Ambiente | SINIGO

Primi 300.000 euro per la falda

La Giunta Dal Medico ha stanziato il denaro per sistemare il canale Corridoni al di sotto del ponticello di via Battisti.
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Foto: Fabrizio Nicolini Comitato quartiere

C’è un luogo in cui il perdurare della siccità non è visto come una iattura, ed è Sinigo, il quartiere-paesone a sudest di Merano al di sotto del quale la falda risale regolarmente allagando campagne, cantine e garage.  Una gestione sciaguratamente miope e superficiale del territorio da parte del Comune di Merano per dare sfogo alla richiesta di case, e cosa ben più incomprensibile, anche da parte del  Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg per qualche filare di meli in più, nei decenni ha portato allo smantellamento dell’opera di ingegneria idraulica realizzata in epoca fascista che aveva trasformato la palude in una piana coltivabile e abitabile.

 

Dopo circa dieci anni di tentennamenti e di rimpalli di responsabilità tra i troppi enti coinvolti (e la scarsa convinzione delle amministrazioni comunali precedenti) la Giunta Dal Medico sembra intenzionata ad occuparsene seriamente, tanto che il primo cittadino si è auto-assegnato la competenza “falda” inserendo la risoluzione del problema tra le priorità del programma di governo. Nella seduta di ieri mattina l’esecutivo ha deliberato il primo intervento concreto. “Abbiamo stanziato – spiega il sindaco - 300.000 euro per il primo intervento. Si tratta dell’allargamento delle condotte al di sotto del ponte sul canale Corridoni in via Battisti, per evitare l’effetto imbuto”.

 

Stando a quanto si è potuto ricostruire grazie al Comitato di quartiere di Sinigo, non più tardi di tre anni fa i tecnici avevano realizzato un intervento sul lato est del ponte, perché il manufatto era collassato e si era aperta una voragine. Era stato impiegato, però, un tubo di un diametro nettamente inferiore a quello originale (si veda foto di apertura). In due diverse interrogazioni (a firma PD e 5 stelle) erano stati posti dubbi in quanto stava cedendo completamente anche il lato ovest. Insomma, gli errori grossolani e gli interventi “rivedibili” non sono stati commessi solo trent’anni fa, ma anche nell’ultimo decennio.  Il canale in questione è quello che termina alla ex idrovora (diventata nel frattempo una villetta) con una surreale curva a gomito che prosegue in contropendenza (foto sotto).  Il secondo intervento è previsto in zona fra qualche mese.