Economia | SFSCon 2021

Il Free Software conquista le PMI

Da SFScon 2021, il caso di Catch Solve, R3GIS e Peer.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
SFSCon 2021
Foto: ©NOI

“L’utilizzo dell’Open Source negli ultimi anni è stato sdoganato: non è più solo una cosa da nerd!”. È un coro comune quello che si alza tra le aziende altoatesine presenti alla SFScon 2021, l’evento che riunisce ciclicamente a Bolzano il gotha del Free Software per un confronto sui nuovi trend e le nuove applicazioni in materia. Venerdì 12 e sabato 13 novembre, a NOI Techpark, il parco tecnologico dell’Alto Adige, sono andati in scena talk e tavole rotonde d’ispirazione che hanno coinvolto grandi nomi del settore e soprattutto importanti aziende, tra cui Huawei. Il software libero è, infatti, diventato uno strumento prezioso per tutti: nato negli anni’90 dai cosiddetti ‘ribelli dell’IT’, ha scalato le vette d’utilizzo arrivando fino a colossi globali come Microsoft che hanno influenzato in maniera sensibile tutto il mondo informatico. Un sapere condiviso, quello dell’Open Source, che ha trovato ampio respiro internazionale alla SFScon, e che viene promosso sempre di più anche dalle PMI. Tra le aziende supporter di quest’anno c’erano, infatti, anche le altoatesine Catch Solve, R3GIS e Peer, realtà che operano in contesti diversi ma tutte collegate dal filo rosso del software libero, presente in ognuna delle loro attività.

 

Un aiuto contro i bug

Catch Solve è una start-up bolzanina incubata al NOI Techpark da circa un anno e mezzo. Il suo fondatore, Davide Montesin, ha alle spalle oltre vent’anni di sviluppo software e può essere considerato una colonna portante nel panorama dell’Open Source altoatesino, tanto che l’anno scorso è stato premiato con SFS Award. Con la sua start-up ha ideato e sviluppato una piattaforma capace di rilevare in tempo reale i bug, ovvero i difetti ed errori dei software, e di fornire indicazioni per risolverli nel minor tempo possibile. Il servizio può monitorare siti web, servizi online, e-commerce ed applicazioni per smartphone. Nato con la visione che il software sarà sempre più elemento portante nelle nostre vite private e lavorative, il prodotto è messo al servizio delle aziende che hanno a cuore la qualità dei loro servizi digitali, hanno requisiti di alta disponibilità dei servizi e che vogliono risparmiare sui costi di manutenzione. La piattaforma si basa su sistemi operativi, tools e linguaggi di programmazione Open Source, scelta che permette di massimizzare l’integrazione delle tecnologie. Lo strumento è stato anche usato a supporto dell’organizzazione della stessa SFScon per monitorare il funzionamento senza interruzioni delle registrazioni all’evento.

“Crediamo in SFScon perché riponiamo molta fiducia nel software libero e nello scambio della conoscenza libera - spiega Montesin -. Sapere che esiste la possibilità a livello informatico di scambiarsi informazioni, entrare nei dettagli, metterci mano e capire cosa c’è dietro a un software, aiuta a capire le tecnologie che ci circondano. Non vogliamo essere meri consumatori o clienti di una licenza, ma entrare nel concreto e capire come sfruttare e adattare al meglio i software per le nostre esigenze. Inoltre, la conferenza è un ottimo momento di scambio di informazioni e condivisione di know-how, cosa che oggi è sempre più fondamentale”. La sua è una realtà molto giovane e dinamica che punta a crescere con l’aiuto del NOI Techpark e nel nome dell’Open Source. “Con il team Digital ci conosciamo da tanti anni, collaboriamo in progetti come Open Data Hub, e grazie a loro siamo riusciti a far crescere il prodotto all’interno della community”, conclude Montesin.

