Politica | Nuove regole

Stop (o quasi) alle mascherine

Sono obbligatorie solo quando ci si avvicina a meno di un metro da altre persone. Riaprono piscine e saune. Case di riposo, sì alle visite dei parenti e alle ammissioni.
Mascherine
Foto: Unsplash

Si ammorbidiscono le misure anti-Covid in provincia di Bolzano. Gli sviluppi epidemiologici (fino a ieri, 9 giugno, nessun nuovo contagio né decessi per Covid-19 sono stati registrati dalla Asl) hanno convinto la giunta guidata da Arno Kompatscher ad allentare da oggi la stretta a partire dalle mascherine che non sono più obbligatorie sopra 1 metro di distanza fra le persone anche in luoghi chiusi, durante l’attività sportiva e nei ristoranti, “al di sotto di questa distanza - sottolinea il governatore - resta l’obbligo di indossare una protezione delle vie respiratorie”. Per quel che riguarda i servizi sanitari o quelle attività in cui la distanza fra addetto e cliente sia inferiore a 1 metro per un prolungato periodo di tempo il primo è tenuto a indossare anche una visiera protettiva, il secondo una mascherina. La regola di 1/10 (una persona deve avere a disposizione 10 mq di spazio) si applica solo nel caso di superfici superiori a 50 mq. Altra novità importante riguarda le case di riposo: sarà nuovamente garantito l’accesso ai familiari per le visite agli ospiti e rese possibili le nuove ammissioni ai servizi e il riavvio graduale delle attività interne e di quelle curate da volontari.
 

Auto e bus


Tutti i posti in macchina possono essere occupati dai passeggeri (solo sulle strade altoatesine), purché questi indossino una copertura delle vie respiratorie, i conviventi invece non sono obbligati ad usarla nell’abitacolo.
La mascherina deve continuare ad essere utilizzata anche sui mezzi pubblici, i passeggeri che siedono uno di fronte all’altro devono mantenere un metro di distanza fra loro, mentre se sono seduti uno accanto all’altro tale distanza può essere ridotta. Se non si fa parte dello stesso nucleo famigliare un posto tra ogni utente deve restare libero.
 

Hotel & co.


Mentre l’Austria, secondo quanto riporta il quotidiano Der Standard, è pronta a riaprire il 16 giugno, alle ore 00.00, il confine verso l’Italia, intanto in Alto Adige l’esecutivo provinciale interviene sul settore turistico. Per esercizi ricettivi alberghieri, extralberghieri, agriturismi, appartamenti ammobiliati e rifugi alpini (questi ultimi, nel rispetto del distanziamento interpersonale di 1 metro, devono offrire in caso di pericolo alloggio e protezione agli escursionisti) vale la regola di 1/10. Prima e dopo la lettura dei giornali o l’uso di giochi in scatola (come ad esempio le carte) è obbligatoria la disinfezione delle mani. Più rigido il protocollo per le cosiddette “Covid Protected Area” dove deve essere effettuato ogni giorno il controllo della temperatura del personale con laser, test settimanali per i dipendenti, controllo degli ospiti tramite test PRC certificato negativo autoprodotto vecchio non più di 4 giorni, oppure tramite test rapido all’arrivo. Gli ospiti devono essere registrati in un apposito registro e per 30 giorni deve essere conservato lo storico delle presenze.


Piscine, laghi, saune


La giunta provinciale ha dato l’ok anche alla riapertura di spogliatoi e docce di palestre, spazi sportivi al chiuso, strutture ricettive, piscine e centri wellenss e termali. Vale la distanza di 1 metro, così come per i per i laghi balneabili e gli stagni naturali.
Negli spogliatoi vanno coperti naso e bocca e possono entrare tante persone quante il doppio delle docce presenti. Gli armadi vanno disinfettati ad ogni utilizzo o in alternativa i clienti vanno dotati di sacchetti di plastica monouso per riporre abiti e calzature. Anche in questo caso va registrata la presenza delle persone e lo storico conservato per 30 giorni. Riaprono dunque al pubblico le piscine coperte e scoperte, e va rispettata la distanza di 1 metro sia in acqua che fuori. Via libera anche a saune e bagni di vapore ma è necessaria la prenotazione e le strutture devono essere sanificate a ogni utilizzo. Come sopra: va registrata e conservata la presenza della persona fino a 30 giorni.


Estate, cultura, assistenza ai minori


Focus anche sulle vacanze estive: permessi i soggiorni di villeggiatura e i campeggi per i ragazzi con il limite di un terzo dei partecipanti i quali, durante la permanenza, non devono avere contatti con persone esterne. Obbligatoria è l’esibizione di un test PCR certificato negativo vecchio non più di 4 giorni.
Nuove regole anche in ambito culturale; ad attori e gruppi teatrali viene concessa una deroga alle regole del distanziamento per lo svolgimento di prove e spettacoli, previo il rispetto di misure precauzionali alternative quali ad esempio l’utilizzo di una visiera per le prove di discorso e canto a distanze inferiori di 1 metro e il controllo quotidiano della temperatura di tutti gli attori.
Disco verde anche a fiere ed esposizioni dove valgono le regole di limitazione dell’accesso di 1/10 e la distanza interpersonale. Ai visitatori e al personale viene misurata la temperatura all’ingresso. La regola della distanza di un metro è valida infine anche per l’assistenza all’infanzia. Dove finora erano prescritte mascherine FFP2 (ad esempio per le educatrici) sono sufficienti da adesso in avanti quelle chirurgiche.