Politica | L'Intervista

"Con Maturi il rapporto è difficile"

Bessone non nega i problemi con l'uomo forte della Lega. "Urzì? Un tempo per me era un modello. A Merano voleva intercettare i nostri voti, ma ne ha persi anche lui".
Bessone
Foto: ASP/sa

Massimo Bessone, assessore provinciale all'edilizia e servizio tecnico, patrimonio, libro fondiario e catasto, perito elettronico in telecomunicazioni, recordman di preferenze della Lega, non è persona del tutto ordinaria, da queste parti. Più che sudtirolese dell'Alto Adige profondo sembra un napoletano di quelli particolarmente espansivi, che negli Anni Cinquanta per strada ai Quartieri spagnoli ti invita ad entrare in casa e ti offre di tutto. Volete un poco di ragù,? Due zeppole? E la pizza fritta? Prendete, sennò mi offendete! Ecco cose così. Peraltro, durante il nostro colloquio, svoltosi alla presenza della impeccabile e compunta Anna Pittarelli, passato Svp e braccio destro nell'assessorato (Bessone parla della tal cosa e lei in tempo reale porta le carte; Bessone parla della tal altra, e lei puntuale tira fuori le slide), ebbene il giorno 11 ottobre di Bessone è il compleanno. Quindi figuriamoci... Una torta? Vuole una fetta di torta? Guardi, è buonissima, così festeggiamo? E i pasticcini? Pasticcini no, torta sì (buona), e poi anche un caffè della macchinetta grazie, evitando il vino bianco dato l'orario.

Bessone, insomma, come indica la rima, fa l'amicone. Fa l'amicone con tutte e con tutti, riceve la gente che gli chiede appuntamento, un po' come faceva Durnwalder, che non a caso di tanto in tanto si affaccia proprio nel suo assessorato con qualche carta ricevuta da parte dei cittadini per questa o quell'altra istanza. "Solo che lui riceveva la gente presto al mattino; io ho meno poteri di lui, se dico a un tizio vieni alle 7 del mattino e poi non posso risolvergli il problema, che figura ci faccio?"

Salto.bz: Assessore Bessone, quando lei è arrivato qui era spaventato?

Massimo Bessone: Guardi, sinceramente non è affatto scontato essere all'altezza della responsabilità di un posto come questo. Avevo già pratica amministrativa a livello comunale, certo: ma trovarsi a dirigere un assessorato provinciale con un budget di questo livello è tutt'altro affare. Devo per questo ringraziare sentitamente i miei collaboratori, che mi hanno dato e mi danno una grossa mano. Stiamo facendo tanto, tantissimo, stiamo facendo bene.

Qual è stato il giorno più bello e il giorno più brutto del suo lavoro di assessore?

"Quello più bello ogni volta che riesco a dar vita a un progetto, mi piace fare la cose, sentirmi utile. Ad esempio, la Casa per le cure palliative per i bambini, dove abbiamo affidato un incarico di progettazione. Per cose così vale davvero la pena fare politica".

Il giorno più brutto? Quando alla conferenza stampa di metà mandato non è venuto nessuno. Anzi, una sola giornalista. Di Salto.bz.

E ora il giorno più brutto.

"Si metta nei miei panni. Dunque, siamo nel giorno in cui presento alla stampa i miei due anni e mezzo di attività di assessore, metà mandato. Mi preparo maniacalmente alla conferenza stampa, slide, grafici, cartelle stampa. Tutto: mi creda, tutto. Convochiamo i giornalisti, sono anche un po' emozionato. Ma sa cosa succede?

No. Cosa?

Che non viene nessuno! E' stato davvero il mio giorno più nero! Però adesso che ci penso no, un solo giornalista, è venuto, anzi una giornalista, e proprio di Salto!

Così un po' mi commuove... visto che siamo buonissimi?

"Un momento, non creda che io dimentichi il trattamento che mi avete riservato quando ho avuto l'idea di fare una foto innocente senza mascherina con Sgarbi, mi avete fatto a pezzi per tre settimane.

 

Ecco, al riguardo una domanda: visto che almeno nove politici su dieci, e potrei sbagliare per difetto, si lamentano della stampa cattiva, avete anche voi politici da fare un po' di autocritica? Il giorno nero della conferenza stampa deserta, ad esempio: lei l'aveva comunicata in modo efficace? Ancora, eravamo in tempi di Covid un po' diversi, c'era ancora tanta paura... Oggi magari è normale all'aperto fare una foto senza mascherina, allora no. Era davvero il caso di farla, quella cosa con Sgarbi?

E' vero che nella vita si può sempre fare meglio, ma credo francamente di aver presentato la conferenza in maniera corretta. E nella faccenda della foto con Sgarbi non c'era assolutamente l'intenzione di provocare, ma solo la gentilezza verso un amico. Tutto qui.

Lei tra due anni si ricandida?

