Cultura | Salto Weekend

Ballo in mascherina 2

In  "Filomena - Boccaccio Reloaded" otto scrittori commentano la situazione attuale, evidenziando gli squilibri e le ingiustizie che la crisi ha esasperato.
Boccaccio7
Foto: Gregor Khuen-Belasi

di Sandro Ottoni

[Nota: Il testo tra parentesi quadre si può saltare.]  

[In casa, da sola. Ho tutto. Ho la mascherina (la mette, la toglie), ho i guanti (grossi guanti da lavoro, li mostra), ho il gel (indica un piccolo barile di birra con rubinetto, il cartellino “GEL” nasconde la marca). Sto benissimo.]  

(Emozionata:) Là, fuori, è il deserto: tutto chiuso, non c’è nessuno in giro. C’è il morbo, il morbo con la corona, c’è la Regina peste. Bubboni sotto le ascelle, all’inguine, si spargono per tutto il corpo, si muore, muoiono a centinaia e la malattia si getta addosso ai vivi “come il fuoco sulle cose secche”. (Normale:) La peste devasta Firenze medievale e un gruppo di giovani di buona famiglia decide di salvarsi in campagna in una gran villa, con la servitù, a passare la quarantena tra banchetti in giardino, danze in tondo e racconti di amori sacri e meno sacri. Al fresco fra le dolci colline toscane…  
(Ironica:) Proprio come da noi! Infatti - l’ho visto su Forbes - anche ai nostri giorni miliardari e milionari si sono rifugiati nei loro mega residence e super ville. C’è stato uno, durante il lockdown, David Geffen, che ha postato su Instagram il suo yacht da mezzo miliardo di dollari alle Grenadine, con tanto di tramonto indimenticabile. E fa gli auguri! [Immagino fra un drink con l’ombrellino e un altro ...] Ma dico, ma sei scemo?  
(Seria:) Sì, capisco il messaggio, sei contento, la fortuna sta con te, okay, ma devi proprio sbatterlo in faccia a tutti? mentre la gente è nel panico e crepano a migliaia. Cosa ti dice il cervello? Segnale piatto? Naturalmente lo hanno attaccato da tutte le parti il miliardario, e alla fine ha chiuso l’account. Almeno quello. Poi, la ruota della fortuna può girare ogni momento, per tutti. 
(scherza:) Sì. Anche i ricchi piangono… ma i poveri di più, ha-ha.  

Va beh. Cosa si può imparare da questo Coronavirus? A essere pronti per i prossimi mesi, per esempio. [Infatti, come dicono nella mia serie preferita: “l’inverno sta arrivando”, ha-ha. – Scusate. Guardo troppa tv.]  
Va beh. Servono ancora mascherine, certo. Ma abbiamo capito che non è solo un problema di scorte. È un po’ tutta la sanità… Va ripensata, messa in grado di affrontare le emergenze, i grandi numeri. Forse è l’occasione per riorganizzare tutto il modello. E così anche per gli altri settori colpiti, nell’economia, nel sociale, ci potrebbero essere scelte importanti da fare, scelte intelligenti, di prospettiva, aperte al futuro e all’esperienza degli altri, in Europa, nel mondo.  Non limitarsi a tamponare le emergenze, pensare agli anni e ai decenni. È una banalità di base: vale per tutti, per me, per David Geffen, per chi governa … Bisognerebbe applicarla ogni tanto. Ora abbiamo un’occasione - anche economica, grazie alla tanto disprezzata Europa! Bisognerebbe coglierla. Altrimenti? il solito balletto della fortuna?  

[Indossa la mascherina e si mette a girare su sé stessa. Musica rinascimentale … ]