Zensur
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Società |  Finferli e nuvole

La censura degli impotenti

I vertici scolastici hanno tentato di impedire la comunicazione tra gli insegnanti all'interno delle scuole. Incredibile, vero?

Una settimana fa c'è stata la protesta degli insegnanti in piazza Magnago. I motivi e le circostanze sono stati ampiamente raccontati da Salto.

Tuttavia qualche lettore rimarrà sbalordito da quanto segue.

I vertici scolastici hanno tentato di impedire la comunicazione tra gli insegnanti all'interno delle scuole. Come? Vietando alle segreterie di diffondere le mailing list degli stessi. Cioè la lista degli indirizzi mail di tutto il personale docente.
Incredibile, vero?

Come nell'Ottocento. Come i padroni che vietavano le riunioni operaie. Gli assembramenti sindacali. La cospirazione socialista.
Sbirri, manganelli, arresti.
Gli operai di allora non avevano facebook, instagram, twitter, whatsapp.
Gli insegnanti di oggi sì.
Una censura evidentemente impotente. Aggirabile in un'ora. Chiedo a X di darmi la mail di Y, Y chiede quella di Z e via avanti con la catena.
Solamente un fastidio in più.

A bocce ferme, a Covid sconfitto e magari con un nuovo contratto firmato, bisognerà individuare i mandanti. E sentirne le ragioni.

Nel 2020 il provvedimento di censura suona irreale. Ingenuo e meschino.
Chi l'ha preso?
Non possiamo non pensare ai vertici scolastici. Ad un parto maldestro concepito tra l'intendenza di via Amba Alagi e l'assessorato di palazzo Widmann.
I dirigenti scolastici? Difficile, di loro spontanea volontà.
Ci sarà forse stata complicità, magari inerzia. E poi: non tutte le scuole si sono uniformate alla direttiva.

Comunque sia, il mezzuccio bambinesco fotografa un'idea padronale, verticistica, aziendale, trumpiana della scuola in Alto Adige (parlo di quella tedesca, dove insegno).
“Dipendenti” trattati come semincapaci.
E' una scuola che al suo interno ha invece organi democraticamente eletti per la valutazione degli insegnanti, per la valutazione del loro anno di prova, per la gestione dei conflitti interni, per la rappresentanza di genitori e alunni, eccetera.

A bocce ferme, a Covid sconfitto e magari con un nuovo contratto firmato, bisognerà individuare i mandanti.
E sentirne le ragioni.