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Alto Adige a un passo dal lockdown pieno

Nuova stretta anti-Covid in arrivo, la giunta provinciale decide oggi. Sindacati e imprenditori: “Non chiudete le aziende”. Bolzano: attività motoria entro 1 km.

Anche per il governo centrale l’Alto Adige sarà “zona rossa” (non più gialla), lo ha dichiarato tale il ministro della Salute Roberto Speranza, e intanto la giunta provinciale è pronta a calare la carta del lockdown totale, come quello di marzo-aprile. A chiedere con insistenza più severità è soprattutto l’assessore alla Sanità Thomas Widmann preoccupato per il progressivo aggravarsi della situazione contagi. “A marzo - afferma il membro della giunta - abbiamo chiuso tutto con 42 casi Covid-19 in Alto Adige. Ora registriamo 750 nuovi contagi al giorno e c’è ancora chi non capisce”. A Bolzano, attesta l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) basandosi su dati aggiornati all’8 novembre, il 99% dei posti letto è occupato da pazienti Covid; mentre i posti di terapia intensiva occupati dai ricoverati Covid toccano il 34% a livello nazionale, 4 punti oltre la soglia critica del 30%, superata da 11 regioni.

 

Economia e sindacati in allarme

 

Oggi, 10 novembre, l’esecutivo guidato da Arno Kompatscher deciderà su ulteriori misure restrittive, come la chiusura di asili nido e scuole dell’infanzia, didattica a distanza per le elementari e la prima media; ma anche su un’eventuale stretta sulle attività produttive. Ipotesi che ha messo subito in allarme sindacati e categorie economiche che chiedono di poter continuare a lavorare, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza. In un comunicato congiunto Cgil, Cisl, Uil, Asgb e Assoimprenditori sottolineano la necessità di tutelare la salute delle persone ma di salvaguardare anche i posti di lavoro. “Finora in nessuna regione italiana e in nessuno dei maggiori Paesi europei è stata fermata l’attività produttiva - osserva la compagine -. Decidere una simile misura esclusivamente per la Provincia di Bolzano significherebbe colpire soprattutto le imprese che lavorano sui mercati internazionali, perché – se costrette a stare ferme – verrebbero immediatamente sostituite con altri fornitori e molto difficilmente riuscirebbero a riconquistare i clienti persi all’estero”. Si accoda il presidente di lvh.apa - Confartigianato Martin Haller: “Questa volta i danni sarebbero decisamente maggiori rispetto a quanto avvenuto in primavera. In quell’occasione molte ditte hanno dovuto utilizzare le proprie riserve economiche e di conseguenza un secondo lockdown rischierebbe di essere fatale. Non possiamo permettere che ciò avvenga, in quanto i danni collaterali sarebbero troppo elevati”.


Bolzano precisa

 

Purché si resti nel raggio di un chilometro a Bolzano si potrà uscire di casa per una passeggiata o per fare attività motoria. Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha firmato un’ordinanza, entrata in vigore oggi e valida fino al 22 novembre, che integra il provvedimento 68/2020 siglato dal presidente Kompatscher. L’attività motoria sarà consentita “in prossimità della propria abitazione”, da soli, e mantenendo una distanza dalle altre persone di due metri, come disposto dall’ultima ordinanza provinciale. E qui la precisazione di Caramaschi sul concetto di “prossimità”: la persona deve rimanere nelle immediate vicinanze della residenza o dimora e comunque a distanza non superiore a 1.000 metri, con l’obbligo di documentazione agli organi di controllo del luogo di residenza o dimora. “Abbiamo tenuto conto dell’alta densità della popolazione di Bolzano rispetto al territorio amministrativo, pari a 2.063 abitanti per kmq, e che nel centro abitato è ben maggiore”.
Infine, per quel che riguarda la gratuità dei parcheggi blu, il primo cittadino ha disposto con propria ordinanza che, a partire da oggi e fino al 22 novembre, chi è in possesso dello speciale bollino di zona di sosta, regolarmente applicato sul parabrezza del veicolo, potrà parcheggiare senza limitazioni su tutte le aree a pagamento nella zona medesima del colore del bollino, senza dover corrispondere la relativa tariffa.