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La nuova raccolta dei rifiuti è una vera "via crucis"

A Bolzano si discute e si litiga; l'ultima a prendere la parola - "noi l'avevamo detto" - è la segretaria CGIL Doriana Pavanello.
Parcheggio Siberia
Foto: Walter Donegà

Sono giorni di passione, questi, per il comune di Bolzano e per la Seab. Il nuovo sistema per la raccolta dei rifiuti residui (il cosiddetto secco non riciclabile), ha subito smascherato tradizionali comportamenti "non virtuosi" dei comunque tanti bolzanini che finora non si erano preoccupati più di tanto di differenziare. Dal canto loro i "turisti dei rifiuti", cioè i non residenti abituati a scaricare nei bidoni del capoluogo le loro schifezze qualche minuto prima di timbrare il cartellino, con ogni probabilità nei primi giorni del nuovo sistema hanno semplicemente abbandonato, imprecando, i loro sacchetti dove una volta c'erano i bidoni, in attesa di conformarsi (speriamo) a comportamenti più civili. 

E' sotto l'occhio di tutti che in questa fase di rodaggio da parte di Seab non tutto abbia funzionato a dovere. Numerosi sono i casi ancora in queste ore di aree non debitamente segnalate per la collocazione del secco e si sono verificati anche casi di chiavi sbagliate, consegnate ai condomini per i bidoni. L'informazione, poi, prodotta a tamburo battente nei mesi scorsi, ha fatto la sua parte ma non è stata evidentemente sufficiente. 

Oggi sindaco e vicesindaco di Bolzano hanno fatto una visita di cortesia ai vertici della Seab, vessati dalle proteste, incoraggiandoli a proseguire il lavoro. Ma i prossimi giorni, settimane, mesi, saranno davvero duri - pensiamo - soprattutto quando inizieranno ad andare a regime anche le sanzioni in merito alle quali, chi se ne intende ha lanciato (giustamente) i suoi strali. 

Sui giornali, cartacei e non, fioccano le lamentele e le fotonotizie che documentano senza pietà l'aspetto assunto da alcuni angoli del capoluogo. Ma sono iniziate a comparire anche le lettere dei non bolzanini. Ad esempio dei meranesi che già da tempo hanno adottato il sistema di raccolta avviato in questi giorni a Bolzano e che attoniti, osservano i comportamenti scomposti dei residenti nel capoluogo, consigliando loro di darsi una calmata e di trasformare semplicemente quanto prima le nuove procedure previste in abitudini consolidate. 

L'ultima a prendere la parola in merito è stata la neo segretaria provinciale della Cgil Doriana Pavanello che in parte ha allargato il problema ed è andata giù dura indicando con precisione alcune grosse "falle".
“I cittadini vanno coinvolti e aiutati a capire che i rifiuti sono un problema di tutti e che tutti dobbiamo occuparcene con comportamenti responsabili” ha detto Pavanello denunciando che "al tavolo di confronto con le parti sociali attivato dal Comune sul nuovo sistema di raccolta, la CGIL aveva già segnalato tutti i limiti di un sistema organizzato più sulle esigenze della società di gestione che non sull’effettiva volontà di raggiungere l’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata". 
Per Pavanello "la raccolta porta a porta con l’utilizzo di sacchetti muniti di codice a barre per identificare l’utenza sarebbe stata la strada di minor impatto sui cittadini e avrebbe consentito di applicare una vera tariffazione puntuale, basata sulla quantità certificata del rifiuto conferito e non su quella stimata, come avviene invece oggi". 
La segretaria della CGIL ha infine invitato ad affrontare l'argomento rifiuti in un'altra ottica, soprattutto aiutando i cittadini a selezionare maggiormente i rifiuti ed a ridurre di conseguenza i costi per la selezione dei rifiuti riciclabili. 
Pavanello azzarda anche una lettura "sociologica" dell'abbandono in città, avvenuto spesso in questi giorni, dei rifiuti residui anche in luoghi dove non si erano mai trovati. "E' più un atto di protesta che non un comportamento da maleducati" ha osservato Pavanello.

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Patrizia Trincanato Ven, 08/09/2013 - 12:07

Abbandonare i rifiuti per strada non può essere concepito come un atto di protesta.
L'invito va proprio a loro, a chi pensa che il pubblico proprio perché pubblico possa essere insudiciato. A Bolzano sappiamo molto bene che la qualità dell'ambiente in cui viviamo incide sulla qualità della nostra vita. La città è di tutti e va rispettata

Ven, 08/09/2013 - 12:07 Collegamento permanente