Società | Lo sfogo

“Stiamo sbagliando direzione”

Paolo Sticcotti (Consulta degli studenti) sulle misure restrittive per Bolzano: “Le telecamere nelle scuole? Inutili. Incomprensibile anche la stretta su piazza Erbe”.
Paolo Sticcotti
Foto: Privat

Stupore e incredulità. Sono questi i sentimenti espressi da Paolo Sticcotti, presidente della Consulta provinciale degli studenti, di fronte alle ultime decisioni prese dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Renzo Caramaschi. L’annunciato giro di vite anti-alcol e il “coprifuoco” per arginare i presunti “eccessi” della vita notturna in piazza Erbe, la videosorveglianza fuori dalle scuole superiori bolzanine come strategia di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono misure che appaiono più come squilli di retorica che reali soluzioni a problemi complessi, è il messaggio di fondo diffuso dal giovane bolzanino su Facebook che riportiamo per intero:

Non riesco a capacitarmi delle iniziative che stanno prendendo le istituzioni nei confronti di noi giovani in provincia di Bolzano negli ultimi tempi. Non capisco perché si voterà in Comune fra qualche giorno lo stop al consumo di alcol, non capisco le ragioni della stretta su piazza erbe, e oggi francamente rimango sbalordito di fronte alla scelta di riempire di telecamere le scuole di Bolzano. La retorica del “le telecamere non danno problemi a chi è onesto e non ha nulla da nascondere” non mi sembra solo irragionevole e in stile big brother is watching you, ma anche completamente esplicativa della incapacità della nostra società di considerare e riconoscere il tema della privacy come cruciale negli anni di internet e del mondo iperconnesso. Le telecamere, oltre ad essere incredibilmente costose e invasive, sono anche strumenti non di così certa efficacia. Certo, utili come deterrenti, ma spesso si dimentica nel dibattito di citare la difficoltà con cui si effettua il riconoscimento di una persona una volta acquisite le immagini e il valore comunque raramente determinante come prova in tribunale. Le telecamere, se non poste ovunque, sono tra l’altro inutili. Ve lo devo spiegare io che le scuole sono grandi e piene zeppe di posti non sorvegliati e non sorvegliabili dove compiere l’attività di spaccio? Devo proprio spiegarlo io che la strada maestra è quella della prevenzione e della sensibilizzazione, e non quella della sorveglianza? Ma ciò che più di tutto mi fa impazzire della novità delle telecamere nelle scuole è proprio la scelta degli istituti. Avrei tanto voluto essere presente alla conferenza stampa, per fare la domanda che purtroppo apparentemente i giornalisti non hanno fatto. Perché? Perché si sono scelte solo alcune scuole? E secondo quali criteri?

 La sicurezza della città è solo un pretesto per giustificare il livello di intolleranza assurdo e ingiustificato della popolazione. Una zona popolata la sera diventa più sicura, diventa viva, presidiata e quindi per forza di cose estranea a crimini che possono avvenire solo in zone isolate. Sono altri gli elementi che creano insicurezza.

Questione alcolici e serate: la città di Bolzano è una città con un forte problema culturale di fondo. La convinzione che una piazza piena di persone crei degrado è profondamente sbagliata. Così come lo è la convinzione che vendere birra e vino la sera renda la città insicura. La sicurezza della città è solo un pretesto per giustificare il livello di intolleranza assurdo e ingiustificato della popolazione. Una zona popolata la sera diventa più sicura, diventa viva, presidiata e quindi per forza di cose estranea a crimini che possono avvenire solo in zone isolate. Sono altri gli elementi che creano insicurezza. Ad esempio gli orari ridicoli dei bus che costringono ragazze minorenni a tornare a casa da sole o ad essere necessariamente accompagnate. Ad esempio zone residenziali prive di corretta illuminazione o di qualsiasi tipo di attività aperta. Stiamo sbagliando direzione. Spingendo giovani a cercare un’università fuori o una vita fuori, in una città qualsiasi in Italia costruita in un modo giusto un po’ migliore, che sappia considerare loro e le loro esigenze. Il caso del concerto dell’Unibz è solo uno dei molteplici esempi. Se ne servono altri basta chiedere.