Alexej Naval'nyj
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Società | Finferli e nuvole

Made in Italy in Russia sold

Il caso Naval'nyj e i manifestanti che sventolano scopini “italiani” da wc da 700 euro. Ma...e le sanzioni?

Chi è, in questo momento, la persona più famosa di Russia?

Vladimir Putin!

Sbagliato.

È sicuramente Alexej Naval'nyj.

Su tutte le prime pagine di tutti i giornali, ha letteralmente monopolizzato l'attenzione del mondo sul Paese. È da molti anni che il blogger rompe le scatole al potere di Mosca. Ma in questi ultimi mesi ci ha dato dentro alla grande.

Tant'è che i servizi segreti hanno tentato di avvelenarlo. Con il famoso Novichok (quello usato con gli esuli Skrypal e Litvinenko a Londra). Non ci sono riusciti. Atterraggio di emergenza e ricovero a Omsk. Quindi trasferimento a Berlino. A lungo tra la vita e la morte, Naval'nyj si è ripreso.

E cosa ha fatto appena è riuscito a stare in piedi? Con la banda di Bellingcat (consigliatissimo portale di investigazione online che, tra le mille cose, ha smascherato il missile che ha abbattuto il boeing della Maleysian Airlines sopra il Donbass ucraino nel 2014) ha mollato un pacco clamoroso ai servizi segreti russi.

Ha arpionato, Naval'nyj, telefonicamente, uno degli autori del tentato omicidio. Si è finto un superiore. E si è fatto raccontare tutto. Fino al dettaglio: il Novichok spruzzatogli nelle mutande ma in quantità insufficiente. E l'atterraggio troppo rapido per farlo crepare in aereo.

Che colpo ragazzi!!!

È da molti anni che il blogger rompe le scatole al potere di Mosca. Ma in questi ultimi mesi ci ha dato dentro alla grande

Ma questo è niente. Subito dopo si è recato a Dresda. Negli archivi della STASI ha riesumato la carriera di Putin. Gli inizi da modesto razvetchik, i traffici nel porto di San Pietroburgo e l'incredibile ascesa al Cremlino.

Ha messo insieme due ore di documenti, immagini, interviste e commenti. Tutto online, su you tube.

Dentro questo video la perla è la faraonica residenza che, secondo il blogger, Putin si è costruito sulla riva del mar Nero. Una cittadella 30 volte il Principato di Monaco.

Robe stellari. Lusso, campi da hockey, chiesa, eliporto, cinema, teatro...ma andate a vederlo, vale la pena. Con i sottotitoli che preferite voi.

Visto in pochi giorni da più di 100 milioni di utenti!!!

È al più tardi adesso che Putin si rende conto che la Tv è superata. Che i quotidiani sono superati. Che la radio è superata. Messo il bavaglio a tutti quanti questi media, ecco che ti spunta l'internet. Molto più potente e democratico. E soprattutto: la voce del futuro.

Cazzi acidi con la rete!

Chi censuri? Chi licenzi? Che sede occupi? Che direttore sostituisci? L'unica soluzione sarebbe chiudere tutto. Con la garanzia di un'insurrezione nazionale.

Le proteste di piazza sono massicce e continue. Gli spettatori più attenti avranno fatto caso ad un particolare: molti dei manifestanti brandiscono uno scopino da cesso. E qui arriviamo al nostro titolo.

 

Ebbene sì perché la reggia sul mar Nero è tutta italiana. L'architetto, il progetto, l'ispirazione rinascimentale, i mobili delle ditte citate una ad una (Citterio Atena, Pozzoli, AB Italia...), una coppia di tavolini in stile Luigi XIV che costa 45.000 euro...E poi c'è appunto lo scopino da cesso che viene sui 700 ...

Il popolo russo è rimasto sconvolto.

Per capirci: lo stipendio di un docente universitario si aggira attorno ai 300 euro al mese.

Ma...e le sanzioni? Come sono potuti finire lì tutti questi prodotti? Chi ha intermediato?

Qualcuno si ricorda ancora della Lega in Russia? Di Salvini e del suo compare Savoini in piazza Rossa?

Cosa ci facevano lì?

Hanno qualcosa a che vedere col fatto?

