Cultura | Gastronomia

A Bolzano l'unione fa la tavola

Quattro cuochi presentano il progetto “On the table, Kitchen on the move” e lanciano la sfida del capoluogo alla provincia delle stelle gastronomiche.

Li hanno ribattezzati i quattro cavalieri della buona tavola. Claudio Melis, Chef Patron del Ristorante Zur Kaiserkron, Mattia Baroni, Chef de Cuisine del ristorante Haselburg/Castel Flavon, Manuel Astuto, Chef de Cuisine der ristorante Laurin e Marc Bernardi, Chef de Cuisine del ristorante Loewengrube, sono però sostanzialmente quattro amici che si sono posti un duplice scopo: elevare la qualità dell'offerta gastronomica del capoluogo – tradizionalmente, almeno a livello di percezione comune, la stella più appannata nello scintillante panorama della provincia – e “fare rete” in un ambiente contraddistinto al contrario dalla pura e semplice competitività. Due aspetti che meritano senz'altro un approfondimento.

Il progetto, denominato “On the table”, è stato presentato nella serata di giovedì all'Hotel Laurin. Claudio Melis l'ha spiegato così: “Il nome nasce dal fatto che ci siamo trovati attorno a un tavolo per parlare di sinergie. Siamo partiti dunque da ciò che contraddistingue o può contraddistinguere lo specifico gastronomico per porci un traguardo più ambizioso: come valorizzare il ruolo della nostra città dal punto di vista della cultura del mangiar bene e renderla più attraente in un contesto in cui i turisti hanno già notevolissimi punti di richiamo fuori dallo spazio urbano?”. In pratica la ricetta è questa. Stringere un'alleanza interna tra i gestori dei quattro ristoranti cittadini più affermati per lanciare un'amichevole sfida al territorio circostante. “Una sana e buona competizione – ha proseguito Melis – aiuta a crescere, e noi vogliamo farlo proprio puntando al nostro codice genetico urbano, provando ad alzare l'asticella della qualità nel segno dell'internazionalità e dell'apertura, senza tradire la nostra vocazione commerciale, che è fatta necessariamente di numeri maggiori rispetto alle piccole realtà gourmet che si trovano sparse per la provincia”. Tra le iniziative future in cantiere, Melis ha parlato per esempio di allestire in piazza della Mostra, durante il periodo dei mercatini, quattro “baracchini” in cui verrà offerto “fingerfood” di qualità, ma anche di eventi itineranti che prevedono la degustazione di un menu dinamico, per così dire “a mosaico”, da apprezzare proprio spostandosi tra i quattro ristoranti e vivendo la città nelle sue diverse prospettive (“Kitchen on the move”).

Dopo la presentazione del progetto e l'aperitivo, consumato nel parco dell'Hotel Laurin, gli ospiti sono stati invitati nella “Sala degli specchi” e hanno potuto assaporare in concreto quattro espressioni esemplari delle rispettive cucine coalizzate. Bolzano come città sintetica ed aperta, dunque, in grado di scrollarsi di dosso un po' del torpore che l'aveva sinora contraddistinta e di inserirsi come orgoglioso “marchio collettivo” all'interno di un itinerario ancora (ma i quattro sperano per poco) dominato dalla periferia.  

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Massimo Mollica Lun, 06/20/2016 - 08:28

Io mi accontenterei se la smettessero di usare prezzemolo ed erba cipollina dappertutto . La mettono sulle lasagne, sui tortellini panna e prosciutto e pure sulla carbonara. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Lun, 06/20/2016 - 08:28 Collegamento permanente