Politica | Bilancio

La missione di Kompatscher

Manovra finanziaria 2020, il governatore punta soprattutto sulla sostenibilità. Attenzione anche al ceto medio. Mercoledì 11 dicembre la discussione in Aula.
Arno Kompatscher
Foto: Asp/Michele Bolognini

I soldi ci sono e non sono pochi: con 6,2 miliardi di risorse a disposizione quello del 2020 è il bilancio di previsione iniziale più elevato della storia della Provincia di Bolzano. Per determinare il volume del bilancio e garantire gli investimenti futuri, fondamentale è stato il ricorso al DANC o debito autorizzato e non contratto. Con 650 milioni di risorse aggiuntive disponibili infatti la Provincia può prevedere nel 2020 investimenti materiali e opere edili per oltre 1 miliardo. Come ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher presentando oggi, 6 dicembre, la sua relazione in consiglio provinciale, in futuro tuttavia le risorse a disposizione per il bilancio di assestamento saranno ridotte e dunque complessivamente minori rispetto agli anni precedenti. “Fatta eccezione per i settori nei quali sono previste risorse in uguale o maggiore misura, saranno mediamente necessari risparmi del 7-8% per Dipartimento”, spiega Kompatscher. 

 

Dalla sanità alla sostenibilità 

 

L’appello a stringere la cinghia non è rivolto solo alla pubblica amministrazione ma anche ai cittadini che sono chiamati a prendersi la responsabilità - ciascuno per la propria parte - anche sul fronte sanitario, il capitolo più oneroso dell’intero bilancio provinciale. I costi in questo settore crescono, così come le risorse: il bilancio 2020 stanzia 1,34 miliardi per la salute, in crescita di 100 milioni rispetto a 10 anni fa. Numerose le sfide del settore - il cambiamento demografico, il progresso scientifico-tecnologico, le crescenti attese nei confronti del sistema sanitario, l’incremento di patologie croniche e l’acuta carenza di personale specializzato – ma anche le soluzioni delineate dalla pubblica amministrazione: una formazione medica sul modello austriaco, nuovi contratti di comparto, un ambulatorio per le cure primarie al Pronto Soccorso e centri di assistenza primaria, la rapida assegnazione dei primariati vacanti negli ospedali periferici, l’istituzione del fascicolo sanitario elettronico, la valorizzazione dell’assistenza sanitaria di base fino a misure per la riduzione delle liste d’attesa per le visite specialistiche, che – se prioritarie - entro il 2021 dovranno svolgersi entro 10 giorni dalla richiesta. “Si punterà a rendere l'Alto Adige più interessante come luogo di lavoro per medici e personale infermieristico per garantire anche in futuro una buona e moderna assistenza medica sull’intero territorio provinciale”, dice Kompatscher aggiungendo che i cittadini possono contribuire a ridurre la spesa pubblica “adottando uno stile di vita sano sotto molti aspetti, dall’alimentazione all’esercizio fisico”.

 

 

L’attenzione viene rivolta poi alla classe media: l’11% degli stanziamenti totali a bilancio sono destinati nel 2020 alle politiche sociali, familiari e abitative, con risorse dedicate pari a 700 milioni di euro e agevolazioni per famiglie sul trasporto pubblico locale, servizi di trasporto scolastico e sgravi fiscali. Si passa poi alla sostenibilità, un tema chiave per il Landeshauptmann. Citando l’adozione da parte della Provincia del Piano per il Clima che risale al 2011 Kompatscher ha evidenziato che la prospettiva per l’Alto Adige è quella di diventare un luogo a emissioni CO2 pari a zero “molto prima del termine previsto del 2050”. In che modo? Attraverso diverse misure: dall’integrazione del Piano per il Clima con il nuovo asse strategico "filiera foresta-legno per lo stoccaggio di CO2" per l’assorbimento del carbonio da parte delle opere edili pubbliche realizzate in legno, lo sviluppo della tecnologia a idrogeno, il sostegno all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, la progettazione urbana con un occhio di riguardo alle piste ciclabili e il contrasto al fenomeno delle automobili con un solo occupante.

Fra gli argomenti toccati, infine, c’è la mobilità. Da un lato “l’impatto dell’autostrada del Brennero su confinanti e ambiente in termini di inquinamento acustico e atmosferico e congestione dell’infrastruttura non è più accettabile nell’intera Euregio” e occorrono “strategie comuni per il corridoio del Brennero con in primis il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia”, afferma Kompatscher ; dall’altro l’alto livello di “Instagrammability” dell’Alto Adige come destinazione turistica con “località letteralmente prese d’assalto dal turismo giornaliero, l’aumento delle lamentele per il traffico congestionato e l’eccessiva presenza di turisti”. La soluzione, secondo il presidente della Provincia, è “proseguire nello sviluppo dell’Alto Adige quale territorio di vacanze autentiche e sostenibili, nel rafforzamento della consapevolezza del giusto prezzo e nella destagionalizzazione del turismo, creando un’offerta complessiva attraverso la digitalizzazione e la gestione dei flussi turistici che renda allettante raggiungere l’Alto Adige in treno” ma senza mettere in pericolo uno dei principali settori economici dell'Alto Adige, con oltre il 10% di valore aggiunto diretto e oltre 33.000 posti di lavoro. La manovra finanziaria sarà discussa in Aula mercoledì 11 dicembre.