Politica | Südtirol, quo vadis?

Patriottismo dell'Autonomia? Avercene!

Il futuro dell'Autonomia dipende da noi in Sudtirolo.
Non da Roma, Vienna, Bruxelles.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Il Presidente della nostra Provincia, Arno Kompatscher, lo ha adottato come slogan: “Creare il patriottismo dell’Autonomia”. Ha ragione ed ognuno capisce che si tratta di un punto di arrivo, non certo di un punto di partenza. Attualmente di questo patriottismo se ne vede in giro poco, in provincia di Bolzano: esso infatti dovrebbe essere l’espressione di un senso di appartenenza condiviso, cosa oggi ancora non è. Per una larga parte della popolazione di lingua tedesca, l’Autonomia è considerata il “male minore” rispetto ad una appartenenza non voluta ad un Paese “fremd” -estraneo- come l’Italia. Per altri, specie cittadini di lingua italiana, l’Autonomia è troppo tedesca e conviene quindi tenere i piedi in due staffe, uno Bolzano e uno a Roma. A mettere d’accordo i sudtirolesi e gli altoatesini ha provveduto finora la generosa finanza pubblica grazie alla quale tutti sono convinti che non convenga rompere il giocattolo dell’Autonomia. Fin che funziona. Più un sentimento di desistenza, che non di identificazione convinta nella dimensione autonomistica. Un sentimento che non basterà di certo a navigare con successo contro la corrente dell’opinione pubblica nazionale sempre più contraria alle Autonomie Speciali, contro la corrente del diritto e della politica europea, tendenzialmente livellatrice. E nemmeno a costruire tutti assieme il terzo Statuto di Autonomia. Di un nuovo e positivo patriottismo dell’Autonomia ce n’è un grande e urgente bisogno. Ma la strada da fare per crearlo è ancora lunga!                                                                                                                                                                                                                                                                www.albertostenico.it

 

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Gabriele Di Luca Dom, 01/10/2016 - 17:00

Il percorso che si inaugurerà tra poco, riferito alla riforma dello Statuto di autonomia per mezzo della Convenzione apposita, avrebbe dovuto per l'appunto ricevere l'abbrivio da questo "patriottismo costituzionale" che, come nota Stenico, finora è mancato. Potrà scendere dal cielo durante i lavori della Convenzione? Io, personalmente, ne dubito molto.

Dom, 01/10/2016 - 17:00 Collegamento permanente
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Sebastian Felderer Lun, 01/11/2016 - 09:47

Mich verwundert es nicht, dass in Südtirol für einen Autonomie-Patriotismus kein Platz mehr ist. Zulange und zu eindeutig wurde die Autonomie missbraucht, um bestimmten, ganz wenigen Bürgern Vorteile zu verschaffen, zu Lasten der Gesamtbevölkerung. Dieser Missbrauch drückt sich auch in den unzähligen Skandalen aus, welche die SVP und ihre Helfer auf sich geladen haben, anstatt die Kompetenzen der Autonomie zum Wohle aller Südtiroler anzuwenden. Die Autonomie ist nicht "das kleinere Übel" und auch nicht "zu deutsch", wenn sie so angewendet würde, wie es in ihren Grundsätzen festgelegt ist. Ein Missbrauch kann höchsterns bei den wenigen Nutznießern "Patriotismus" erzeugen. Für eine allgemeine Zustimmung braucht es spürbare Vorteile für die Allgemeinheit.

Lun, 01/11/2016 - 09:47 Collegamento permanente
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Dai retta a un… Mar, 01/12/2016 - 18:03

Beh, certo che dopo decenni di autonomia basata sulla separazione rigida per gruppi etnici, sul concetto di riparazione dei torti subiti dai "buoni" da parte dei "cattivi" e della loro relativa necessaria compensazione, della vergogna ad appendere una bandiera a fianco ad un'altra, parlare di "patriottismo dell'autonomia" sembra proprio uno scherzo di cattivo gusto se non un'emerita presa per i fondelli...

Mar, 01/12/2016 - 18:03 Collegamento permanente