Economia | Energia

“Vi raccontano frottole”

CTCU durissimo con Provincia e Alperia: “le tariffe elettriche sono tra le più alte in Europa, ma lo statuto d’autonomia prevede energia in parte gratuita ai cittadini".
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Foto: Salto.bz

E’ stato affidato ad una lettera aperta al Presidente della Giunta Provinciale Arno Kompatscher e all’assessore all’energia Richard Theiner l’appello perentorio del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano affinché venga posta fine a quello che è stato chiamato l'embargo energetico a danno dei cittadini altoatesini

La denuncia da parte della Verbraucherzentrale è chiarissima: la costituzione di Alperia ad inizio 2016 non avrebbe comportato vantaggi economici per gli utenti altoatesini. Non facendo altro confermare un deciso aumento delle tariffe energetiche rispetto a 5 anni orsono. Per questo secondo l'attuale situazione - secondo il CTCU - impone alla Provincia (“per la prima volta dopo 40 anni”) di applicare quanto previsto dall’art.13 dello Statuto di Autonomia. E cioè che parte dell’energia prodotta a livello locale venga offerta gratuitamente ai residenti.
L’articolo dello Statuto indica anche la ‘quantità di energia’ che - finalmente, stando al CTCU - dovrebbe essere fornita in media al singolo cittadino, stimando in un risparmio procapite tra i 60 e i 90 euro l’anno.

Si tratterebbe di un risparmio non indifferente, stando agli ultimi dati in merito alla spesa media annua delle famiglie altoatesine per l’energia elettrica. Che pagano 380 euro l’anno se hanno deciso a suo tempo di stipulare nel libero mercato l’offerta FamigliaPlus di Seltrade, ma si ritrovano oggi a sborsare nel caso di nuovi contratti ben 464 euro (+22%) con l’offerta base Alperia Welcome. Se invece gli utenti avevano scelto a suo tempo il cosiddetto ‘prezzo di maggior tutela’, oggi invece gli stessi utenti si ritrovano per lo stesso servizio a spendere in media ben 476 euro (+13%) rispetto ai 420 del 2011.

E questo non è ancora nulla, denuncia il CTCU nella sua presa di posizione. Ricordando che per il  2018 è prevista l’abolizione del ‘mercato tutelato, con il conseguente drammatico tuffo dell’utente altoatesino “nella giungla dei contratti nazionali dove si arrivano a pagare anche 500 o 600 euro l’anno”. 

E le tariffe concorrenziali con gli ‘sconti’ dilazionati in tre anni proposti da Alperia?
In merito il direttore del CTCU Walter Andreaus è durissimo e lapidario (“vi raccontano frottole”), mentre l’esperto di tariffe energetiche Paolo Guerriero spiega: “all’utente non dicono quello che succederà nell’arco di 5 o 6 anni, lasso di tempo che consentirà al gestore di recuperare ampiamente rispetto agli sconti offerti". 

In sostanza il Centro Tutela Consumatori chiede alla Provincia di “applicare quanto previsto dallo statuto di Autonomia per evitare e neutralizzare le maggiori spese per gli utenti”. Prevedendo però che l'energia gratuita venga distribuita non soltanto alle pubbliche istituzioni, come accade già in Trentino, ma anche alle famiglie. Secondo l’associazione dei consumatori la misura potrebbe riguardare anche i contadini, gli artigiani, i commercianti, gli albergatori e i professionisti; beneficiaria ne sarebbe così anche, almeno in parte, l'economia. Ne sarebbero invece escluse le imprese, per evitare problemi di natura concorrenziale. 

Per questi motivi, il CTCU ritiene che è dunque arrivato il momento di far sì che tutti i cittadini possano beneficiare dei vantaggi derivanti all'Alto Adige quale primaria zona produttrice di energia nel Paese. E che che tutte le famiglie possano essere rese partecipi di tale benefico come previsto dallo stesso Statuto di Autonomia.