha presentato l’offerta è un operatore economico, non so se sia anche uno studio dentistico. È in corso la verifica dei requisiti sulla base del codice appalti, se l’operatore economico li rispetta ha diritto a fare la fornitura, in caso contrario non la potrà fare”. E ancora: “Se l’operatore economico non è una casa farmaceutica, sarà un intermediario come succede per tantissime gare di beni sanitari. Se ha i requisiti per poterlo fare, non c’è nessun problema dal punto di vista della legittimità”. Dallo studio dentistico, contattato dal Fatto e questa mattina anche da salto.bz, ancora nessuna reazione.