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“Da noi una cosa così sarebbe impensabile”

Il comandante degli Schützen sudtirolesi Elmar Thaler commenta lo scandalo del ‘contratto’ stipulato tra i candidati del PATT ed i vertici dei tiratori scelti trentini.

salto.bz: Comandante Thaler: come giudicate la vicenda del contratto tra gli Schützen del Welschtirol e candidati consiglieri provinciali dal PATT che in questi giorni ha visto nell’occhio del ciclone soprattutto il capogruppo degli autonomisti trentini Lorenzo Baratter in consiglio regionale?
Elmar Thaler - Devo dire che non so più di tanto, anche perché non ho ancora sentito il comandante degli Schützen trentini. però posso dire che da noi sarebbe impensabile un contratto o un qualcosa di simile. 

Da parte degli Schützen trentini si è trattato di una leggerezza?
Sì, per quello che sembra. Da noi una roba del genere non sarebbe stata possibile neanche a voce.  

L’accordo stilato in Trentino addirittura nero su bianco fa pensare ad un rapporto ancora molto stretto in quella terra tra tiratori scelti e politica. Qual è la situazione a questo proposito in provincia di Bolzano?
Da noi la situazione è sicuramente diversa. Noi non prendiamo accordi con nessun tipo di partito.

In realtà nel passato anche in Sudtirolo un contatto più stretto, in particolare con la SVP, c’era senz’altro… 
30 anni fa sicuramente il contatto era molto più stretto. C’è anche da dire che a suo tempo c’era solo quel partito e tanti politici dell’epoca non solo facevano parte degli Schützen ma spesso ne erano i vertici. Basti pensare al senatore Mitterdorfer che era Landeskommandant, e poi Bruno Hosp e Michl Ebner. 

Gli Schützen oggi hanno più soggetti politici ai quali eventualmente fare riferimento?
Di sicuro. Ma noi stiamo anche attenti a non a non avere contatti troppo stretti per fare in modo che non succedano cose come quelle accadute a Trento. Una cosa è essere Schütze ed un’altra tutta diversa è essere politico. 

Ma in che misura oggi l’attività degli Schützen è ‘anche’ politica?
Ovviamente abbiamo anche l’aspetto politico oltre quello culturale però sicuramente non siamo politici nel senso partitico. Noi siamo per i valori che abbiamo e anche questa può essere considerata una posizione politica. Ogni associazione in un certo senso è politica. Ma non nel senso di esserlo in una prospettiva partitica. 

Nel corpo degli Schützen esiste un vero e proprio ’veto’ rispetto ad un’eventuale attività politica partitica esercitata dai suoi membri?
Ovviamente c’è libertà in questo senso. Ma esiste anche una legge non scritta che dice che nessuno dei vertici candida da qualche parte.