Società | Scintille

“Non abbiamo tradito”

Presidente e direttivo di Centaurus attaccati da 12 dei 21 soci dell’associazione Gay e Lesbiche altoatesina. Annunciata mozione di sfiducia. Ma Unterkircher non ci sta.
Unterkircher, Andreas
Foto: Facebook/Unterkircher

Volano gli stracci fra 12 soci (su 21) di Centaurus e il direttivo dell’associazione Gay e Lesbiche dell’Alto Adige. In un post su Facebook Arianna Miriam Fiumefreddo, Morgana (Xhino) Sollaku, Silvia Caldara, Damiano Folchini, Robbie Pisetta, Mattia Lunardi, Francesca Delise, Anna Enderle, Matteo Peli, Stefan Martinelli, Benjamin Marcon, Silvio Pasqualini annunciano una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Andreas Unterkircher e di tutto il gotha. I motivi: “Violazione delle regole statutarie, un operato, sui fatti delle Terme di Merano, incompatibile con le finalità statutarie, nonché una minaccia alla vita democratica dell'Associazione stessa”. Parallelamente la compagine dei contestatori convoca un’assemblea straordinaria per il prossimo 3 febbraio con la finalità di riscrivere lo statuto di Centaurus.

Pomo della discordia il caso di discriminazione a danno di una coppia gay di Reggio Emilia avvenuto all’interno della struttura delle Terme di Merano. Il Presidente e il direttivo, secondo quanto denunciano i soci in questione, avrebbero “con scarsa trasparenza messo in atto azioni volte al nascondimento e ridimensionamento dell’accaduto, nonché un processo teso a colpevolizzare le vittime, in violazione delle finalità dello Statuto di Centaurus, nonché di quelli dell'Associazione Arcigay Nazionale alla quale Centaurus è a oggi affiliata”. Non solo. I vertici non avrebbero adempiuto agli obblighi statutari esprimendo “de facto la volontà di impedire questo processo democratico attraverso reticenza, titubanza fino ad ignorare le email di richiesta di convocazione dell’assemblea del gruppo dei sottoscriventi”.

Dopo 9 anni di impegno alla guida di Centaurus Unterkircher, interpellato da salto.bz, non cede al livore ma respinge al mittente il carnet di accuse. “Il punto è che è stata stigmatizzata l’eccessiva, a loro dire, cautela che abbiamo utilizzato nella vicenda occorsa alle Terme di Merano. Il malumore è sorto perché non abbiamo condannato subito la struttura ma abbiamo cercato prima di approfondire i fatti. Questo non significa non solidarizzare con le vittime ma semplicemente voler agire con cognizione di causa”, si difende il numero uno di Centaurus che ricorda di aver chiesto alla direttrice delle Terme della città del Passirio di prendere posizione contro l’omofobia (“cosa che è avvenuta successivamente attraverso i media”); di partecipare, come struttura, a corsi di formazione per i dipendenti sull’inclusione delle persone LGBT e di aderire al Gay Pride di Trento del 2018.

“Dunque - aggiunge -, non è vero che abbiamo fatto finta di nulla. Si fa presto a puntare il dito, ma la stessa Arcigay, per inciso, ci ha consigliato di essere prudenti su certe questioni. Accertare i fatti non equivale a un tradimento, anche se come tale, evidentemente, è stato interpretato”. Altro campo minato è rappresentato dal rinnovo dello statuto richiesto dai soci. “Prima di tutto - sottolinea Unterkircher - bisogna appurare se lo statuto prevede la sfiducia, su questo confesso che devo ancora informarmi a dovere, dopodiché cambiarlo è, a livello burocratico, molto difficile in così breve tempo dal momento che il nostro mandato scade ad aprile 2018, posto che l’assemblea, sovrana, si esprima a favore della modifica del documento”.

"Quanto successo non è un fulmine a ciel sereno, la mia impressione è che ci sia dell’altro dietro"

Intanto il direttivo ha inviato un’e-mail ai soci affermando che un cambio di statuto a ridosso della fine del mandato appare come un gesto irresponsabile. “Vogliono cambiarlo perché credono che Centaurus non funzioni, ma non è così, abbiamo fatto tantissimo in questi anni, se poi si vuole decidere per un limite dei mandati io non mi opporrò, ma far sembrare che la gestione dell’associazione sia un disastro questo no, non lo accetto”. Con aria compassata ma non nascondendo una certa delusione il presidente di Centaurus dichiara infine: “Quanto successo non è un fulmine a ciel sereno, la mia impressione è che ci sia dell’altro dietro, perché mi sembra piuttosto pretestuoso tutto questo solo a causa di un comunicato giudicato troppo blando riguardo la vicenda di Merano”.