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Libri (e una panchina) per Regeni

A Merano e Bolzano due iniziative per ricordare Giulio Regeni: dal punto in libreria alla panchina gialla.
Giulio Regeni
Foto: Alte Mühle

Sono passati quasi sei anni dalla morte di Giulio Regeni, il dottorando dell'università di Cambridge rapito, torturato e ritrovato ucciso al Cairo, in Egitto. Per mantenerne vive la memoria e la ricerca della verità, ora anche la libreria Alte Mühle di Merano ha allestito un punto giallo a sostegno del Comitato Verità per Giulio Regeni. Ne dà notizia anche la pagina nazionale del comitato. Nel punto giallo si possono trovare gli ormai noti braccialetti gialli e le spille (con una donazione di 2 euro) e la bandiera gialla, con una donazione di 10 euro.

Anche il Comune di Bolzano, all'indomani della scarcerazione di Patrick Zaki, intende ricordare Giulio Regeni con una panchina gialla, nella piazzetta antistante la sede della Circoscrizione Europa-Novacella e del Teatro Cristallo. L’iniziativa “Panchina gialla” è già stata adottata da molti comuni a livello nazionale e si configura come azione simbolica che rientra nella campagna di sensibilizzazione “Verità per Giulio Regeni”. L'amministrazione del capoluogo, in collaborazione con il Centro per la Pace e il comitato locale di Amnesty International, aveva già organizzato una serie di iniziative sul caso di Regeni, tra cui una conferenza online in collaborazione con la famiglia Regeni e una vetrina allestita nel Passaggio Walther. Ora, presso la sede della Circoscrizione o del Teatro Cristallo, Centro Pace e Amnesty provvederanno a dare adeguata informazione sulla panchina gialla, Giulio Regeni e le violazioni dei diritti umani.