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Mente & ambiente

Alle provinciali i Verdi candidano Francesca Zucali, vicepresidente dell’Ordine degli psicologi dell’Alto Adige: "Più prevenzione e medicina territoriale".
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Foto: Seehauserfoto

Dopo la presentazione della “sestina” della testa di lista, con il primo luglio l’assemblea provinciale dei Verdi del Sudtirolo definirà il resto della lista per le elezioni provinciali di ottobre. L’obiettivo è una squadra forte con idee precise, ricorda ancora una volta la capogruppo in Consiglio provinciale Brigitte Foppa, che si prenda “cura dell’ambiente e della salute mentale”. Per questo, tra le candidate verdi, ci sarà anche la psicologa e psicoterapeuta Francesca Zucali, vicepresidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi dell’Alto Adige, libera professionista con studio privato a Bolzano (occupandosi in particolare di disturbi d’ansia e d’umore) nonché referente dello sportello psicosociale per le/i dipendenti dei Comprensori sanitari di Bolzano e Merano.

La psicologia non è un vezzo, andare dalla psicologa e dallo psicologo non è per malati mentali. La salute inizia dal nostro cervello. Le persone stanno male perché non vengono ascoltate, sono portatrici di un messaggio che non arriva a destinazione”, spiega Zucali, questo anche a causa dei problemi contrattuali e della diminuzione del personale sanitario. “Quando invece - sottolinea la candidata verde - prevenzione e medicina territoriale giocherebbero un grande ruolo. Fondamentale sarebbe sviluppare servizi di psicologia di base anche nelle zone più periferiche e una modalità di accesso continua delle cittadine e dei cittadini a un pronto soccorso psicologico in ospedale, ventiquattro ore su ventiquattro, per consentire alla persona di ‘normalizzare’ quel proprio momento di stress emotivo”. Anche riguardo al tema dei suicidi, “manca la rete sociale per prevenire. A chi mi rivolgo se mi sento in questo stato psicofisico?”. Per Zucali “la salute è il bene più alto che abbiamo ed è arrivato il momento di investire maggiormente in un ambito da tempo messo in secondo piano”.

 

Bilinguismo per scelta

 

Tornando alla carenza di personale nella sanità altoatesina, spesso attribuita al rigido requisito della conoscenza della seconda lingua, Zucali è netta: “Il bilinguismo non può diventare il primo requisito del professionista. Bisogna conoscerle, però, le due lingue e per questo non vanno viste come un obbligo”. Dal 2010 Zucali è referente provinciale Croce Rossa Italiana per le attività psicosociali e nel 2012 ha creato il Servizio psicosociale all’interno del Pronto Soccorso di Bolzano, il secondo in Italia dopo il Pronto Soccorso di Padova.