Ambiente | Trasporto pubblico

“Basta gasolio”

Dachverband, Ambiente e Salute, Italia Nostra, Legambiente e WWF chiedono alla giunta provinciale di non procedere al previsto acquisto di 124 autobus ‘inquinanti’.
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Foto: web

Ci hanno messo anni, ma alla fine le frequenti denunce da parte di Michele De Luca (pubblicate anche e sopratutto su salto) hanno sortito un effetto. E cioè quello di compattare tutte le associazioni ambientaliste locali ‘italiane e tedeschecontro la decisione della Provincia di acquistare nuovi 124 bus a gasolio. Alla faccia delle patinate sperimentazioni con l’idrogeno e della ‘concreta alternativa’ rappresentata dal metano. 

Gli ambientalisti chiedono in pratica alla Giunta provinciale di “rivedere con la massima urgenza al decisione presa lo scorso 8 novembre 2016”, privilegiando invece per gli autobus urbani di Sasa solo la trazione a metano. Con ciò invitando i Comuni di Bolzano, Merano e Laives ad “impartire adeguate istruzioni vincolanti ai vertici di Sasa, studiano invece per i bus interurbani anche la possibilità di utilizzo di veicolo a metano ove le condizioni logistiche e tecniche ne consentissero l’utilizzo". 

Ambiente e salute, Dachverband für Natur und Umweltschutz in Südtirol, Italia Nostra Bolzano, Legambiente Bolzano e WWF Bolzano osservano stizzite come l’annuncio della Provincia di aver intenzione di acquistate “124 bus a bassa emissione” (di cui 38 per Sasa) in realtà non specificasse la trazione prescelta (“che però sarà a gasolio”). 
Per le associazioni ambientaliste la scelta rappresenta in sostanza “un ritorno al passato e un passo indietro rispetto a quanto annunciato e fatto all’inizio degli anni 2000, quando vi era l’intenzione di ampliare il più possibile la flotta, almeno quella urbana, a metano”. 

Gli ambientalisti ricordano che sono molteplici gli esempi in Italia e all’estero di acquisto di bus a metano e quindi - a loro avviso - “appare piuttosto illogica la decisione presa dalla Giunta Provinciale, in palese contrasto con il Piano Clima 2050 approvato con specifica delibera della Giunta Provinciale il 20.6.2011 e quindi da ritenersi vincolante”. "La Provincia - sostengono gli ambientalisti - si sarebbe riproposta di “avere autobus non più a trazione diesel in ambito urbano entro l’anno 2025”. E quindi la decisione assunta lo scorso novembre sarebbe contraddittoria, dal momento in cui - ricordano le associazioni ambientaliste - “la vita operativa dei bus sarà di massimo 12 anni, quindi quelli che dovrebbero essere acquistati nel 2017 saranno in circolazione fino al 2029”.

Gli ambientalisti integrano quindi la loro presa di posizione anche con considerazioni di tipo tecnico. 

“La scelta pro gasolio peraltro farà sì che sarà impedito l’uso di carburanti alternativi quali il biometano, che consente di azzerare l’impatto delle emissioni di CO2, e l’idrometano, miscela di idrogeno e metano (o di biometano) che consentono di ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti. Già oggi i bus a metano hanno emissioni di CO2 inferiori del 10% e ciò dovrebbe essere d’interesse, ad esempio, per il piano CO2 del Comune di Bolzano.”

Per gli ambientalisti le eccezioni solitamente portate a favore della trazione a gasolio e contro quella a metano sarebbero “smentite dai dati forniti dalla stessa Provincia”. Visto che - ancora gli ambientalisti - “l’uso di 38 bus a metano consentirebbe a Sasa di risparmiare quasi 200mila Euro annui rispetto ai bus a gasolio mentre le emissioni dei bus a metano Euro 6 sono decisamente più basse rispetto ai corrispettivi modelli a gasolio, in particolare per le emissioni di ossidi di azoto e particolato, come dimostrato di recente da uno studio della Centrale di Acquisto dei Trasporti Pubblici francese (Catp)”. 

La presa di posizione di Ambiente e salute, Federazione Protezionisti Sudtirolesi, Italia Nostra Bolzano, Legambiente Bolzano e WWF Bolzano si conclude invitando la stampa a mettersi in contatto con Michele De Luca per ‘ulteriori informazioni’ in merito.