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“Discarica, un aumento ingiusto”

Della Ratta sul costo della bonifica a Castel Firmiano: “Da 5 si è passati a 8 milioni, colpa delle tariffe ufficiali: il pubblico costretto a spendere più del privato”.
discarica Castel Firmiano
Foto: Comune Bz

La spesa preventivata per la bonifica e messa in sicurezza della vecchia discarica di Castel Firmiano - un’opera di cui si parla almeno dal 2015 e per la quale il Comune attende i fondi provinciali - è effettivamente lievitata nel corso del tempo. Proprio sui presunti motivi di questa variazione si scaglia Claudio Della Ratta, consigliere dei Socialisti eletto nelle fila del Pd e anima “critica” della maggioranza comunale. “Rispetto alla passata consiliatura  - afferma - il progetto è lievitato di tre milioni di euro, da 5 a quasi 8. Colpa anche delle tariffe ufficiali per le opere che fanno spendere di più il pubblico rispetto alle aziende private”.

 

Intervento in attesa

 

Malgrado l’aggiornamento del progetto definitivo, l’opera è in stand-by. Il municipio attende il contributo della Provincia, per coprire l’aggravio fino all’80% del totale. Altrimenti, come ha precisato il sindaco Renzo Caramaschi, l’intervento non si farà

Della Ratta ripercorre intanto le tappe della vicenda. “La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di bonifica e messa in sicurezza permanente del sito contaminato per una spesa complessiva di 7 milioni e 972.203 euro, il 25% in più dell'importo approvato in consiglio”. Il consigliere ricorda che nel 2017, quando era arrivato il via libera dell’Aula, la spesa era di 6.400.000 euro.

“Un progetto - continua - del tutto simile a quello presentato nella scorsa consiliatura, poi momentaneamente accantonato per problemi burocratici ed economici (ad un costo stimato in circa 5 milioni di euro). Ci si domanda pertanto come sia possibile un tale incremento dei costi in un periodo di tempo così ravvicinato”, prosegue.

 

 

 

Della Ratta: un problema di tariffe

 

In realtà una spiegazione è stata fornita dall’amministrazione in occasione dell’aggiornamento, lo scorso mese di agosto. Il costo è lievitato “per problematiche di natura geologica, emerse a seguito di indagine integrative” secondo quanto precisa la delibera approvata dall’esecutivo.

L’aumento è dovuto, oltre ad alcuni ulteriori interventi tecnici, all’assoggettamento alle tariffe provinciali di categoria, molto più elevate rispetto a quelle del mercato privato. Ne risulta che per ogni opera i costi lievitano sempre (Claudio Della Ratta)

Per il consigliere c’è anche altro e riguarda il tariffario a cui dovrebbe attenersi l’amministrazione in quanto ente pubblico: “L’aumento è dovuto, oltre ad alcuni ulteriori interventi tecnici che si renderanno necessari per la bonifica, soprattutto all’assoggettamento alle tariffe provinciali di categoria, molto più elevate rispetto a quelle del mercato privato. Per legge il Comune è costretto ad applicare le tariffe ufficiali date da tabelle nazionali per i progetti e da tabelle provinciali per i capitolati di spesa di costruzione. Ne risulta che ogni progetto costa milioni di euro, ed i costi rispetto al progetto di massima lievitano sempre”.

“In sintesi - conclude - il pubblico, cioè la collettività, è in generale costretto a spendere sempre molto di più del privato”.