E chi si ricorda di Macron con il dittatore Al Sisi, poco tempo fa? Dei traffici francesi in Libia? Delle armi da Parigi vendute all'Egitto?

Della Legion d'onore, conferita in silenzio al dittatore de Il Cairo? Del caso Regeni? Delle invocate e mai applicate sanzioni europee contro Al Sisi?

In fin dei conti tutto il mondo è paese.

E la pecunia non olet mai.

 

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Gianguido Piani Gio, 02/11/2021 - 07:39

Le sanzioni sono una colossale ipocrisia. Fingere di agire e non agire affatto.
Contro chi sono rivolte le sanzioni? Contro i 145 milioni di cittadini russi che devono pagare l'aumento dei prezzi e il deprezzamento del rublo? Forse per "punirli" per le loro scelte elettorali? O sono rivolte contro un migliaio di oligarchi, cui fanno poco o nulla? I loro capitali sono in Occidente oppure offshore. Recuperarli o bloccarli? Ma allora come pagheremmo le materie prime?
Nessun problema anche per le restrizioni di viaggio collegate alle sanzioni. Uno degli "status symbol" del russo veramente potente e' un passaporto straniero. Di Malta o Cipro, ad esempio, paesi UE per i quali le sanzioni di viaggio non si applicano e che vendono volentieri le loro cttadinanze. O Israele, per chi ne ha titolo, ma vanno bene anche alcune isole caraibiche i cui passaporti permettono di viaggiare per l'Europa senza visto.
Negli ultimi anni per i politici russi venire inseriti in una black list e' diventato motivo di orgoglio. In questo gioco al contrario le restrizioni americane valgono molto di piu' di quelle europee. Tra i politici russi c'e' chi e' rimasto deluso per non essere stato sanzionato, la prova di contare poco, un'occasione mancata per acquisire prestigio. Mentre la proibizione di entrare negli USA e' quasi l'anticamera vuoi di un ministero, vuoi della direzione di un'importante impresa di stato.
Naval'nyj stesso aveva preso posizione contro questo stato di cose, ma in questa particolare situazione l'eco mediatica da noi e' molto, molto affievolita, impercettibile.
Mettiamola in chiaro. Dal momento in cui Putin sblocchera' l'accesso di societa' straniere ai giacimenti di petrolio e gas siberiani, permettendo loro di intascare notevoli profitti, tutti gli altri problemi di colpo spariranno. Cioe', spariranno dai media occidentali. Desse anche ordine di fare - letteralmente - a pezzettini chiunque mettesse piede in un consolato russo, la cosa da noi avrebbe poca eco. Il giorno nel quale il gas di North Stream2 fosse targato USA e non Gazprom Polonia e Ucraina non potrebbero piu' obiettare nulla.

Gio, 02/11/2021 - 07:39 Collegamento permanente
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Karl Trojer Gio, 02/11/2021 - 10:10

Putin ist nicht Russland !!! Als EU sollten wir versuchen einen neuen, friedfertigen Kontakt zum Russland der Kultur und der sozialen Gerechtigkeit aufzubauen und diese Basis massiv zu unterstützen. Mit dem Aufstellen von Raketen gegen Russland haben wir dem Putin in die Hände gespielt; wenn ein Volk von außen bedroht wird, schart es sich um einen "starken Mann", selbst wenn dieser Putin ist.

Gio, 02/11/2021 - 10:10 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Gio, 02/11/2021 - 10:57

In risposta a di Karl Trojer

Aus erster Hand und nach mehreren persönlichen Erfahrungen muss ich leider sagen: Die EU ist daran nicht interessiert. Bereits der damalige US-amerikanische Botschafter in Moskau, George Kennan, hatte 1946 in seinem "Telegramm" geschrieben, dass der Westen zwischen russischer Bevölkerung und russischer Elite unterscheiden sollte. Dies wurde damals, und wird noch heute nicht gemacht. Kennans "Telegramm" ist wichtig, weil es als Anstoß zum Anfang des "kalten Krieges" betrachtet wird.
Es ist sehr schwierig, gegen Heuchelei etwas zu unternehmen.

Gio, 02/11/2021 - 10:57 Collegamento permanente