Società | rigenerazione

La Bolzano che vogliamo

Ripensare lo spazio pubblico a partire dai giovani che lo attraversano: il progetto Genz4bz e la “Generazione Z” a confronto sul presente e il futuro della città.
giovani
Foto: Maria Teneva on Unsplash

Tra i vincitori della scorsa edizione del bando Generazioni, i promotori di Genz4bz ci riprovano, questa volta per trasformare l’idea in realtà. Un progetto di comunità nato dall’intuizione di Daria Shmitko e Emilio Grazzi, in collaborazione con la cooperativa sociale Studio Comune, della professoressa Beate Weyland della Libera Università di Bolzano e dell’architetta Alessandra Galletti, esperta di progettazione inclusiva, che ha avuto come protagonisti gli stessi giovani a cui si sono rivolti. Attraverso lo strumento del gioco come stimolo creativo, ragazze e ragazzi di un’età compresa tra i 13 e i 25 anni hanno dato vita, lo scorso agosto, ad alcuni workshop in cui, all’interno della cornice degli obiettivi sanciti dall’Agenda 21 per lo Sviluppo Sostenibile, si sono messi a confronto per ragionare sui limiti e le potenzialità dello spazio pubblico che circonda la città di Bolzano.

“Abbiamo invitato i partecipanti a ragionare su che cosa manca ai giovani nella nostra città - spiega Daria Shmitko a salto.bz - e quello che è emerso è che a Bolzano non ci sono veri spazi di aggregazione giovanile. Mancano i luoghi per poter organizzare dei piccoli concerti, una grigliata, spazi in cui poter studiare insieme. Partendo da questo - prosegue Shmitko - i partecipanti hanno avuto modo di raccontare i loro quartieri al fine di trovare nuovi spunti per rigenerarli e migliorarli, realizzando in pochi giorni e con materiali di riciclo dei prototipi che servivano da modello per immaginare la Bolzano dei loro sogni”.

 

Dopo la produttiva fase di progettazione partecipata, per i promotori e i partecipanti si avvicina il momento dell’implementazione e della realizzazione: “Il nostro obiettivo - continua ancora Shmitko - è la messa in pratica dell’idea. Vogliamo continuare con questo progetto e puntiamo a realizzare alcune delle idee emerse la scorsa estate, in particolare alcune pedane in legno nei quartieri più periferici di Bolzano. I protagonisti saranno nuovamente i giovani partecipanti della scorsa edizione, ma puntiamo a far crescere la nostra platea”.

 

Un prezioso alleato in questa fase sarà proprio il comune di Bolzano ed è lo stesso sindaco Caramaschi ad aver annunciato ieri, 12 aprile, l’adesione istituzionale al progetto. Una partnership che, in caso di approvazione del progetto, si concretizzerà attraverso l'Ufficio Giovani del Comune per la parte di attivazione giovanile, e il Servizio Progettazione del Verde designato alla realizzazione delle strutture ricreative.