Ritorno al futuro 5* - Parte II

Democrazia diretta
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Si avvicina il mese di novembre, il mese più coinvolgente per i cittadini dell’Alto Adige Südtirol. La campagna referendaria di quest’anno vede lo scontro tra i favorevoli e i contrari alla costruzione di un centro di riciclaggio provinciale nel Burgraviato, la realizzazione di un tunnel che unisca la val Sarentino con la vall’Isarco, l’ istituzione di un fondo pubblico per il microcredito alle imprese e l’ apertura di una nuova facoltà di lingue a Bolzano. I cittadini pro e contro si stanno organizzando già da mesi: la macchina è ormai ben oliata, la tradizione della Democrazia diretta in Alto Adige è collaudatissima. Ogni anno a novembre i cittadini sono chiamati a decidere quali saranno le grandi scelte che i politici dovranno realizzare con i soldi pubblici.

Il Presidente della Provincia non perde occasione nazionale e internazionale per illustrare il vantaggio sociale e politico delle scelte esercitate dal popolo tramite le consultazioni popolari annuali. Il quorum è 0, chi partecipa decide, ma da quando è stato istituito il “Referendumday” nel 2015, la partecipazione è aumentata di anno in anno per raggiungere l’ 80% : una vera democrazia partecipata dal basso! Paola e Stephan, due cittadini del comitato favorevole al centro di riciclaggio, hanno già attinto al fondo a disposizione dei promotori per realizzare uno spot referendario che illustra il ritorno economico dell’ investimento pubblico nel riciclare in loco i tappi di sughero e i contenitori dello jogurt. Incredibile la performance degli anti- tunnel che hanno noleggiato un pallone aerostatico con la scritta: chi buca le montagne buca le tue tasche! A favore della facoltà di lingue si sono mobilitati gli studenti delle superiori e i genitori delle scuole medie trilingui: li puoi vedere in giro per la provincia con in mano una forchetta con un canederlo o una forchettata di spaghetti, o un mini-hotdog e una scritta provocatoria sulla maglietta: “Più lingue studi meglio mangi!” Insomma la politica in Alto Adige si fa a novembre, le grandi decisioni collettive oscurano quasi le elezioni dei rappresentanti politici, diventati più simpatici, più sinceri e più utili da quando a novembre i cittadini dicono Si o No.

 

Temi:

1) Le regole della democrazia non devono venir determinate unicamente dalla classe politica composta da coloro che sono maggiormente tentati di sfruttarle a loro beneficio, come recenti avvenimenti nazionali e locali hanno chiaramente dimostrato. Gli strumenti della Democrazia diretta restituiscono voce e potere ai cittadini che diventano consapevoli e partecipi. 1) “Se dico a un altro di decidere per me poi non mi devo lamentare della decisione presa”. In ugual misura, per chi è stato delegato a legiferare dal sistema democratico rappresentativo, gli eletti, la Democrazia diretta è un vantaggio perché rende le decisioni del politico veramente corrispondenti a quelle della maggioranza dei cittadini.

2) Quorum 0, chi partecipa decide e in uno Stato e in una Provincia autonoma come la nostra i cittadini possono diventare veramente sovrani se la loro partecipazione non è condizionata da veti o indicazioni di astensione dei partiti.

3) Il Movimento 5 stelle appoggia fin d'ora il referendum, che si terrà nel gennaio 2014, contro la legge dell ‘SVP “ammazzareferendum” che si è presuntuosamente votata da sola e che prevede un numero spropositato di firme da raccogliere ( 26000) per impedire di fatto l’uso dello strumento referendario. Diremo NO!

4) Legge di iniziativa popolare per Per più democrazia che prevede strumenti agili e moderni di partecipazione, ha ottenuto più di 17.000 sottoscrizioni: ci batteremo perché venga approvata senza modifiche, perché è l proposta dei cittadini appoggiata da sindacati, associazioni di tutela, ambientaliste e sociali.

5) I cittadini devono avere l’ ultima parola sulla realizzazione di grandi opere, grandi sia dal punti di vista economico che di impatto ambientale e sociale.