Politica | Accoglienza

Badia dice no ai profughi

Il consiglio comunale respinge la proposta di ospitare 12 richiedenti asilo. Il sindaco Frenademetz: “Sono molto amareggiato, bisogna aiutare, è questione di umanità”.
Rifugiati
Foto: upi

Badia si tira indietro. Come noto la Provincia ha da tempo chiesto ai comuni altoatesini di fare la propria parte nell’accoglienza dei migranti e di individuare dunque strutture adatte a tale scopo, ma non tutti scalpitano per assolvere quello che prima di tutto si identifica come un dovere morale. Il consiglio comunale di Badia ha respinto la proposta “Accoglienza ed integrazione di profughi - adesione del Comune di Badia al progetto SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)”. Dopo un’ampia discussione, dunque, il consiglio ha deciso di non dare accoglienza a 12 richiedenti protezione internazionale, un numero di fatto esiguo tenendo presente che il Comune conta 3.400 abitanti, così come puntualizzato dal sindaco Giacomo Frenademetz.

9 i consiglieri comunali che si sono espressi contro, 8 invece quelli a favore. Nello specifico hanno votato no Aldo Bernardi, Emanuela Canins-ThalerRaimund Irsara, Egon Ploner, Roberta Rinna-Mellauner (Badia - La Ila - San Ciascian), Marina Rubatscher-Crazzolara (Deburiada), Elvis Burchia, Dietrich Pescoller e Albert Pizzinini (Ladins Dolomites), quest’ultimo fra i più nettamente contrari alla proposta in questione. Hanno votato sì il sindaco Frenademetz, Edit Dapoz-Valentini (Badia - La Ila - San Ciascian), il vicesindaco Elmar Castlunger, Gertrud Crazzolara-Alfreider, Daniele Irsara, Ingrid Irsara-Crazzolara,Thomas Pescollderungg e Werner Pescosta (Deburiada).

 

“Sono molto amareggiato per questa decisione - riferisce a salto.bz il primo cittadino Frenademetz -, quando ho aperto la seduta ho detto che ognuno avrebbe dovuto votare secondo coscienza, questo è stato il risultato e io devo rispettare la democrazia”. E ancora: “Quando sono diventato sindaco ho giurato di attenermi alle leggi italiane e provinciali ed è quello che farò, ora saranno le autorità superiori a decidere, questa era anche una chance per accogliere 12 richiedenti asilo al posto, in prospettiva, di un numero maggiore e non è stata colta”. Si tratta, secondo Frenademetz, di un “problema che va risolto alla fonte, comprendo le legittime preoccupazioni che ci sono intorno a questo fenomeno ma non è possibile restare immobili, bisogna aiutare, è questione di umanità”.

La decisione del consiglio comunale è stata commentata ieri in un post Facebook anche dal deputato Florian Kronbichler (Sinistra Italiana): “Vergogniamoci! Mi ha colto un sentimento di vergogna, ieri, leggendo della decisione del comune di Badia (e in verità pure di San Martin de Tor) di non accogliere una dozzina di profughi. Sono fra i paesi più ricchi e benestanti dell’intero Sudtirolo (provincia da parte sua fra le più ricche d’Italia). Vergogna! Rispetto invece al suo sindaco Giacomo Frenademetz. Almeno ha avuto il coraggio di mettersi contro la 'volontà popolare', espressa – si presume – dalla maggioranza del consiglio comunale”. Kronbichler ha poi fatto riferimento all’imponente manifestazione di Barcellona, in Spagna, dove migliaia di persone sono scese in piazza, sabato scorso (18 febbraio), al grido di “Basta scuse: accogliamo subito i rifugiati”. “Un grande, confortante gesto di civiltà e solidarietà. Al confronto, il rifiuto della Badia appare più misero ancora. La nostra ricchezza ci rende insensibili e disumani”, ha osservato il deputato altoatesino.