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Il sogno di Tania

La tuffatrice bolzanina punta alla sesta Olimpiade, quella di Tokyo 2021 e rivela: “Mi piacerebbe essere la portabandiera”.
Tania Cagnotto
Foto: sportfair.it

Prima ci sono le qualificazioni italiane a dicembre e mondiali a febbraio 2021 da superare ma la campionessa bolzanina di tuffi Tania Cagnotto sa bene quello che vuole: “Non lo nascondo, mi piacerebbe essere la portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo il prossimo anno, è il sogno di ogni atleta”, ha dichiarato ieri (21 giugno) dal rifugio Oberholz di Obereggen, nel giorno di apertura della stagione estiva della località altoatesina, accompagnata dal marito Stefano Parolin, la figlia Maya e il papà Giorgio Cagnotto, “sto scoprendo la montagna anche in estate, qui mi sento sicura, si possono mantenere le distanze di sicurezza e respirare aria pura”, ha detto l’azzurra.

I Giochi olimpici - rinviati al 2021 a causa della pandemia di coronavirus - sarebbero i sesti in carriera. A quelli di Rio de Janeiro nel 2016 la tuffatrice delle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza conquistò una medaglia d’argento in sincro con Francesca Dallapè e un bronzo individuale nel trampolino da 3 metri. Senza dimenticare l’oro, i 3 argenti e i 6 bronzi ai Mondiali. Nonché le 20 medaglie d’oro in totale agli Europei. Riguardo all’appuntamento con Tokyo Cagnotto ha ammesso: “Non sarà facile, il rinvio olimpico ha complicato tutto, un anno e mezzo di lavoro buttato. Ripartire non è stato semplice ma ci proveremo”.