Veda, fin da piccolo avevo in mente tre sogni: lavorare in Tim, sposare una maestra, e fare qualcosa di concreto per la vita delle persone. Lavorando in Tim, cosa che a me piace tantissimo, creavo dei tunnel virtuali, sapevo di essere utile, ma non riuscivo a riscontrare nella materialità la suddetta utilità, i frutti percepibili del mio ingegno… Vorrei proseguire, per portare a termine tanti progetti, che soprattutto nell'edilizia abbisognano di tempistiche lunghe, siamo a tre anni di media, anche quattro, solo per le fasi preliminari alla realizzazione. Ecco, vorrei portare a termine le cose; se invece non ci sarò più in Consiglio, mi piacerebbe in futuro in incognito andare nei luoghi che ho contribuito a realizzare e pensare “tutto questo esiste grazie a me, o almeno anche grazie a me”; e poi raccontarlo a testa alta e con la coscienza pulita ai miei nipoti. Non solo pulita, pulitissima! Si figuri che la stampa mi ha attaccato perché avrei “svenduto” parte delle mie competenze per darle all’assessorato di Widmann: ma se io in ospedale debbo far comprare macchinari nuovi, e la mia struttura avrebbe da espletare anche altri lavori urgenti per chi ha bisogno, e se il lavoro si sovrappone e quindi la tempistica si dilata, che senso ha per puntiglio far pagare queste inefficienze ai cittadini? Meglio allora suddividere il lavoro pensando all’interesse concreto della gente, piuttosto che ai giochi e ai giochini degli equilibri della politica. Almeno, sarò un ingenuo, io la vedo così!

La perdita di consensi a livello nazionale. Paghiamo la scelta di andare al governo.

Parliamo adesso un po' di politica. Visto che il tono delle sue risposte è schietto, della qual cosa la ringrazio, le chiedo: alla Lega non va più bene, avete perso il tocco magico. Per quanto i test elettorali di questi periodi siano solo parziali, restano sempre significativi. Siete in calo ovunque: anche a Merano, domenica, un bel disastro. Che succede?

Succede che probabilmente la Lega paga la responsabilità di governare. E' molto più comodo stare all'opposizione, rende di più. Noi abbiamo però fatto una scelta diversa, una scelta assunta per responsabilità verso il Paese. Alla lunga pagherà, e risaliremo la china.

E a Merano che è successo? 

Probabilmente lì abbiamo anche pagato qualche nostra divisione.

Al secondo turno chi appoggerete?

La scelta sarà assunta dal nostro commissario politico, e io non interferisco. La Lega ha regole e gerarchie nette. Così come non ho interferito nella decisione di andare da soli, senza Fratelli d'Italia e Urzì, anche se ero e resto assolutamente d'accordo sulla scelta.

C'è stato un effetto Urzì sul calo della Lega?

Assolutamente no, non solo non ha intercettato i nostri, ma ne ha addirittura persi anche lui.

Su Urzì cosa ha da dire?

Lui è tecnicamente bravissimo, anche perché sennò non sarebbe lì dalla bellezza di 25 anni. Tuttavia, spesso le sue iniziative politiche sono di pura critica, tendono a delegittimare gli avversari anche personalmente, cosa assolutamente fuori luogo. Ricorda quel che le ho detto prima dell'orgoglio di fronte ai nipoti? Bene, come le dicevo io un giorno sarò orgoglioso di spiegare ai miei nipoti cosa ho realizzato in concreto. Lui invece cosa dirà? Che ha fatto le interrogazioni contro questo o contro quello? E' davvero questo lo scopo della politica, tendere a denigrare anche personalmente gli avversari politici, peraltro all'interno del perimetro di quella che almeno a livello nazionale resta uno schieramento comune? Ad esempio Ulli Mair, anche lei all'opposizione, fa interrogazioni sulle cose concrete, si pone in modo costruttivo per risolvere i problemi. Urzì no. Sa che da giovane quando lo vedevo così in gamba, brillante, grintoso, preparato, era per me era quasi l'esempio del buon politico da seguire?

Lo considera ancora tale, il suo esempio?

Francamente no.

Veniamo a un punto dolente, i rapporti nella Lega: come va con Vettorato, adesso siete in buona?

Con Vettorato in fondo è sempre andata sostanzialmente bene. I miei problemi non sono con lui.

E con chi?

Con Filippo Maturi, senza dubbio. Tra noi non esiste dialogo, io faccio il mio lavoro di assessore, lui è a Roma in Parlamento. Un rapporto che non va, inutile negarlo.

Ma perché litigate, che senso ha?

Ripeto che non abbiamo rapporti. Io cerco di fare del mio meglio qui, lui a Roma anche farà del suo meglio... Forse può esserci un po' di invidia per il mio consenso sul territorio, comunque la situazione questa è…

A proposito di rapporti, come va con Kompatscher?

Lo stimo molto, e ne ammiro preparazione e capacità di concentrazione sui dossier. Forse, gli manca un po' di empatia nei rapporti con le persone, empatia di cui invece Durnwalder era certamente dotato.

Errori commessi dalla giunta, o dal Presidente?

In Giunta il clima è buono e si lavora benissimo, credo anche di poter dire con risultati concreti. Sulla gestione del Covid, in un certo periodo, Kompatscher è forse parso volersi differenziare dalla linea nazionale quasi più per un puntiglio che per un'esigenza reale. Una scelta che ingenerava confusione, che in quei frangenti non ho condiviso, e che abbiamo abbandonato. Adesso mi pare che vada davvero meglio e che la gente capisca molto meglio il senso delle nostre scelte e delle nostre azioni al riguardo.

Quando tutto questo finirà, quando la politica sarà per lei un solo un ricordo, cosa farà?

Quando avverrà, me ne tornerò al mio bel posto in Tim, tranquillamente, con la coscienza di aver dato il massimo.