 

L’Open Source per controllare il verde urbano

R3 GIS è un’azienda nata nel 2003 e con sede a NOI Techpark da circa due anni, che sviluppa soluzioni web per la gestione dei dati territoriali, con focus sulle grandi città. L’azienda ha ideato e sviluppato negli anni una piattaforma chiamata GreenSpaces che permette di gestire lavori, ispezioni, segnalazioni e problemi riguardanti gli elementi del verde urbano di una città. Al momento viene usata da 200 città in Italia ed estero, tra cui Milano, che è un cliente fisso da 15 anni. Nel capoluogo lombardo, oltre 300 utenti al giorno accedono alla piattaforma e programmano tutte le attività della giornata, identificando problemi e soluzioni. "La piattaforma è sempre in aggiornamento con strumenti innovativi che ci permettono di affrontare anche le conseguenze del cambiamento climatico”, spiega Paolo Viskanic, CEO di R3 GIS.

Alla SFScon 2021, l’azienda ha partecipato sia come supporter che come ospite, portando sul palco un intervento incentrato su un lavoro svolto per la Galleria di Base del Brennero: “Nel 2005 abbiamo analizzato e disegnato l’architettura del sistema GIS, ovvero dei dati cartografici per il tunnel del Brennero. Allora il progetto venne realizzato con software proprietario, e R3GIS si occupò del collaudo finale. A distanza di 15 anni BBT è tornata da R3GIS per chiedere di rinnovare la piattaforma GIS utilizzando software liberi. L’azienda partecipa alla conferenza ogni anno perché crede nella condivisione e nello sharing di informazioni, uno dei principi che muove il network attorno a NOI Techpark: “Qui abbiamo creato belle cooperazioni con altre aziende e start-up che fanno attività complementari a noi come Hydrologis, Catch Solve, Cisma, Cartorender, Ontopic. Ma facciamo progetti anche con Fraunhofer e unibz in ricerca e sviluppo. Con il team Digital siamo in continuo scambio di know-how, abbiamo allargato bene il nostro network perché siamo sempre a stretto contatto”, conclude Viskanic.

 

Una televisione per il turismo altoatesino

Nati nel 1999, come azienda sviluppatrice di siti web, Peer ha virato negli anni successivi verso la creazione di portali turistici per dare visibilità alle offerte di alloggio e al territorio dell’Euregio. Il business plan dell’azienda si regge sulla vendita di abbonamenti alle strutture per garantire la loro presenza sui portali che generano traffico attraverso la visualizzazione di contenuti editoriali originali come video, foto e articoli. Nel 2014 l’azienda ha creato un smart box per hotel e clienti che, se attaccato all’antenna della tv, permette di poter schedulare i contenuti creati da Peer.tv sulle televisioni degli alberghi per far conoscere gli ospiti il territorio, gli eventi e le escursioni da svolgere. Un vero e proprio canale televisivo, che è poi diventato una realtà sul digitale terrestre.

Ed è l’Open Source a muovere qualsiasi tipo di attività dell’azienda: “Abbiamo un’area interna che sviluppa i siti, i portali e la piattaforma per i video. Idem per la distribuzione del canale ad alberghi e digitale terrestre, che è sviluppato completamente in casa. Abbiamo deciso di utilizzare soltanto sistemi operativi liberi come Ubuntu sulle postazioni di lavoro, Debian sui server - spiega Daniele Gobbetti, CEO di Peer - È una scelta aziendale quella di potersi muovere in autonomia, sostenendo gli strumenti Open Source. Siamo felici di utilizzarlo da anni perché le disponibilità che offre sono tantissime ed è alla portata di tutti”.

Gobbetti è coinvolto da anni nella SFScon e ha potuto vedere con i propri occhi la crescita esponenziale: “In ogni edizione gli speech aumentano di qualità. Il nostro interesse è sempre molto alto perché la conferenza ci ha permesso di entrare in contatto con persone e aziende con le quali abbiamo potuto interagire con successo, ad esempio fondando l’AlpineBits Alliance”, conclude Gobbetti.