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Trasporto scolastico, più bus in arrivo

Dall'11 gennaio altri dieci autobus impiegati in Bassa Atesina, nella zona di Bressanone, dello Sciliar, in Valle Aurina. Alfreider: “Adattiamo il servizio alle esigenze”
Trasporto scolastico
Foto: Dipartimento mobilità

La scuola in Alto Adige è ripartita il 7 gennaio con la novità della didattica in presenza alle superiori fino al 75%, ma il trasporto pubblico si è fatto trovare pronto? La Provincia tira le prime somme: l’aumento del numero dei passeggeri è stato gestito “in modo efficace e soddisfacente grazie alle 400 corse supplementari”, fa sapere il Dipartimento mobilità. Ma non è mancato qualche intoppo. Motivo per cui, spiega l’assessore competente Daniel Alfreider, “ai già 180 autobus supplementari, da lunedì ne abbiamo aggiunti altri dieci, cambiato 9 tratte e adattiamo comunque costantemente il servizio alle esigenze”.

 

Le criticità

 

Dai feedback raccolti dagli operatori del settore autobus e treni e dalla STA – Strutture Trasporto Alto Adige emerge che il primo giorno, il 7 gennaio, si sono riscontrate alcune criticità a causa del riempimento irregolare dei veicoli, ma non a causa del numero di autobus disponibili. Ieri, venerdì, la situazione è migliorata e, secondo il direttore della Ripartizione mobilità Martin Vallazza, gli studenti si sono meglio distribuiti tra gli autobus. Dove le cose non stanno ancora funzionando, ha detto, si sta lavorando a soluzioni. Ad esempio, l’ordine delle corse scolastiche aggiuntive e delle corse regolari, principalmente fruite da pendolari, saranno scambiati. Ciò, chiosa Vallazza, “incoraggerà gli studenti a prendere l’autobus loro dedicato, mettendo al contempo a disposizione più spazio ai pendolari nelle normali corse programmate”.

 

Più copertura

 

La Provincia assicura: i singoli viaggi che hanno fatto riscontrare criticità, giovedì scorso oltre il limite di capacità consentito del 50%, saranno ora affiancati da ulteriori autobus. A partire da lunedì 11 gennaio, altri 10 autobus saranno impiegati in Bassa Atesina, nella zona di Bressanone, nella zona dello Sciliar e in Valle Aurina. Secondo quanto riscontrato l’obbligo di indossare la mascherina a bordo dei mezzi di trasporto pubblico viene rispettato in modo disciplinato nella stragrande maggioranza dei casi, ma i controlli saranno comunque aumentati. La raccomandazione è a bambini e giovani perché mantengano distanze sufficienti tra loro. Attualmente, il numero massimo di passeggeri consentito sugli autobus è la metà del numero di norma consentito per i posti a sedere e i posti in piedi disponibili; dunque la maggior parte dei posti può ancora essere occupata.