Cronaca | Terrorismo

Jihadisti a processo: Tribunale blindato

A Bolzano è in corso il processo d’appello alla cellula terroristica ‘meranese’, già condannata in primo grado a Trento.
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Foto: Luca Sticcotti

Dopo l’anteprima recentemente rappresentata dal dispositivo messo in atto in occasione del mercatino di Natale, oggi a Bolzano ad essere blindata è piazza Tribunale. La piazza è presidiata da decine e decine di forze dell’ordine, coinvolte in occasione del processo d’appello ai 4 presunti jihadisti che vennero arrestati nel 2015, due giorni prima della seconda ondata di attentanti a Parigi (Bataclan).

I 4 sono stati condannati in primo grado (rito abbreviato) a Trento lo scorso mese di maggio. Al presunto capo della cellula Abdul Rahman Nauroz sono stati inflitti 6 anni di reclusione, mentre gli altri membri sono stati condannati a 4 anni. 

Gli avvocati difensori dei quattro imputati Bergamini e Zucchiatti (ai quali oggi se ne sarebbe aggiunto un terzo) hanno fatto ricorso in appello ed è proprio questo processo ad essere iniziato oggi a Bolzano. 

Il dispositivo di sicurezza messo in atto oggi a Bolzano ha una dimensione quantitativa e qualitativa che è diretta conseguenza dell’innalzamento del livello sicurezza che in tutto il territorio europeo ha fatto seguito ai recenti attentati di Cannes, Monaco di Baviera e Berlino. Le forze messe in campo sono quelle dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

Rispetto ad altre circostanza in questo caso abbiamo però anche personale specializzato” - ha precisato in merito il capo gabinetto della questura Stefano Mamani. Aggiungendo che non si tratta di problemi di ordine pubblico (“non ci sono manifestanti”), ma piuttosto di "minacce più serie”. Per questo ad essere coinvolti sono stati anche artificieri, tiratori scelti e infine unità operative di pronto intervento e squadre di pronto soccorso addestrate dalle teste di cuoio italiane

Il dirigente della Questura non ha parlato di ‘minacce specifiche’ per Bolzano rispetto a Trento, dove si è svolto il primo grado del processo. Ma ha ribadito che la preoccupazione è quella che in occasione di questo evento "possano presentarsi persone esagitate o estremiste che per spirito di emulazione potrebbero mettere in atto qualcosa”. 

Insomma: per Bolzano quella di un processo a jihadisti presenti in carne ed ossa è una vera e propria ‘prima’. Ed è questo il motivo della consistenza inedita del dispositivo di sicurezza adottato. 
La sentenza del processo è attesa entro oggi, ma la piazza e il Tribunale (con annesso parcheggio interrato) resteranno off limits fino a domani.
Gli imputati stamattina sono giunti a Bolzano provenendo da due distinti carceri d’appoggio dove erano stati portati ieri provenendo dagli altri carceri dove stanno scontando la pena. Uno dei convogli è stato anche scortato da un elicottero, per garantire la massima sicurezza a delicato ‘trasporto’. 

Il processo in atto al primo piano del Tribunale a Bolzano si svolge a porte chiuse e prevede la presenza di una giuria popolare.